Il tornello dei dileggi di Salvatore Massimo Fazio – Arkadia Editore
“Il 31 luglio in prima serata, nella sala spettacoli del Monz, si teneva l’incontro del mese del format Il tornello dei dileggi. Gli argomenti cambiavano mensilmente. Per luglio la scaletta presentava in ordine: chi è il più suscettibile tra gli ospiti sul palco; perché troppo comunismo in città fa male; le donne; le erezioni; qualche santone e qualche minchione. Salvatore Massimo Fazio, filosofo, scrittore e pittore è tornato in libreria con il suo primo romanzo: dopo anni di saggistica, pubblica con la lungimirante casa editrice Arkadia, Il tornello dei dileggi, una sperimentazione narrativa celebrata da un umorismo filosofico sul grande palcoscenico della vita. Tra calcio, politica e amore, da Catania (sua città natia) Torino, Roma a Madrid si snoda la storia di Paolo, un uomo serio e deciso, determinato e coraggioso e i suoi ragionamenti non fanno una piega, danno fastidio all’onda del fittizio perbenismo; Adriana straniera nella propria città; Giovanna che si sta allontanando dal girovago Paolo, e il saggio Andrea: personaggi che dominano una prosa innovativa, a tratti labirintica e visionaria ma brillantemente affascinante. La cruda realtà si dispiega davanti a situazioni tragicomiche, in un teatro dell’assurdo di memoria beckettiana, la visione di Fazio, poggia su un piano performativo esplicitato dalla sovrapposizioni di immagini che spesso confondono in un alternarsi della sintassi ora articolata ora semplice ed efficace. Lo sguardo dell’autore indaga, “dileggiandosi” nei meandri della coscienza dimostrandone di fatto la sua incomprensibilità. Si parte da un format surreale dove tutti possono dare spazio alle proprie opinioni, conversazioni e polemiche tra austera serietà e goliardica ironia, e che dà il titolo al breve romanzo di Fazio: Il tornello dei dileggi sferza sull’uso e l’abuso dei media che spadroneggiano dando fiato a chiunque.
Nasce così un’opera cadenzata da un ritmo onirico che diventa quasi palpabile, ma dove il lettore rischia di perdersi tra un frammento e l’altro, scivolando da un registro stilistico all’altro, da una potenziale riflessione filosofica, a una cazzata, giocoforza per una chiave di lettura che va ben oltre la narrativa nella sua accezione.
Il tornello dei dileggi è un’arguta sintesi della realtà, è un’immagine vivida delle atmosfere, delle melodie che si incastrano con precisione nelle vicissitudini dei protagonisti fino a uno stravolgimento da lasciare smarriti e fortemente emozionati.
Salvatore Fazio detto Massimo è nato a Catania nel 1974. Scrittore, filosofo e pittore. Si laurea con una tesi di estetica presso l’Università degli Studi di Catania dal titolo “Cioran e Sgalambro: un confronto”, tesi che in sede di discussione crea polemiche col correlatore prof. Coniglione. Dello stesso Sgalambro, conosciuto casualmente ad una cena anni dopo il conseguimento del titolo accademico, viene definito il discepolo (La Sicilia del 04/01/2009 – L. Ciliberti n.d.r.). Esordisce nel 2005 con I dialoghi di Liotrela. L’albero di Farafi o della sofferenza, edito da C.U.E.C.M, Nel 2007 forse il più noto dei docenti dell’Università di Studi di Bologna per la cattedra di Estetica, Umberto Eco, vuole conoscere Fazio e Sollima, si pensa di adottare come corso monografico proprio il pamphlet scritto dai due. Fazio parte, rigorosamente in treno e si incontra con “l’uomo che tutto conosce”, il testo non sarà adottato, ma Eco lo vuole autografato tra lo stupore dei due amici scrittori. 2009 esce il racconto Villa Regnante, Insonnie, C.U.E.C.M. 2011, è il suo capolavoro indiscusso.
Loredana Cilento
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