Wonder Boy
Cosa ci faceva quel giorno Wonder Boy sulla tangenziale di Modena inseguito dagli zingari dello Scalpato, Lorrain La Maiala e i servizi segreti di mezzo mondo? Cosa sono questi precetti di vita di cui parla in continuazione? E la “teoria del callo” in cosa consiste? Ognuna di queste domande troverà adeguata risposta in Wonder Boy, prima, però, un piccolo spuntino: si affettino quattro veli di filetto di salmone Chinook e si lascino riposare in una marinatura di lime, salsa di soia e cipolla di Tropea tagliata a dadini. Li si dispongano su una fetta di pane casereccio leggermente abbrustolito e insaporito da una lieve pennellata di burro salato di vacche rosse. Si completi la preparazione con una generosa spolverata di granella di mandorle dolci di Avola e un rametto di aneto. Si accompagni il tutto con un abbondante calice di Louis Roederer Gran Riserva adeguatamente ghiacciato. L’ideale sarebbe avere in libreria la versione in vinile di Come mi vuoi? di Paolo Conte. In questo caso, dopo aver spalancato tutte le finestre di casa e alzato al massimo il volume dello stereo, quando la canzone dice «Dammi un sandwich e un po’ di indecenza», ecco, quello sarà l’esatto momento in cui vi sentirete Dio nel mondo. E adesso buona lettura.