Ha il sapore della rabbia e del disincanto l’ultimo romanzo di Elena Mearini (Corpo a corpo, Arkadia, 2023) la cui scrittura è in perfetto equilibrio di forma e senso, come un’immersione negli umori delle sue creature: anime primordiali, riconnesse a una realtà remota, senza regole, dove tutto è in ebollizione. Sono figure fragili questi individui colti all’acme della follia, quasi non controllassero più gli istinti o meglio cessassero di dosarne gli effetti, le manifestazioni pubbliche. Due sorelle all’apparenza inseparabili, opposti in grado di conciliarsi, intrecciano la propria vita a quella di un docente ex boxeur, Stefano, deus ex machina di una storia sbagliata, fatta di inganni e rimozioni. Sembra quasi di sentire il sudore, di incrociare i demoni di quest’uomo sfiancato, perseguitato da un destino di violenza agita che ha, per contrappasso, lo scontro frontale con l’innocenza violata, con quella parte di sé che sperava di riscattare. È attorno alla sua aura tragica che l’autrice costruisce un racconto aspro, una storia di lotta in cui le parole non bastano perché nascondono altri sensi, sfuggono ai mostri che vorrebbero afferrare. Così Stefano affida la sua confessione al preparatore tecnico che lo ha cresciuto, ora padre ora mentore, depositario di segreti destinati a conflagrare. È nel racconto di un tempo altro, messo a fuoco quando il proprio è ormai imprendibile, fuori controllo, che egli consuma il suo tentativo di redenzione, l’ultimo atto prima dell’oblio, prima di lasciarsi divorare dalla sorte. Attraverso il diario di Marta, la sua giovane compagna, Stefano riannoda i fili di una trama slabbrata, ragiona attorno all’amore, all’ossessione, alle declinazioni di un sentimento malato. Nel mezzo c’è Ada, sorella di inarrivabile perfezione, quasi un dipinto del Botticelli, creatura angelica e impalpabile. Con lei Marta instaura un corpo a corpo sfibrante, una ricerca di accettazione che passa per gli occhi degli altri, sempre rivolti altrove, sempre puntati su Ada, punto di coagulazione di ogni insufficienza. Non c’è partita tra le due, solo un match di boxe in cui le parti sfuggono, si ritraggono, in perenne disequilibro e in ricorsa su un vuoto di valori, di prospettive, di affetti. Una forte tensione erotica percorre l’intera vicenda, tra umori che segnano i corpi e tracce di una bellezza dolente, infausta, capace di provocare turbamenti e inganni, quasi fosse una colpa da scontare. Ecco allora che Corpo a corpo diviene un coming of age al contrario, dove l’età da affrontare è quella della maturità, della disillusione, dell’impasto di colpa e rancore. Non c’è riscatto nella storia che Mearini confeziona con perizia e dolcezza, plasmando una materia che afferisce alla psiche e all’amore con le sue declinazioni talvolta ossessive, morbose. Ciò che resta è un senso di smarrimento e vuoto, un dolore sordo dentro il petto. Un tonfo, come qualcosa che viene giù, nella corrispondenza tra immaginario e reale che è in fondo, e sempre, il senso ultimo della letteratura.
Ginevra Amadio
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Superlativamente magico, struggente e tanto altro ancora è questo splendido libro di Roberta Di Pascasio che ho letteralmente divorato in un soffio in una ininterrotta apnea emozionale e che mi ha profondamente commosso. È una silloge di dieci racconti in cui l’autrice descrive “il lato nascosto delle storie” grazie a uno stile straordinario, semplicemente perfetto, e a una rara, e per questo ancora più apprezzabile, empatia con i/le protagonisti/e scelti/e tra coloro che hanno subito una ingiustizia e che per questo provano a sopravvivere, con difficoltà, nel mondo di coloro che, invece, ce l’hanno fatta anche, e soprattutto, a discapito loro, danneggiandoli/e; Di Pascasio ci fa innamorare, sin da subito, dei/lle suoi/e uomini e donne (il mio preferito è sicuramente Federico) che spesso ci passano accanto come se fossero trasparenti oppure siamo noi, più spesso, a relegarli agli angoli per non essere disturbati/e nella nostra fittizia, e spesso vuota, vita quotidiana. Grazie di vero cuore a Di Pascasio per averci regalato queste storie e vi invito a immergervi e a lasciarvi ammaliare dalla loro magia.
Daniela Domenici
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Titolo: Oltre la porta socchiusa
Autore: Lucia Guida
Genere: romanzo contemporaneo
Casa editrice: Arkadia
Data di Pubblicazione: 2024
Formato: cartaceo, ebook
Pagine: 172
Alice Bellucci, impiegata quarantenne single, viene coinvolta in un grave incidente automobilistico che le causa una perdita parziale della memoria. Quasi contemporaneamente viene licenziata così da essere costretta a ripensare completamente la propria vita. Al suo recupero psicofisico partecipano la sorella, il cognato e il nipote che diventano autentici punti di riferimento. E poi arrivano Carlo, affascinante e sfuggente, con cui intrattiene un’amicizia platonica destinata in breve tempo a esaurirsi, e Paride, imprigionato in un rapporto sentimentale disfunzionale con una donna impegnata e anche lui alla ricerca di un baricentro affettivo più stabile. Sebbene nessuno dei due desideri ulteriori coinvolgimenti emotivi, tra loro nasce una forte intesa. Ma le ambiguità che galleggiano sullo sfondo della relazione presto la inquinano irreversibilmente. Alice si ritrova ancora una volta sola e alla ricerca di una stabilità economica oltre che affettiva. Un romanzo sulla vita, sulla ricerca del proprio destino e della felicità in un mondo spesso contrario e nemico.
Quant’è difficile chiudere delle porte e quanto è altrettanto doloroso osservare delle cose da una porta socchiusa? “Oltre la porta socchiusa”, edito Arkadia, è un romanzo scritto dall’autrice Lucia Guida. La protagonista di questo romanzo si chiama Alice Bellucci. È un’impiegata, ha 40 anni ed è single. Un giorno verrà coinvolta in un tragico incide automobilistico, che le causerà una perdita, parziale, della memoria. Si dice che a un tratto la vita sembra mettersi a “dispetto” e che quindi le cose possono peggiorare. Ma ad Alice cos’altro potrebbe accadere visto che ha già subìto un incidente? Paradossalmente, penseremo “niente”! E invece, ecco che si ritroverà anche senza un lavoro: licenziata. Ora ha soltanto due alternative: affondare nel baratro della vita o risalire su e darsi da fare. La scelta è fatta, Alice ora dovrà pensare a ricostruire completamente la sua vita. Non è sola in questo lungo percorso, soprattutto a livello psicofisico: ha, con lei, la sorella, il cognato e il nipote. La sua vita viene arricchita anche da due altri incontri: Carlo e Paride. Con il primo ha un’amicizia platonica; con il secondo, invece, un qualcosa di più profondo. Cosa accadrà ora? Cosa le riserverà il destino?
“Mi piaceva pensare che quella luminosa mattinata settembrina fosse una profferta di pace da parte della natura nei miei confronti. Nell’arco di tempo trascorso in clinica per me c’era stata poca differenza tra le giornate di luce e di buio” – Oltre la porta socchiusa
Un bellissimo romanzo che si legge in maniera molto veloce ed è caratterizzato soprattutto da una tinta “gialla”. Un mistero che, per tutta la durata della lettura, il lettore non riuscirà a comprendere e a scoprire, sino al momento in cui non varcherà l’ultima pagina. Un libro che è centrato maggiormente sulla vita, ma anche sul destino e sulla ricerca della felicità. Tre argomenti diversi tra loro, che a volte hanno delle connessioni, eppure sono capaci di creare subbuglio e difficoltà nell’essere umano. Quant’è difficile a volte cercare la felicità? Ma poi, esiste? Un romanzo introspettivo e soprattutto ben descritto. Ottima, infatti la descrizione della protagonista principale. Ben delineati anche i personaggi secondari come Carlo e Paride. Uno stile fluido, coinvolgente e che ti mette dinanzi a un bivio: aprire o chiudere quella porta socchiusa? Ed è proprio questo il bivio in cui si troverà la nostra Alice.
Anna Calì
Il link alla recensione su La bottega dei libri: https://lc.cx/AqoTOA
Sabato 5 ottobre alle ore 19.30 – chiostro convento Visitazione
DALLA SERIE TV MARE FUORI A SALICE SALENTINO MICHELE ZATTA E VINCENZO FERRERA
Dalla serie tv Mare Fuori a Salice Salentino.
La prossima tappa della rassegna Salice Comunità che Legge, sabato 5 ottobre alle ore 20, vede protagonisti Michele Zatta-produttore di Mare Fuori e l’attore Vincenzo Ferrera, che nella serie interpreta il ruolo di un agente della penitenziaria.
Zatta presenta il libro dal titolo “Forse un Altro”, dialoga con autore e attore, la giornalista Valentina Perrone.
Vincenzo Ferrera: attore di teatro, cinema e televisione, si fa notare nel film “Gli angeli di Borsellino” (2003) di Rocco Casareo, ma anche nella miniserie “Un papà quasi perfetto” di Maurizio Dell’Orso. Ne “Il capo dei capi” ha il ruolo del commissario Beppe Montana, mentre dopo “Il giovane Montalbano”, interpreta l’educatore Beppe nella fortunata serie Rai “Mare fuori”. (fonte: Mymovies)
Servizi di straming di film online
Michele Zatta: sceneggiatore, produttore e dirigente di Rai Fiction dal 2008, nonché volto noto al grande pubblico in quanto co-ideatore e sceneggiatore di “Un posto al sole” e produttore di “Mare fuori”. Con “Forse un altro”, pubblicato nel 2022 dalla casa editrice Arkadia, Zatta approda a un nuovo genere di scrittura, pur con inevitabili contaminazioni derivanti dalla sua durevole esperienza nel mondo cinematografico. “Forse un altro” è il titolo del primo libro di Michele Zatta, presentato dalla scrittrice e giornalista Maria Pia Ammirati nell’ambito delle proposte degli Amici della domenica per il Premio Strega 2023.
L’evento è ospitato dal suggestivo chiostro del convento Madonna della Visitazione.
L’iniziativa del Comune di Salice Salentino ha ottenuto il patrocinio della Presidenza del Consiglio Regionale della Puglia, della Provincia di Lecce, dell’Unione dei Comuni del Nord Salento e del GAL Terra d’Arneo e i svolgerà con la collaborazione dell’Associazione Ventitrè10 – presidio del libro di Terra d’Arneo.
Il link alla segnalazione su Puglialive: https://lc.cx/IkmUE8
«Avete mai provato a spiegare alle persone che, quando si ama qualcuno, non si sparisce ma si resta? Io ho una teoria tutta mia: se ti allontani io mi allontano di più».
Siamo noi ad alimentare la sorgente dell’amore e quando un rapporto mostra un evidente opacità dobbiamo solo analizzare la nostra fetta di responsabilità. «Il fallimento di una relazione secondo Zygmunt Bauman è sempre un fallimento di comunicazione» e Giulia lo sa. Verrà affidato a lei il compito di narrare la vicenda dei tanti personaggi che invadono questo romanzo. Un vero e proprio affollamento di anime che soffrono, espiano colpe, si redimono e aspettano. Le loro vite confluiscono in una sala d’attesa dove l’unica cosa da fare è dare tempo al tempo. “Apri la porta e vola” è un romanzo di Dora Esposito, una storia nella quale riconoscersi indagando. Le nostre vite, come quelle dei personaggi del romanzo, sono solo diventate un pochino opache. Giulia, Hanna, Samuel e gli altri hanno sono bisogno di acquisire maggiore consapevolezza. Veniamo catapultati nella tragedia di Hanna, dove le incomprensioni e le gelosie riescono a incanalarsi in maniera distruttiva e trovano un condotto. Chi non è cattivo lo diventa, per amore, per insicurezza, per paura di trovarsi da solo, come Samuel per esempio. Giulia esiste ma ha dato per scontato troppe cose, forse il loro rapporto si sta esaurendo ed è facile parlare di crisi quando non si ha la forza di metabolizzare. Dora Esposito ci ricorda che i rapporti non muoiono mai di morte naturale, perdiamo qualcuno e serbiamo rancore più del dovuto. Viviamo nella convinzione che l’altro non abbia mai visto in noi quello che c’era da vedere. Ebbene la regola d’oro è una sola: tratta gli altri come vorresti essere trattato tu stesso, ma… «nella vita alcune cose e alcune persone vanno cestinate. Ed è forse cestinandole che capirete quanto altro spazio c’è e quante altre possibilità avrete ancora da vivere».
Chiara Ascione
Il link alla recensione su Quattro libri: https://lc.cx/vRTpQu
Avezzano – Torna in libreria la scrittrice abruzzese Roberta Di Pascasio, a tre anni di distanza dal suo ultimo romanzo e lo fa con una raccolta di racconti “Il lato nascosto delle storie” edito da Arkadia. Dieci racconti che sono legati da un fil rouge, ognuno autonomo, con la sua storia, ma legato agli altri fino a comporre un bellissimo puzzle. Il comun denominatore dei personaggi, dei destini, è che sono dominati dal senso di incapacità a governare la propria vita. La scrittura di Roberta Di Pascasio è intrigante, sa essere introspettiva, a volte cruda, spesso riflessiva e questo nuovo lavoro è sicuramente espressione del suo modo di raccontare storie, sempre particolare e coinvolgente. Roberta Di Pascasio, laureata in Lettere moderne e specializzata in Editoria, ha svolto diversi impieghi in ambito culturale. Ha condotto il programma “La magia delle storie“, fatto parte dell’Ufficio del Teatro dei Marsi, scritto per diversi quotidiani on line e fondato l’officina letteraria “Ponte di carta” in cui vengono organizzati incontri letterari, laboratori teatrali, workshop di scrittura e il concorso “Teatro in cerca d’Autore” giunto alla VI edizione e collegato alla stagione di prosa off al castello Orsini di Avezzano. Ha pubblicato i romanzi “Le porte di Cocteau” (Giulio Perrone, 2010), “Ricordami la colpa” (Alter Ego, 2016), la raccolta di racconti “L’amore si impara” (Premio Bukowski, Giovane Holden edizioni, 2015). È inoltre autrice de “L’equilibrio è un’antica vertigine“, tra i 5 finalisti del Contropremio Carver, “Qui in Abruzzo” (trilogia, De Siena Editore, 2022-2023-2024) e di diversi racconti presenti in antologie e raccolte. Le è stato conferito il “Premio Galasso 2024” per la sua attività culturale in Abruzzo. Il nuovo libro è in uscita l’11 Ottobre e verrà presentato al pubblico domenica 13 Ottobre alle ore 17.00 nel Mondadori Book Store in Via Mons. Bagnoli ad Avezzano, con le letture affidate alla bravissima Natascia Pietrangeli, a moderare la giornalista Roberta Maiolini.
Maria Tortora
Il link alla segnalazione su Terre Marsicane: https://lc.cx/aUpGlB
AVEZZANO (AQ) – Torna in libreria la scrittrice abruzzese Roberta Di Pascasio, a tre anni di distanza dal suo ultimo romanzo e lo fa con una raccolta di racconti “Il lato nascosto delle storie” edito da Arkadia.
Dieci racconti che sono legati da un fil rouge, ognuno autonomo, con la sua storia, ma legato agli altri fino a comporre un bellissimo puzzle. Il comun denominatore dei personaggi, dei destini, è che sono dominati dal senso di incapacità a governare la propria vita.
La scrittura di Roberta Di Pascasio è intrigante, sa essere introspettiva, a volte cruda, spesso riflessiva e questo nuovo lavoro è sicuramente espressione del suo modo di raccontare storie, sempre particolare e coinvolgente.
Roberta Di Pascasio, laureata in Lettere moderne e specializzata in Editoria, ha svolto diversi impieghi in ambito culturale. Ha condotto il programma “La magia delle storie”, fatto parte dell’Ufficio del Teatro dei Marsi, scritto per diversi quotidiani on line e fondato l’officina letteraria “Ponte di carta” in cui vengono organizzati incontri letterari, laboratori teatrali, workshop di scrittura e il concorso “Teatro in cerca d’Autore”, giunto alla VI edizione e collegato alla stagione di prosa off al castello Orsini di Avezzano. Ha pubblicato i romanzi “Le porte di Cocteau” (Giulio Perrone, 2010), “Ricordami la colpa” (Alter Ego, 2016), la raccolta di racconti “L’amore si impara” (Premio Bukowski, Giovane Holden edizioni, 2015). È inoltre autrice de “L’equilibrio è un’antica vertigine”, tra i 5 finalisti del Contropremio Carver, “Qui in Abruzzo” (trilogia, De Siena Editore, 2022-2023-2024) e di diversi racconti presenti in antologie e raccolte.
Le è stato conferito il “Premio Galasso 2024” per la sua attività culturale in Abruzzo. Il nuovo libro è in uscita l’11 Ottobre e verrà presentato al pubblico domenica 13 Ottobre alle ore 17.00 nel Mondadori Book Store in Via Mons. Bagnoli ad Avezzano, con le letture affidate alla bravissima Natascia Pietrangeli, a moderare la giornalista Roberta Maiolini.
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Avezzano. Torna in libreria la scrittrice abruzzese Roberta Di Pascasio, a tre anni di distanza dal suo ultimo romanzo e lo fa con una raccolta di racconti “Il lato nascosto delle storie” edito da Arkadia. Dieci racconti che sono legati da un fil rouge, ognuno autonomo, con la sua storia, ma legato agli altri fino a comporre un bellissimo puzzle. Il comun denominatore dei personaggi, dei destini, è che sono dominati dal senso di incapacità a governare la propria vita. La scrittura di Roberta Di Pascasio è intrigante, sa essere introspettiva, a volte cruda, spesso riflessiva e questo nuovo lavoro è sicuramente espressione del suo modo di raccontare storie, sempre particolare e coinvolgente. Roberta Di Pascasio, laureata in Lettere moderne e specializzata in Editoria, ha svolto diversi impieghi in ambito culturale. Ha condotto il programma “La magia delle storie”, fatto parte dell’Ufficio del Teatro dei Marsi, scritto per diversi quotidiani on line e fondato l’officina letteraria “Ponte di carta” in cui vengono organizzati incontri letterari, laboratori teatrali, workshop di scrittura e il concorso “Teatro in cerca d’Autore” giunto alla VI edizione e collegato alla stagione di prosa off al castello Orsini di Avezzano. Ha pubblicato i romanzi “Le porte di Cocteau” (Giulio Perrone, 2010), “Ricordami la colpa” (Alter Ego, 2016), la raccolta di racconti “L’amore si impara” (Premio Bukowski, Giovane Holden edizioni, 2015). È inoltre autrice de “L’equilibrio è un’antica vertigine”, tra i 5 finalisti del Contropremio Carver, “Qui in Abruzzo” (trilogia, De Siena Editore, 2022-2023-2024) e di diversi racconti presenti in antologie e raccolte. Le è stato conferito il “Premio Galasso 2024” per la sua attività culturale in Abruzzo. Il nuovo libro è in uscita l’11 ottobre e verrà presentato al pubblico domenica 13 ottobre alle ore 17.00 nel Mondadori Bookstore in Via Mons. Bagnoli ad Avezzano, con le letture affidate alla bravissima Natascia Pietrangeli, a moderare la giornalista Roberta Maiolini.
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