Si chiude marzo e la seconda uscita di proposte alla lettura è colma di variegati temi. Iniziamo dando il benvenuto a due case editrici che per la prima volta approdano nel nostro blog: Argon Edizioni che subito si afferma col #librocontrocopertina, “Telegraph Avenue” scritto da Angelo Cennamo, studioso campano di letteratura americana in libreria dal 19 marzo, opera che raccoglie anni di approfondimenti certosini su autori e opere d’oltre Oceano; e Ventanas Edizioni che presentiamo con due volumi: il primo porta in Italia per la prima volta la traduzione de “L’Avana mi parla“, l’originalissima guida turistica di Anton Arrufat ovvero fare turismo non fondato sulle scelte di moda a favore di luoghi sconosciuti che ripercorrono momenti altissimi della capitale di Cuba; e “Il commerciale” di Ruben Shehu Ventanas, opera fortissima dove il protagonista oscilla tra l’assenza di appagamento professionale e la ricerca di autodistruzione. Veniamo al più atteso, il #librocopertina. Per ogni siciliano, marzo rappresenta un mese di alta cultura, che ha dato i natali a uno dei personaggi che ha fatto la storia della musica: Franco Battiato. Se lo scorso anno ci eravamo lasciati con il volume illustrato di Maurizio Di Bona e Alessio Cantarella “Battiato l’alieno”, il 21 marzo, a due giorni dal suo 80esimo genetliaco, esce per la collana Passaggi Di Dogana di Giulio Perrone Editore, “In Sicilia con Franco Battiato. Cortili e galassie di un’anima errante“, firmato da Elvira Seminara. Nel flashback incuriosisce l’influenza siciliana degli autori: da chi ha ereditato il sangue materno, come lo scrittore piemontese Giuseppe Culicchia che chiude la trilogia sugli anni di piombo scrivendo in termini di pacificazione: “Uccidere un fascista” spiazza e rende onore agli aspetti umani. Erano ragazzi e nello specifico, racconta di Sergio Ramelli, che scrisse un tema che lo fece accusare come “il fascista che ha scritto il tema”, esito: ucciso! a Francesco Randazzo: il regista e autore siculo trapiantato nel Lazio torna con “Tra qui e altrove” (Fara Editore) raccolta di racconti vincitori al Narrapoteando: un gioiello; fino alla sorpresa del giornalista etneo Francesco Lamiani che per Efesto pubblica “Nella terra del tempo sospeso. La leggenda dell’isola senza orologio” dove l’identità rivendicata si confronta con i fatti accaduti. Stupore nel mondo della radio: per Gammarò esce un ebook da 300o pagine di Massimo Emanuelli dal titolo “Alza la tua radio per favor… Storia delle radio libere italiane di ieri e di oggi“, e qui la commozione ci coglie perché l’uomo che ha fatto la storia della radio indipendente in Sicilia, scomparso lo scorso anno e che avrebbe compiuto 57 anni il 14 marzo è doverosamente citato per il fenomeno che amava e diffuse e per il quale scrisse “La radio libera, la radio prigioniera“, ci riferiamo a Ubaldo Ferrini. Arkadia, Beisler, Bibliotheka (con due volume di Gabriele Formenti il 28 Marzo), Bonanno, Bonfirraro, Einaudi, Fanucci Editore, Garzanti, Graphe.it, Guanda, Iperborea, Le Assassine, Leggereditore, Marsilio, NN Editore, Queen Edizioni, Sem, TimeCrime, Töpffer, Vallecchi Firenze sono le case editrici delle altre proposte.
Titoli già in libreria
Giuseppe Culicchia, Uccidere un fascista, Mondadori
Dopo i due volumi dedicati a Walter Alasia, brigatista che con Ramelli condivideva diverse cose oltre alla giovane età, Giuseppe Culicchia chiude la sua trilogia sugli anni di piombo con un libro che cerca di ricostruire la vita e la morte di un ragazzo ucciso dopo aver scritto un tema in classe, e di ricomporre le schegge di una deflagrazione che, cominciata con la bomba di piazza Fontana, ha attraversato tutto il paese e ha continuato a ferire e ammazzare per oltre un decennio Il 29 aprile 1975, dopo più di un mese e mezzo di sofferenze, moriva a Milano uno studente di diciott’anni di nome Sergio Ramelli. Il 13 marzo, mentre tornava a casa, era stato aggredito a colpi di chiave inglese da un gruppo di militanti di Avanguardia Operaia. Sergio Ramelli era iscritto al Fronte della Gioventù, organizzazione di segno opposto, e aveva scritto un tema contro le Brigate Rosse, in cui sottolineava come i primi due omicidi politici commessi dalle Br non fossero stati condannati unanimemente dai partiti e dai giornali democratici: d’altra parte “uccidere un fascista non è reato” era lo slogan che, dopo le stragi di piazza Fontana e piazza della Loggia, infiammava cortei e manifestazioni antifasciste. Quel tema, finito nelle mani del collettivo della sua scuola, era stato affisso in bacheca con la scritta “Questo è il tema di un fascista”.
Anton Arrufat, L’Avana mi parla, Ventanas
Un nonno e un nipote passeggiano per le strade dell’Avana alla ricerca degli scrittori e dei poeti attraverso i palazzi in cui abitarono, i salotti in cui si riunirono in interminabili tertulias. Il primo omaggio è, ovviamente, a Lezama Lima, ma Arrufat cita anche i luoghi di José Marti, di Alejo Carpentier, di Virgilio Piñera, di Cabrera Infante e di molti altri. “L’Avana mi parla” racconta le storie di autori cubani a noi poco noti e anche quelle di leggendari personaggi avaneri come l’Andarin Carvajal, il postino podista che partecipò alle Olimpiadi estive del 1904 negli Stati Uniti.
Ruben Shehu, Il commerciale, Ventanas
Un uomo viaggia su un’automobile aziendale lungo le autostrade italiane. Non sapremo mai il suo nome, ma sappiamo che ha trentotto anni, pesa cinquantotto chili e fa l’agente di commercio. Vende carta. Kraftliner, offset, white top. Senza soddisfazione. È un uomo diviso tra la ricerca di un appagamento professionale e un’autodistruzione che lo spinge invece a sdoppiarsi e viaggiare su piani temporali sovrapposti. L’altro è uno che si nutre di pornografia, che dipende dal gioco d’azzardo, dall’alcol e dagli psicofarmaci. Seguiamo il commerciale lungo tre estati, il tempo di sprofondare in un delirio solitario e nell’inevitabile epilogo.
Francesco Randazzo, Tra qui e altrove, Fara
Se mai dovesse capitargli tra le mani questo libro di Randazzo, Elon Musk si agiterebbe nervoso sulla sedia a leggere il primo di questi racconti, succosi come arance mature, nel dover riconoscere agli abitanti di Marte, meta agognata dall’uomo più scioccamente ricco del mondo, una saggezza che poco ha a che vedere con le folli fantasie interplanetarie del magnate. E già questo, di far sobbalzare dalla sedia il suddetto, sarebbe un grande merito della raccolta.
Francesco Lamiani, Nella terra del tempo sospeso. La leggenda dell’isola senza orologio, Efesto
Le strategie per la riconquista di un orologio, spedito dai compaesani emigrati negli Usa e mai giunto a destinazione, si intrecciano con il quotidiano della comunità di una delle più piccole isole degli arcipelaghi siciliani che fa i conti con le novità del progresso, rimarcando però il valore delle tradizioni che per secoli hanno scandito il vissuto degli isolani. Nella Terra del tempo sospeso, spaziando dal dopoguerra fino ad affacciarsi ai primi anni del terzo millennio, racconta vicende in cui la realtà dei fatti accaduti viene trasfigurata dall’immaginario poetico mettendo sullo sfondo l’eterno confronto generazionale tra visione comune nel rivendicare il diritto all’identità e la necessità di stare al passo con i tempi. Storie nella storia.
Libro copertina, In Sicilia con Franco Battiato. Cortili e galassie di un’anima errante di Elvira Seminara, Giulio Perrone Editore
Immaginare Franco Battiato che ci guida tra le vie di Catania è come pensare a un albatro che si tuffa in un lavandino. Nessun luogo, compresa la città siciliana sembra poter corrispondere al cantautore che gli spazi li viveva amando mangiare arancini su via Etnea o passeggiando su via Umberto con l’amico filosofo Manlio Sgalambro. Eppure Elvira Seminara affronta questa sfida vivendo i percorsi possibili come caselle della Rayuela: attraversando la città con gli occhi di Franco e non con i suoi piedi. La rotta seguita in questo viaggio non muove dall’infanzia alla maturità ma nel tempo dell’anima, che ha ritmi tutti suoi, non necessariamente progressivi e finalizzati. In libreria dal 21 marzo
Le uscite di martedì 18 marzo
Walter Landini, Gli squali del Pacifico Americano, Töpffer edizioni
Squali, predatori dei mari per antonomasia la cui origine si perde nel tempo profondo del pianeta. Da incarnazione del potere e della forza vitale a vittime sacrificali delle voglie, delle fobie e delle debolezze degli uomini. Al di fuori dei rigidi schemi della sistematica biologica, con la comparsa dell’uomo il loro ruolo ed il loro posto in natura divenne il prodotto del vissuto, del percepito, dell’immaginato e delle credenze di un popolo e in un mondo di popoli, poterono contare su di un mondo di vite diverse. Non esiste un modo univoco per definirli, anche se ne abbiamo inventati molti per temerli o per odiarli. Il libro non vuole ribaltare il paradigma del predatore marino massimo, ma ripercorre il suo rapporto con le antiche comunità amerindie della costa pacifica, attraverso le ricerche sul campo, le storie, i miti, leggende, i manufatti e le iconografie.
Giuliana Salvi, Clementina, Einaudi
Mentre la storia impazza fuori dalla finestra, Clementina, giovane vedova con tre figli, deve reinventarsi il mondo. Sedere alla scrivania che è stata di suo padre e far quadrare i conti, per non deludere né i vivi né i morti. E cosí, utopista e femminista per istinto, Clementina mette su, tra le mura di casa sua, una scuola improvvisata e diversa da tutte le altre, cambiando il destino di decine di ragazzini e ragazzine in una Lecce che, nella prima metà del Novecento, sembra alla periferia di tutto.
Noriko Onuma, La pasticceria di mezzanotte, Garzanti
Nel cuore della notte, quando la città dorme e le strade si svuotano, esiste un luogo segreto che accoglie chiunque ne abbia bisogno: la Pasticceria di Mezzanotte. Non è un semplice negozio, ma un rifugio dove il profumo del pane appena sfornato si mescola al silenzio della notte, avvolgendo chi entra in un calore che sa di casa. Qui ogni dolce e ogni baguette sono esposti con cura, come se fossero gioielli preziosi, e chi attraversa la soglia trova più di un semplice spuntino. Nozomi si ferma davanti alla vetrina illuminata, attratta dal profumo invitante. Per tutta la vita ha conosciuto solo la solitudine e la durezza del mondo, senza mai assaporare davvero la dolcezza. E adesso, in quel piccolo angolo nascosto, qualcosa la trattiene.
Chiara Gily, Aspettami al Caffè Napoli, Mondadori
Lidia ha lasciato Napoli per Trieste molti anni fa. Da allora fa ritorno di rado, senza mai riuscire a farsi accompagnare dall’eterno fidanzato Pietro. Solo l’invito al terzo matrimonio della cugina può costringerla a un fine settimana nella sua città d’origine. Alice l’ha scelta come damigella d’onore e Lidia non ha scuse per evitare le nozze. Entrambe sono figlie uniche, da sempre chiamate ‘e sore cugine, un modo di dire che a Napoli indica un rapporto di sangue molto vicino alla sorellanza. Anche se lei e Alice negli anni si sono allontanate molto, complici i tanti chilometri che le separano.
Suzanne Collins, L’alba sulla mietitura, Mondadori
In questo nuovo capitolo, “L’alba sulla mietitura”, Suzanne Collins ci riporta a Panem, durante l’edizione più cruenta e spietata degli Hunger Games. Quest’anno i giochi portano una nuova regola crudele: il numero di tributi selezionati raddoppierà, gettando le famiglie nella disperazione. Per evitare di lasciarsi sopraffare dall’angoscia, Haymitch si aggrappa a ciò che desidera di più: trascorrere del tempo con la ragazza che ama. Eppure il destino gli riserva un duro colpo quando il suo nome viene estratto durante l’Edizione della Memoria.
Le uscite di venerdì 21 marzo
Petra Klabouchová, Le sorgenti della Moldava, Edizioni Le Assassine
Un giallo appassionante che racconta le vicende travagliate di una terra di confine tra Repubblica Ceca e Germania, passata dal Reich alla Repubblica Socialista Cecoslovacca, prima di sperimentare le contraddizioni del presente. Il vero protagonista del libro è la Šumava, ovvero la Selva Boema, terra di montagne e foreste al confine tra la Repubblica Ceca e la Germania, un mondo ristretto che nasconde odi atavici tra cechi e tedeschi (espulsi dopo la Seconda guerra mondiale) e segreti inquietanti. Il villaggio di Františkov, quattro case e uno squallido bar, è sconvolto da un delitto spaventoso. La notizia diventa un grasso boccone per i giornali scandalistici, ma soprattutto rappresenta un’opportunità per il commissario incaricato delle indagini, che spera di risolvere il caso e riabilitarsi da un passato errore. A ogni nuovo sviluppo delle indagini, emergono però prepotenti le vicende del passato: il campo di concentramento mai trovato alle sorgenti della Moldava, dove venivano tenuti i prigionieri russi, il mistero della fabbrica segreta di Hitler costruita nei sotterranei della montagna Stolová Hora, dove si pensava fosse custodito il tesoro nazista, che conteneva parti della Camera d’ambra sottratta dal Palazzo di Caterina di Russia. Quando infine la storia sembra trovare una soluzione con l’arresto di un uomo del luogo, afflitto da un devastante disturbo psichiatrico e dall’ossessione per ciò che si nasconde alle sorgenti della Moldava, una serie di clamorosi colpi di scena porteranno a una conclusione ben diversa.
Carmelo Burgio, Guerra alla camorra. Assalto ai Casalesi, Vallecchi Firenze
La lotta al crimine è un mestiere duro. Durissimo. E solo chi sta in mezzo alla tempesta sa raccontare le difficoltà di un conflitto che sembra eterno. A quindici anni di distanza, Carmelo Burgio racconta la sua esperienza come comandante provinciale dei Carabinieri di Caserta, in un periodo segnato dalla lotta senza quartiere alla camorra. Una lotta che, pur costellata di difficoltà e sacrifici, ha visto un esito vincente con l’arresto del killer Giuseppe Setola. In un racconto ricco di dettagli, l’autore intreccia la propria esperienza con le storie di colleghi, atti ufficiali, documenti processuali e cronache giornalistiche, offrendo una visione profonda e complessa di un impegno che ha cambiato il destino di un’intera provincia.
Victoria Amelina, Guardando le donne guardare la guerra. Diario di una scrittrice dal fronte ucraino, Guanda
La testimonianza dell’attivista e scrittrice uccisa nel raid russo a Kramatorsk. È il 17 febbraio 2022 e Victoria Amelina è in partenza con il figlio per una breve vacanza in Egitto. La situazione in Ucraina è precaria, tutti parlano di una mossa imminente della Russia, ma nessuno sa con certezza quando avverrà. Al momento, nella vita di Victoria ci sono delle novità positive: sta scrivendo un romanzo, sta organizzando un festival di letteratura e sta prendendo i primi contatti con Truth Hounds, una ONG che si occupa di raccogliere le testimonianze delle vittime di guerra. Il 24 febbraio la situazione precipita: la Russia dà inizio all’invasione su larga scala.
A. J. Ryan, Un grido dall’ignoto, Fanucci Editore
Un uomo si risveglia su un’imbarcazione in mezzo al mare senza ricordare né chi sia né come abbia fatto a finire lì. E con lui ci sono altre sei persone: nessuna ricorda il proprio nome, ma tutte portano le cicatrici di un recente intervento chirurgico. Non solo, ognuno di loro ha un’abilità specifica, come se formassero una squadra altamente specializzata. Sono frutto di un esperimento, certo, ma quale e perché? Quando sul computer di bordo appare una mappa, decidono di collaborare per sopravvivere e affrontare qualsiasi cosa stia per accadere. Mentre l’imbarcazione si muove autonomamente attraverso la bruma che copre le acque, il gruppo, assalito da mille domande, inizia a dividersi: chi li sta guidando? Perché hanno perso la memoria? E cosa sono le urla che si sentono al di là della nebbia? Un thriller dal ritmo serrato in cui sette sconosciuti devono intraprendere un insidioso viaggio verso l’ignoto.
John Scalzi, Morire per vivere, Fanucci Editore
Asettantacinque anni, il vedovo John Perry decide di arruolarsi nell’esercito. L’umanità è finalmente arrivata nello spazio interstellare. La cattiva notizia è che i pianeti adatti alla vita umana sono pochi e sono oggetto di contesa con le razze aliene disposte a tutto pur di non lasciarli in mani umane. La guerra per il controllo interplanetario va dunque avanti da decenni: brutale, sanguinosa, inarrestabile. Di per sé, la Terra è ormai un luogo arretrato e la maggior parte delle sue risorse è nelle mani delle Forze di difesa coloniale, dove chiunque raggiunga l’età pensionabile, come John, può arruolarsi. Non vogliono giovani, bensì persone con alle spalle l’esperienza e le conoscenze di una vita.
Kate Carlisle, Omicidio in versi, Leggereditore
Brooklyn Wainwright è un chirurgo esperto. Certo, i suoi pazienti possono puzzare di muffa e avere il dorso in cuoio, ma nessun libro malmesso morirà tra le sue mani scrupolose. Non si può dire lo stesso di Abraham Karastovsky, suo amico ed ex datore di lavoro. Alla vigilia di una festa per il restauro di un libro, Brooklyn trova il suo mentore disteso in una pozza di sangue. Con un ultimo respiro Abraham le lascia un messaggio criptico, “Ricorda il diavolo”, e le consegna, affinché la custodisca, una copia inestimabile – e presumibilmente maledetta – del Faust di Goethe.
Leia Stone, House of war ande bone: La casa della guerra e delle ossa, Leggere editore
Fallon Bane credeva davvero che la sua maledizione – il tocco di un’altra persona le provoca un dolore insopportabile – fosse la cosa peggiore al mondo. Si sbagliava. Perché questo era stato prima d’innamorarsi di Ariyon, l’unico nel regno in grado di toccarla senza farle del male. Ma poi lo ha intrappolato accidentalmente nella terra delle anime scambiando i loro poteri. Ora è costretta a svolgere il ruolo di guaritrice per la regina Solana, mentre cerca di capire come intrufolarsi nel Regno dell’Eternità e salvare l’amore della sua vita.
Victor Claass, Giochi di posizione. Storie di biliardi dipinti, Bibliotheka
Gioco dalle origini enigmatiche, ampiamente diffuso nelle corti reali d’Europa in epoca moderna, il biliardo conquista le famiglie benestanti nel Settecento per poi imporsi progressivamente nei caffè di città e di campagna. I più convinti sostenitori di questo passatempo in piena espansione ne esaltano i benefici culturali ed educativi teorizzandone la pratica come ginnastica della visione e trasformando il tessuto verde in un paesaggio naturale propizio all’esercizio contemplativo.
Le uscite di lunedì 24 marzo
Massimo Emanuelli, Alza la tua radio per favor… Storia delle radio libere italiane di ieri e di oggi, Gammarò
La storia delle radio libere suddivise anno per anno, provincia per provincia, tipologia per tipologia (radio locali, radio regionali, syndication, superstation, radio regionali, network nazionali, radio religiose, radio politiche). Il tutto inserito nel contesto sociologico e storico dal 1975 ai nostri giorni arrivando alla radiovisione, al dab+, allo streaming, all’interazione con i social network.
Emilia Pardo Bazán, La ribelle di Marineda, Bonfirraro
Emilia Pardo Bazán è universalmente riconosciuta come la pioniera della letteratura naturalista in Spagna. Il suo romanzo storico La ribelle di Marineda rappresenta il primo capolavoro di questo movimento nella Spagna del XIX secolo. Preceduto solo da tre opere di Zola, questo romanzo offre uno sguardo audace e senza compromessi sulle disuguaglianze sociali e sul coraggio delle donne nell’ambiente industriale dell’epoca. Nelle pagine di quest’affascinante opera, Pardo Bazán dipinge un ritratto vivido della Spagna durante la tumultuosa rivoluzione del 1868.
Clare Sestanovich, Chiedimelo ancora, NN Editore
Eva ha sedici anni quando incontra Jamie in una sala d’aspetto in ospedale. Lei appartiene alla classe media e vive a Brooklyn coi genitori, lui è cresciuto nell’attico del padre a Manhattan, ma d’istinto Eva riconosce in lui un pezzo di sé, o della persona che vorrebbe essere: Jamie è curioso, audace, aperto al mondo; mentre lei, cauta e riflessiva, si tiene sempre in disparte.
Le uscite di martedì 25 marzo
Piergiorgio Pulixi, Se i gatti potessero parlare, Marsilio
La libreria Les Chats Noirs di Marzio Montecristo è stata scelta come “libreria galleggiante” per un evento esclusivo: il celebre giallista Aristide Galeazzo, uno degli autori più amati e discussi del panorama italiano, scriverà i capitoli finali del suo nuovo romanzo Maestrale di sangue proprio a bordo di una nave da crociera. La casa editrice Polpicella ha organizzato un tour che circumnavigherà la Sardegna, facendo tappa nei principali porti. A ogni sosta, i lettori saliranno a bordo per assistere a presentazioni sotto le stelle e tornare a terra con una copia autografata. Il richiamo ad Assassinio sul Nilo è evidente e il marketing dell’editore ci ricama sopra.
Laura Calosso, Anita, Sem
«Sono naufraga in un amore rosso. Eroina al tempo degli eroi, poco più di un fantasma. Sono Anita. E sul patibolo che volevano costruirmi ora ci salgo per raccontare la mia vera storia»
Oscurato per troppo tempo, al lettore viene finalmente restituito il ritratto vibrante di una donna audace, di una madre coraggiosa, di un’amante gelosa e di un’indomita pasionaria. Giuseppe Garibaldi giunge a Laguna, in Brasile, nel luglio 1839, dopo un rovinoso naufragio. Ana Maria de Jesus Ribeiro da Silva ha solo diciotto anni, ma è già sposata da tre, quando una sera lo scorge arrivare, su una nave. È biondo, ha gli occhi azzurri, è un rivoluzionario e ha abbracciato la causa patriottica “degli straccioni” contro l’impero brasiliano. Non appena la vede, sa che la vuole.
Le uscite di mercoledì 26 marzo
Paola Biribanti, Aguzzare la vista. I maestri del cartellonismo nei classici del cinema italiano, Graphe.it
Hai mai pensato ai manifesti pubblicitari come opere d’arte nascoste nei classici del cinema italiano? Paola Biribanti svela questa connessione sorprendente, affiancando fotogrammi di film celebri e cartelloni firmati dai più grandi artisti del settore, come Cappiello, Testa e Dudovich. Dal cinema sonoro degli anni Trenta fino agli anni Settanta di Carosello, emerge una storia fatta di immagini, comunicazione e cultura, che ti invita a guardare con occhi nuovi i film che ami.
Esther Kinsky, Di luce e polvere, Iperborea
Da una delle maggiori scrittrici tedesche contemporanee, un canto d’amore struggente e a tratti sorprendentemente lieve, surreale e fiabesco, alla magia del cinema ma anche un’amara riflessione sul suo tramonto. In ungherese cinema si dice «mozi». E «Mozi» è l’insegna sull’edificio abbandonato che attira lo sguardo dell’io narrante di questa storia, ispirata a una vicenda personale dell’autrice. Durante un viaggio in Ungheria, la narratrice si ritrova in un paesino sperduto, e come rispondendo a un imperativo interiore compra il vecchio cinema da tempo in disuso, ne ricostruisce la storia leggendaria, e lo rimette in funzione con l’aiuto di una squadra degna della visionaria impresa: da Józsi, l’ex proiezionista che ora ripara biciclette, e la moglie russa Ljuba, che anni addietro si innamorarono grazie a un fulmine che interruppe la proiezione del film preferito di lei, all’ormai vecchia Olga, che gestiva il bar.
Jan Grue, La mia vita come la vostra, Iperborea
Vincitore del Premio della Critica norvegese, un memoir poetico e sagace su cosa significa vivere in un corpo vulnerabile e una meditazione illuminante sull’essere umano
Jan Grue è appena diventato padre quando ritira dalla casa dei suoi genitori un intero scaffale di cartelle cliniche. Contengono la sua infanzia narrata dall’esterno, dai medici che gli hanno diagnosticato all’età di tre anni una patologia neuromuscolare e che da allora lo descrivono come un corpo difettoso con un futuro cupo e limitato. Un quadro molto diverso dalla percezione che Grue ha sempre avuto di se stesso e dalla vita che ha vissuto studiando ad Amsterdam e a San Pietroburgo, per poi specializzarsi nell’inclusiva Berkeley e diventare accademico a Oslo, trovare l’amore e avere un figlio.
Emiliano Tognetti, Voci sul Decalogo; un viaggio nella contemporaneità. Indagine interreligiosa tra fede e ragione, Graphe.it
Qual è il ruolo dei comandamenti oggi? Emiliano Tognetti esplora questo interrogativo intrecciando dialoghi con esponenti delle tre grandi religioni monoteiste. Ogni capitolo è dedicato a un comandamento, analizzandone il significato attuale attraverso prospettive che spaziano tra teologia, sociologia e psicologia. Il Decalogo emerge come uno strumento di libertà e fratellanza, superando il concetto di precetto per offrire un percorso di scelte consapevoli. Un viaggio interreligioso che invita a riflettere su temi eterni come etica, scienza e spiritualità nella società contemporanea.
Le uscite di venerdì 28 marzo
Tito Barbini, L’amore nell’età grande, Arkadia
Dopo una lunga serie di libri dedicati alla scoperta di terre lontane e personaggi particolari, Tito Barbini affronta il suo viaggio più difficile, quello interiore, nel piacere e nella sofferenza di una relazione d’amore tra un uomo e una donna di età molto diversa. La storia d’amore tra Paolo e Matilde, al di sopra del tempo e dello spazio, diventa il paradigma di tutte quelle relazioni in cui la differenza anagrafica potrebbe apparire, a prima vista, un problema incolmabile.
Gabriele Formenti, La musica del re. Delitti e misteri alla corte di Potsdam, Bibliotheka
Due misteriosi omicidi, una composizione di Bach e uno strumento musicale che potrebbe contenere la soluzione del giallo si intrecciano nel romanzo La musica del Re. Delitti e misteri alla corte di Potsdam. Mentre un violino straordinario costruito da Antonio Stradivari nel Settecento e una scia di inspiegabili omicidi tra Parigi e San Francisco costituiscono la trama de La musica del Re prende le mosse da un episodio del 1748. La quiete della corte di Federico II, Re di Prussia, viene improvvisamente sconvolta da un misterioso omicidio: Christophe Braumsieger, copista reale, viene ritrovato morto nel suo studio.
Gabriele Formenti, Il violino noir, Bibliotheka
Il violino noir inizia invece a Cremona nel 1721. Antonio Stradivari, il più famoso liutaio del suo tempo, riceve la commissione per realizzare un nuovo violino destinato a un anonimo sommo maestro dell’archetto. Oltre quarant’anni dopo, a Parigi, Jean-Marie Leclair, tra i maggiori violinisti dell’epoca barocca e tra i primi a far conoscere lo stile italiano in Francia, viene brutalmente assassinato e il suo prezioso strumento trafugato. La misteriosa vicenda prosegue a San Francisco nel 2013. Uno strano omicidio coinvolge il Teatro dell’Opera. In uno dei camerini viene ritrovata senza vita la violinista Elizabeth Chang. Il suo prezioso strumento, uno Stradivari del 1721, appartenuto a Jean-Marie Leclair, è stato rubato. Gli agenti speciali Michael Turner e Sharon Bliss sono incaricati delle indagini e dovranno risolvere lo strano caso di uno strumento musicale che nel corso dei secoli è stato testimone di più omicidi.
David Baldacci, End game: La fine del gioco, TimeCrime
Will Robie e Jessica Reel sono due degli agenti più letali al mondo. Il governo si affida a loro quando è necessaria la massima segretezza per eliminare chiunque pianifichi attacchi terroristici contro gli Stati Uniti. A ogni missione, hanno potuto contare sull’appoggio del loro supervisore, il cui nome in codice è Uomo in Blu. Ma ora lui è scomparso.
Manica K. Musil, Largo, pista, Tina in vista, Beisler
Arriva dalla Slovenia questo piccolo gioiello, un albo che al suo interno racchiude la straordinaria manualità di chi lo ha letteralmente costruito e una storia delicata che narra di passione, di magico incontro e di un sogno che si realizza. Manica K. Musil ha illustrato questa sorta di libro tattile con la speciale “tecnica del cucito”, una novità che le ha portato fama internazionale. Le sue mani d’artista hanno “ricamato” le pagine con pazienza e perizia, regalandoci qualcosa di unico. Il mare è così vero che ci si può tuffare, e Tina è così vera che la si può accarezzare.
Le uscite di sabato 29 marzo
Lisina Coney, The darkest corner of the heart. Sei tu la mia sfida, Queen Edizioni
Maddie Stevens non si è mai sentita all’altezza. Non abbastanza da guadagnarsi l’amore dei suoi genitori, da smettere di essere un peso per suo fratello. Non abbastanza per costruire la vita che ha sempre sognato. Dopo un infortunio che potrebbe cambiare per sempre la sua carriera, è convinta che la sua vita sia finita. E poiché l’universo ha un crudele senso dell’umorismo, il suo fisioterapista si rivela un brontolone che non sembra nemmeno apprezzarla poi tanto.
Santi Fedele, Fuoriusciti, Bonanno
L’emigrazione politica antifascista non fu solo la scelta ideale di chi lascio? lavoro, casa, talvolta famiglia per testimoniare, assumendo in se? la rappresentanza della protesta, fuori dai confini della patria la propria irriducibile avversione al regime fascista. L’esilio antifascista fu anche una drammatica esperienza di vita alla quale le ristrettezze materiali, consapevolmente affrontate e dignitosamente sostenute, conferirono una ulteriore patente di nobiltà?
Libro controcopertina, Telegraph Avenue. Itinerari di letteratura americana di Angelo Cennamo, Argon
Da nove anni Angelo Cennamo racconta con piglio critico e attento la letteratura americana dal suo avamposto di Telegraph Avenue. Oggi la sua esperienza di noto bookblogger diventa un libro per ripercorrere cento anni di narrativa a stelle e strisce, tra appunti, aneddoti e comparazioni. Un viaggio straordinario e colorato attraverso quaranta opere di altrettante voci autoriali, selezionate per epoche, generi, stili e ragioni di cuore. In libreria dal 19 marzo.
Salvatore Massimo Fazio
La segnalazione su SicilyMag
CHIANTI – Il Comitato Tecnico del Premio Letterario Chianti, esaminati i testi di narrativa editi e pervenuti secondo norme del bando, nel periodo dall’1 luglio 2023 al 30 giugno 2024, ha compiuto una prima scelta di titoli comprendente i seguenti 61 testi, di seguito proposti in ordine alfabetico.
Da questa lista il Comitato trarrà, dopo ulteriori opportune selezioni e confronti, i libri degli autori finalisti, i cui nomi saranno comunicati entro il mese di gennaio 2025.
Una volta comunicati i libri degli autori finalisti, verrà stilato anche il calendario degli incontri con la giuria dei lettori.
Affinati Eraldo, Le città del mondo, Gramma/Feltrinelli
Aggio Sonia, Nella stanza dell’imperatore, Fazi
Ancione Valeria, E adesso dormi, Arkadia
Avallone Silvia, Cuore nero, Rizzoli
Baldelli Giulia, Le parole che mi hai lasciato, Guanda
Barbini Tito, Storie di amori e migrazioni sull’isola dalle ali di farfalla, Arkadia
Battocletti Cristina, Epigenetica, La Nave di Teseo
Bravi Adrián N., Adelaida, Nutrimenti
Buticchi Marco, L’oro degli dei, Longanesi
Campani Sandro, Alzarsi presto. Il libro dei funghi (e di mio fratello), Einaudi
Cappellani Ottavio, Il carrubo e l’unità di misura del diamante, Aboca
Cavallaro Nicolò, Il lama dell’Alabama, Hacca
Cavalli Giuliano, I mangiafemmine, Fandango
Cavalli Marco, L’uomo dell’Enciclopedia, Neri Pozza
Chiostri Jacopo, Volevo il Pulitzer, Il Viandante
Colella Flaminia, Figlie dell’oro, La Lepre
Cristiano Luca, Mezzafaccia, Del Vecchio
De Paolis Federica, Da parte di madre, Feltrinelli
Dentello Crocifisso, Scuola di solitudine, La Nave di Teseo
Di Consoli Andrea, Dimenticami dopodomani, Rubbettino
Di Paolo Paolo, Romanzo senza umani, Feltrinelli
Dominici Emiliano, Maria Malva. Brucia il giorno per me, Effequ
Durastanti Claudia, Missitalia, La Nave di Teseo
Esposito Francesca Marzia, Ultracorpi. La ricerca utopica di una nuova perfezione, Minimum Fax
Ereddia Emiliano, Il settimo cerchio, Il Saggiatore
Federico Titti, Il primo mattino del mondo, Felici
Ferrazzi Riccardo, Modus in rebus, Morellini
Franchini Antonio, Il fuoco che ti porti dentro, Marsilio
Fucci Sophia, Amare una sirena, Prospero
Gentile Monica, La stanza di Natalia, Giunti
Giartosio Tommaso, Autobiogrammatica, Minimum Fax
Ippolito Domenico, Un giorno tutto questo finirà, Exòrma
Lamberti Ginevra, Il pozzo vale più del tempo, Marsilio
Lanteri Claudia, L’isola e il tempo, Einaudi
Marati Paolo, Non si può essere troppo seri, Eif
Mira Valentina, Dalla stessa parte mi troverai, Sem
Montisano Vincenzo, Logica degli incendi, Industria & Letteratura
Morchio Bruno, Le ombre della sera. Bacci Pagano e un’indagine senza capo né coda, Garzanti
Nencetti Caterina, In arte Eularia, Masso delle Fate
Orecchio Davide, Lettera a una fanciulla che non risponde, Bompiani
Palminteri Milena, Come l’arancio amaro, Bompiani
Palpati Fiammetta, La casa delle orfane bianche, Laurana
Paoli Gigi, Oltre, Giunti
Pardini Vincenzo, Vita di cristo e del suo cane randagio, La Nave di Teseo
Pasquini Daniele, Selvaggio Ovest, Nne
Pellegrino Carmen, Dove la luce, Mondadori
Perissinotto Alessandro, La guerra dei Traversa, Gramma/Feltrinelli
Petrignani Sandra, Autobiografia dei miei cani, Mondadori
Piperno Alessandro, Aria di famiglia, Rizzoli
Piva Andrea, La ragazza eterna, Bompiani
Recchia Roberta, Tutta la vita che resta, Neri Pozza
Riva Alberto, Ultima estate a Roccamare, Il Saggiatore
Rui Elena, Affetti non desiderati, Arkadia
Ruol Michele, Quel che resta dopo che la foresta brucia, Terra Rossa
Sammartino Mimmo, Nostra Regina dei burroni e delle mosche, Exòrma
Santacroce Isabella, Magnificat amour, Voland
Santini Valentina, Mosche, Einaudi
Santoni Silena, La mia creatura, Giunti
Verna Nicoletta, I giorni di vetro, La nave di Teseo
Voltolini Dario, Invernale, Neo
Zardi Paolo, La meccanica dei corpi (racconti), Vallecchi
Il Premio Letterario Chianti è promosso dai Comuni di Greve in Chianti, Barberino Tavamelle, Castellina in Chianti, Gaiole in Chianti, Impruneta, Radda in Chianti, San Casciano, Castelnuovo Berardenga, con il coinvolgimento delle loro biblioteche, e dall’Associazione Culturale Stazione di Posta di Firenze con l’ideatore del Premio Paolo Codazzi.
La manifestazione ha il sostegno di Rotary San Casciano – Chianti, della presidenza del consiglio della Regione Toscana, Coop Cooperativa Italia Nuova e Società di Mutuo Soccorso Fratellanza di Greve in Chianti.
Regolamento completo e dettagli sull’edizione 2024-2025 sono disponibili sul sito ufficiale www.premioletterariochianti.it e sulla pagina Facebook Premio Letterario Chianti Narrativa.
Il link alle segnalazioni su il Gazzettino del Chianti: https://tinyurl.com/4st6epn3
Mercoledì 27 novembre, a partire dalle ore 17,30, presso il centro culturale e residenza letteraria “Itaca”, in Via di San Domenico 22, si terrà un evento che raccoglierà la maggior parte degli autori toscani della casa editrice sarda Arkadia, che parleranno dei loro libri con la conduzione del direttore della residenza (e autore e co-curatore della collana arkadiana “Senza rotta”) Paolo Ciampi e, nella seconda parte, dello scrittore e traduttore Giovanni Agnoloni. Saranno presenti Tito Barbini (con Il fabbricante di giocattoli e Storie di amori e migrazioni sull’isola dalle ali di farfalla), Anna Bertini (con Le stelle doppie), Mauro Caneschi (con La chimera di Vasari, Le figlie dell’uomo e Il codice Stradivari), Paolo Codazzi (con Lo storiografo dei disguidi e Lo specchio armeno), Carlo Cuppini (coautore con Giovanni Agnoloni e Sandra Salvato del concept-book Da luoghi lontani), Massimo Granchi (con Il principe delle arene candide e Se/dici) e Marisa Salabelle (con Gli ingranaggi dei ricordi e La scrittrice obesa). Giovanni Agnoloni, oltre a parlare del suo romanzo Viale dei silenzi, intervisterà la “special guest”, la scrittrice e nota traduttrice milanese Olivia Crosio, con la sua nuova uscita Josh in fuga e con la precedente pubblicazione La mentalità della sardina, ampiamente ambientata in Toscana. Lo scrittore e traduttore fiorentino Alessandro Gianetti, autore del romanzo La ragazza andalusa e di numerose traduzioni della collana arkadiana di lingua spagnola “Xaimaca”, interverrà in collegamento video da Siviglia, e con lui l’editore di Arkadia Riccardo Mostallino. Interverrà in video anche il presidente dell’Associazione Sardi in Toscana.
Il link alla segnalazione su informazione.it: https://tinyurl.com/4975w45x
Astypalea è un nome affascinante anche solo per i suoni che lo formano. Ne esiste anche una versione italiana, Stampalia, ma quella greca, probabilmente derivante da άστυ (asty) e παλαιός (“palaiòs”), cioè “città antica”, è decisamente più ricca di risonanze. Lo stesso si può dire per l’isola che designa, formata da due “ali” collegate da un istmo, che costituisce l’oggetto del nuovo libro di Tito Barbini, Storie di amori e migrazioni sull’isola dalle ali di farfalla (Arkadia Editore, 2024). Pur essendo noto come scrittore di viaggio, l’autore originario di Cortona in questo caso racconta un “suo” viaggio solo in via indiretta, perché descrive il luogo in cui, più o meno occasionalmente, è approdato circa sette anni fa, per poi innamorarsene e tornarvi ciclicamente per lunghi soggiorni. La più occidentale delle isole del Dodecaneso è tuttavia al centro di questo singolare reportage-romanzo principalmente per un altro motivo: l’essere stata il punto di approdo di alcuni profughi siriani in fuga dalla guerra che martoriava il loro paese. Barbini si sofferma in particolar modo sulla vicenda di una giovane, Samira, destinata in seguito a diventare una testimone del dramma del suo popolo e soprattutto delle donne siriane, e un’attivista impegnata in Europa. Per quella relativamente breve stagione, però, è stata la protagonista di una vicenda intima incastonata in quella storia collettiva, ovvero l’amore sbocciato tra lei e Apostolos, un pescatore e raccoglitore di sale del posto, colto e anche lui politicamente avvertito. Un amore, peraltro, dall’orizzonte già definito, perché ottenere un permesso di soggiorno per Samira, anche attraverso la trafila dell’asilo, era una strada praticamente impossibile. E, tuttavia, un amore forte e, entro quella cornice temporale, a suo modo “eterno”. L’autore riesce a rendere tutta la profondità e l’intensità di questa vicenda ricorrendo a un linguaggio semplice e poetico, carico di sdegno civile e di echi sospesi tra la storia e il mito, come da millenni è tutto ciò che proviene da questa parte del mondo. E in effetti la storia di Samira e Apostolos è un mito, ovvero un racconto denso di rimandi archetipici, e come tale, appunto, “fuori dal tempo”. E anche quando sarà finito, rimarrà pur sempre Astypalea, con le sue rocce, i suoi scorci di blu smisurato e il vento, forse capace di sollevare le ali che la formano in un’altra dimensione, in cui saranno non gli esseri umani, ma certi paradossi della storia e della politica a non aver più diritto di cittadinanza.
EDIZIONE ESAMINATA E BREVI NOTE
Tito Barbini, ex sindaco di Cortona e per molti anni impegnato nel governo della Regione Toscana, da più di venti anni è a tempo pieno un noto scrittore di viaggi. Ha pubblicato, tra le altre opere, Antartide (Polistampa, 2008), Caduti dal muro (Vallecchi, 2007, con Paolo Ciampi), I giorni del riso e della pioggia (Vallecchi, 2010), sull’itinerario compiuto in Asia risalendo il fiume Mekong, Il cacciatore di ombre. In viaggio con Don Patagonia (Aska, 2026), L’amico francese (Betti, 2021), sulla sua amicizia con F. Mitterrand, L’isola dalle ali di farfalla (Spartaco, 2020, con Paolo Ciampi), Il fabbricante di giocattoli (Arkadia, 2021) e Il treno non si fermò a Kiev (Betti, 2022).
Tito Barbini, Storie di amori e migrazioni sull’isola dalle ali di farfalla, Arkadia Editore, 2024, pp. 104
Il link alla recensione su Lankenauta: https://tinyurl.com/zmpnkh85
È molte cose insieme, questo piccolo libro di Tito Barbini, Storie di amori e migrazioni sull’isola dalle ali di farfalla. Breve, cento pagine appena, ma denso. È, per aperta e ripetuta dichiarazione dell’autore, un romanzo d’amore. È un saggio, o una serie di microsaggi, sulle migrazioni, sulla letteratura, sul mito. È un libro di viaggi, di mare e di isole; è infine un metaracconto, perché l’autore, mentre scrive, si interroga e riflette sulle ragioni del suo scrivere, sul modo in cui intende sviluppare la trama, sui dubbi che lo assalgono, sui rischi che teme di correre. Di cosa si parla, dunque, in questo libro? Di un’isola, Astypalea, la più occidentale del Dodecaneso, che Barbini chiama poeticamente “l’isola dalle ali di farfalla” (ho guardato la mappa ed effettivamente ha la forma di una farfalla). Un’isola brulla e montuosa, bagnata da un mare limpidissimo. Di un pescatore, Apostolos, e di una giovane donna, una profuga siriana chiamata Samira, che sbarca sull’isola-farfalla a bordo di un barcone insieme ad altre quarantadue persone. Dell’amore a prima vista che scoppia tra i due: un amore non destinato a codificarsi in una relazione stabile, ma che vive della propria luce per tutto il tempo che gli è concesso. Di Enea e Ulisse, illustri profughi e naufraghi, cui una civiltà più accogliente seppe offrire ospitalità. Dei profughi e dei migranti che attraversano il Mediterraneo spinti dalla necessità, dalla disperazione ma anche dalla speranza di potersi ricostruire una vita. Dei feroci sistemi che l’Europa mette in atto per impedire a profughi e migranti di entrare nel suo territorio o, quando vi entrano, per relegarli in disumane strutture di detenzione. E del richiamo del viaggio, della nostra ambivalenza tra avventura e ricerca di stabilità, tra il fascino del mare e la sicurezza della terraferma. Un piccolo libro, dunque, come dicevo molto denso, che ci trascina da un pensiero all’altro, da una suggestione all’altra, seguendo il filo dei pensieri vagabondi del suo autore.
Marisa Salabelle
Il link alla recensione su MasticadoresItalia: https://tinyurl.com/47n8af49
Ecco alcune iniziative organizzate dalla residenza per autori, traduttori e lettori “Itaca”, fondata da Paolo Ciampi (in via San Domenico 22 a Firenze).
Sabato 13 aprile – ore 18
Il quadro ritrovato: amore e arte nella Firenze futurista
Conversazione con lo scrittore Gianni Marucelli e la storica dell’arte Laura Lucchesi
Mercoledì 17 Aprile – ore 16.30
Visita alla Stamperia Braille della Regione Toscana
(appuntamento davanti a via Nicolodi 2. Iscrizioni a Ilibridimompracem@gmail.com)
E a seguire, a Itaca:
Sull’isola dalle ali di farfalla – ore 18
Tito Barbini e le sue nuove storie di amori e migrazioni (Arkadia Editore)
Mercoledì 24 Aprile – ore 18
Il nuovo libro di Marco Vichi
Il ritorno (Guanda editore) arriva ad Itaca
Venerdì 26 Aprile – ore 18
Un’isola che arriva da Praga
Incontro con la scrittrice della Repubblica Céca Bianca Bellovà e il suo ultimo libro Un’isola (Miraggi edizioni)
Sabato 27 aprile
Passeggiata letteraria in collina e poi in poesia con Oscar Wilde
Partenza ore 15 rientro a Itaca ore 18.30. A seguire anteprima dei dialoghi in poesia di Luisa Puttini col grande Oscar
Martedì 30 Aprile – ore 18
Il Primo maggio un giorno prima
Con Giotto coraggio di Paolo Casadio (Manni editore) e la fisarmonica di Ivan Corbari
Apericena dalle 20
Il link alla segnalazione su Spicgiltoscana: https://tinyurl.com/yc3j8x2e
Sabato 13 aprile alle 17,30 La Feltrinelli Point di Arezzo, in via Garibaldi 107, ospita Tito Barbini con il suo ultimo libro “Storie di amori e migrazioni sull’isola dalle ali di farfalla” (Arkadia). A dialogare con lui la scrittrice Anna Cherubini. È l’alba quando un caicco turco si avvicina a una dolce insenatura di una piccola isoletta greca in cui approdano un gruppo di profughi. L’imbarcazione si allontana velocemente e lascia uomini, donne, anziani e bambini in balia di una sorte sconosciuta, in un paese straniero. Tra i nuovi arrivati c’è anche la giovane Samira, fuggita da una Siria dilaniata dalla guerra. La ragazza ha abbandonato la sua terra per sottrarsi all’odio e alla crudeltà di un conflitto calato dall’alto. Lei non sa ancora che l’incontro con Apostolos, un pescatore greco che attraversa tutti i giorni le anse sinuose dell’Egeo, rappresenterà un punto di svolta senza precedenti. La possibilità di ritrovare un senso a una vita smarrita. Sullo sfondo una comunità composta da gente generosa, capace di accogliere e comprendere, contrassegnata da una geografia delle emozioni che si connette al variopinto mosaico di passaggi e ricorsi storici, antichi e recenti, dove il diverso, il colore, il credo si mischiano creando nuove sfumature. Qui, di fronte a un mare che si inabissa nel cielo, tutto si mescola e qualsiasi esistenza, anche quella più frantumata, ha una nuova possibilità.
Il link alla segnalazione su Toscanalibri: https://tinyurl.com/5yysy7cw
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Samira
La ragazza arrivò nell’isola nella stagione in cui le tamerici sono in fiore e lo zafferano cresce nelle zolle e tra i sassi riarsi dal sole. È un tempo breve quello dello zafferano in cui l’aria si carica di un profumo intenso e si mescola con il mirto che gli cresce accanto.
Quando Omero paragonava il colore dello zafferano a quello del sole nascente e l’Olimpo guardava alle umane vicende per narrare gli amori e gli odi, con storie avvicinabili a tutti, sbocciava la corolla di petali viola che racchiude e protegge gli stigmi rossi. Sbocciava da un amore dirompente e contrastato, che legava il mortale Krokos alla ninfa Smilace.
Quando Krokos morì, Hermes decise di concedergli l’immortalità trasformando il corpo senza vita del suo amico in un bellissimo fiore viola e il suo sangue in tre macchie rosse nel cuore del fiore.
Ecco, di un amore dirompente e contrastato voglio narrare anch’io in questa storia.
Di un mito hanno bisogno le storie, anche se quasi sempre l’inizio è incerto, sfumato. E anche se i migliori inizi sono proprio quelli che danno l’idea di essere qualcos’altro, tanto c’è sempre qualcosa di arbitrario nel modo in cui si comincia.
Proverò quindi a stabilire questo inizio partendo dalla carta geografica.
E dunque, c’è una piccola isola nel Mar Egeo, più lontano che si può immaginare, un’isola sassosa e ventosa, talmente sperduta nel mare che neanche a cercarla con il lumicino si riesce a trovare.
Ecco, si può arrivare anche così al tempo della storia.
E allora, c’è questo lembo di terra a forma di farfalla che si affaccia nell’Egeo per poi frantumarsi, oltre il Dodecaneso, in una miriade di piccole isole e scogli abitati. Si chiama Astypalea. Un’isola che i veneziani battezzarono Stampalia.
Un soprannome che si è tenuta per quasi trecento anni sino a che il corsaro Aricodemo Barbarossa mise fine all’egemonia veneziana. E non ha lasciato un brutto ricordo di sé.
Molto più di un semplice avventuriero in cerca di fortune, Aricodemo era un uomo colto e raffinato, in grado di parlare sei lingue e dotato di eccezionale fiuto politico. Lasciò Astypalea all’impero ottomano, ingraziandosi il potente sultano Solimano il Magnifico.
È bella Astypalea. Mi dissero «… ma non c’è niente laggiù».
E io andai comunque. Astypalea è un sogno, un’idea, un’icona del mondo insulare greco. I cacciatori di isole che si spingono fin qui sono pochi, potrebbero essere di meno.
Volevo tenerla segreta, mi sembrava un modo di preservarla, rara e appartata com’è, un miracolo anche per la Grecia. Solo mi è stato impossibile farlo, legata così tanto alla storia che mi accingo a raccontare. Dunque, scrivo di viaggi e i viaggi alle volte si incrociano. Soprattutto sulle isole, si tratti di Lampedusa o di Lesbo. Oppure proprio di Astypalea, come mi hanno raccontato quando sono arrivato qui la prima volta.
Arrivarono dal paese della guerra infinita, oramai detta “dei dodici anni”, e gli scafisti fecero loro credere che la riva in cui furono fatti sbarcare fosse già l’Italia e quella sabbia una spiaggia di Calabria.