“Tessa per caso” su La Casa delle storie
Tessa, per caso di Alessandro Zannoni
Tessa Bernardi lavora nella divisione risk management di un’importante agenzia assicurativa bolognese. È quella che si dice una donna forte, sia al lavoro sia nella vita privata. Per aiutare la sua amica Manuela che, dopo la morte del fratello, vuole vendere la tenuta di famiglia, si ritrova a studiare a fondo il settore dell’agricoltura biologica, a cui è sempre stata attenta per via delle allergie alimentari di cui soffre suo figlio. Scoprirà così che la morte dell’uomo non è stata affatto un incidente e che forse la causa va cercata nei pericolosi segreti che condivideva con la sorella. Spaventata ma testarda, Tessa inizia una rincorsa per scoprire la verità, una personale indagine che la porterà dentro un mondo rischioso e dalle frequentazioni ambigue. Il nuovo libro di Zannoni, sullo sfondo di un universo molto particolare, quello del comparto agroalimentare, è una storia “aperta” a più interpretazioni in cui i personaggi si muovono sul filo del rasoio
Introduzione
Svegliarsi una mattina e non essere consapevoli che non saranno una giornata come tante scandita dalla solita routine a indagare sui tanti vizi e poche virtù del genere umano con quel pizzico di divertimento e una sfumatura di perversione per dare un retrogusto piccante anche al lavoro . Ḕ andata sempre così o quasi ed è proprio quella variabile impercettibile che interrompe il volo a mezz’aria e fa ritornare i piedi per terra. Non andrà così non questa volta. Sente un boccone più amaro e non sa perché, forse sta attraversando il vuoto, un avvolgente baratro che come un cerchio concentrico la sta chiamando come fosse un’invocazione per risucchiarle tutte le energie psicofisiche. Le sue certezze e perversioni sono costrette a imboccare una via nuova a posarsi sulla terra come lo zucchero sulle torte, a sciogliersi come neve al sole e alla fine non resta altro che il suolo ritratto in una folgorante nudità. Lei ci si ritrova invischiata per caso, ma forse è l’occasione giusta per riannodare i mille nodi della sua esistenza rimasti irrisolti per anni per comodità e anche per paura. Chiudere col passato e finalmente voltare pagina, bisogna vedere se le sarà permesso. Lei che tra queste pagine è una turista per caso all’interno di un mondo che crede di conoscere ma in realtà le sarà mostrata la parte più oscura. Non è un programma televisivo ma la vita e questa volta non c’è nulla di bello da vedere. Una luce anche piccola va lasciata sempre accesa, per questo quando tutto sarà finito, smetterà di condividere con alcuni personaggi dei film l’abitudine di dormire al buio e soprattutto smetterà di ridere quando qualcuno le riecheggerà la filastrocca che ha per protagonista l’uomo nero.L’ha fatto ingenuamente fino a quel momento perché non aveva mai visto da vicino il suo volto .
Aneddoti personali
Quando usci Stato di famiglia che avrebbero dato inizio alla fortunatissima collana Sidekar, ero da poco anch’io all’interno del mondo editoriale e ancora non conoscevo nemmeno la famiglia Arkadia. Iniziando a conoscerli e ad apprezzarli sentivo sempre la presenza di quest’autore aleggiare indisturbata. In qualche modo mi stava chiamando ne sentivo tessere lodi non solo da loro ovviamente e così mi ripromisi di leggere qualche libro suo appena ne avessi avuta la possibilità. Tutto rimase nel cassetto fino a quando non lessi che il prossimo libro di Alessandro sarebbe stato sulla Seconda guerra mondiale. Un libro adattissimo a me disse. Dovetti dopo un po’ superare la delusione che quella storia fantastica non sarebbe stata più pubblicata con la casa editrice. A qualche mese di distanza invece mi ritrovai Tessa, per caso, una storia completamente diversa. Fortunatamente anche quell’altro ha visto la luce con il titolo Lo Scambio e sicuramente dopo aver amato questo lo leggerò con ancora più piacere. Chi mi conosce e segue sa che vi racconto circa tutto fedelmente quando si può e allora con la sincerità e schiettezza che mi contraddistingue nel bene e nel male, vi dico che non è la prima volta che cerco di entrare metaforicamente s’intende in casa Zannoni. La prima esperienza non è stata per nulla esaltante . Non è colpa dell’autore in questione, è stato un banco di prova per me, leggere qualcosa che fosse lontanissimo dalle mie corde e quindi con la piena consapevolezza che avrebbe potuto finire così. Se la prima volta era in punta di piedi, adesso sono veramente felice di farlo dal portone principale raccontare questo strabiliante romanzo che ho apprezzato per tanti motivi. Una scrittura e una struttura che mi hanno fabbricato sentire a casa. Disquisendo un po’ con Alessandro ho costatato una personalità profondamente istrionica, un vero animale da palcoscenico che con la scrittura sa leggere all’interno dell’animo umano. Ho apprezzato l’originalità del testo e l’attualità dei temi trattati, i tanti rimandi letterari e i vari amici citati nelle pagine confermando tutto quello che avevo pensato. Una persona straordinaria di rara disponibilità e sensibilità che non dimentica mai da dove è venuto che conosce veramente il valore della riconoscenza e dell’amicizia. Adesso però è arrivato il momento che vi racconti il mondo di Tessa che è anche un po’ il nostro .
Recensione
Si dice che il fine giustifichi i mezzi perché la furbizia è un’arma che può compensare una debolezza fisica e difenderti da giganti e lupi che hanno deciso di sferrare il micidiale attacco. Perché tutto ciò che sembra forte appare anche insormontabile? Magari fosse all’interno di uno di quei videogiochi che piacciono tanto ai ragazzi. La scritta Game Over sullo schermo simboleggia una momentanea sconfitta, sale la rabbia ma si può sempre ricominciare. La vita invece è una partita dalle regole infrante in cui la sfida è capire chi ha la mente più machiavellica. Arriva sempre qualcuno più furbo che fa comprendere che sprofondare è peggiore persino di morire, perché significa lasciare nell’animo una macchia che nessun fiume potrà lavare. Mentre quell’acqua diventa ogni giorno più torbida testimonianza indelebile delle morte della coscienza. Un esergo perfetto per riassumere il testo sarebbe il pensiero del filosofo tedesco Feuerbach secondo cui siamo ciò che mangiamo reso in una chiave volutamente oscura. L’autore indaga abilmente il legame che intercorre tra uomo e cibo, utilizzando quest’ultimo come filtro analitico per spiegate le complesse sfumature delle umane personalità. Tessa Bernardi, è una donna in carriera, ambiziosa a tratti spregiudicata che cerca di non far naufragare il suo matrimonio sfruttando perversioni sessuali. Abituata a indossare maschere ad avere il controllo su tutto non sopporta che qualcosa del suo comodo e rituale meccanismo vitale se inceppi e poi addirittura si frantumi. La scuola di suo figlio Filippo sta firmando un contratto con una nuova azienda che si occuperà di fornire per il servizio mensa, pasti rigorosamente biologici . Ḕ su questi due termini che si verte l’intera indagine, lei è una madre apprensiva poiché suo figlio Filippo ha alcune allergie alimentari. Negli stessi giorni Bologna si tinge di rosso, infatti, l’imprenditore Alberto Moroni muore in circostanze misteriose e la sorella Manuela non pensa che possa essere un omicidio ma chiama Tessa l’amica d’infanzia affinchè lo aiuti a valutare tutte le proprietà e a cercare acquirenti idonei. Il lettore ha così modo di osservare il personaggio in tutte le sue sfaccettature creando un dualismo altalenante molto accattivante. Possibile che i due eventi siano collegati? Il romanzo suddiviso in diciotto capitoli ha una piacevolissima struttura cinematografica che con un tratto analitico e chirurgico crea una narrazione dal ritmo serrato capace di tenere incollati fino all’ultima pagina. Per analizzare l’animo umano, l’autore si ritrova ad attraversare lo specchio e a frantumarlo affinchè quel mondo appari più vicino. Anche se quello che vedrà non gesta meraviglia ma sconcerto e disgusto perché ci sono aziende che speculano sulla salute dei loro simili per la bramosia del potere. Così inevitabilmente Zannoni ci racconta la realtà senza orpelli ma con la crudezza della sola parola che taglia e colpisce più di una lama. In una società variegata di gusti alimentari lo scrittore racconta l’utilizzo e il commercio di insetti , veleni pesticidi e altro che noi ingeriamo quotidianamente in maniera inconsapevole . Nel suo viaggio in questo mondo che non è una traslazione perversa del reale come quella di Caroll ma che è purtroppo ancora più drammatica non ci sono Bianconigli e Stregatti resta tuttavia l’orologio che con il suo incessante ticchettio ricorda all’uomo di essere perennemente in ritardo anche nel decadimento della perdizione. Non ci sono tante forme animali ma c’è un leggero e sottile metamorfismo perché autore e personaggi lottano contro lupi mascherati da rispettabili uomini d’affari che agiscono abilmente nell’ombra. Quale sarà la loro prossima mossa? Tra le pagine si trovano simpaticamente citati Bernardi , Bastasi , Domenichini e altri . Corre Tessa attraversando il terreno della tenuta agricola, folgorato nella nudità come un corpo malleabile che racconta un rapporto di dominazione – sottomissione e profonda arrendevolezza, insabbiando così sia la menzogna sia la verità. La vita tranquilla è solo un ricordo, la quiete è un orizzonte lontano perché ad attendere c’è un cielo cupo, presagio di una nuova tempesta, poiché forse quest’intrigo è venuto fuori solo per veder cadere la notte con la pioggia come le ricorda quella celebre canzone dei Duran Duran che ha sempre nelle orecchie. Zannoni dona ai lettori un romanzo sociambientalistico di denuncia con sfumature thriller preparando una scacchiera mondiale per un intrigo internazionale in cui è contaminato persino il colore della giustizia.
Conclusioni
Un romanzo che si apprezza per l’originalità, l’attualità tema e uno stile che difficilmente dimenticherete.
Francesco De Filippi
Il link alla recensione su La Casa delle storie: https://bitly.ws/UxR5