Cuba, per me, è un mito un po’ come per Abilio Estévez, autore di questo libro straordinario, Testimonianze di un’orgia poetica. Per lui – già pubblicato in Italia con Tuo è il regno (Adelphi, 1999) e I palazzi lontani (Adelphi, 2006) –, perché, dopo averci vissuto e sofferto a lungo, l’ha lasciata probabilmente per sempre. Per me, perché non ci sono mai stato, pur approfondendone da anni la realtà socio-politica nelle vesti di traduttore di un altro grande – e pur diverso per stile – scrittore cubano, Amir Valle. In qualche modo, sento vividamente quelle strade, quegli odori e quei colori – e anche i suoni, inclusi quelli che formano le parole pronunciate e quelle scritte. E conosco, o riesco perfettamente a immaginare, sia il tormento di chi non può più rientrarvi per motivi politici, sia quello di chi ci è sempre rimasto, pagando il prezzo di restrizioni, discriminazioni e castighi perché non si allineava al pensiero unico del regime castrista, o magari perché esprimeva, col suo modo di essere ancor prima che con la sua opera, una “scandalosa” visione libera dell’esistenza. In Testimonianze di un’orgia poetica, Abilio Estévez sonda la vita di tanti maestri della letteratura cubana contemporanea – in primis i suoi maestri Virgilio Piñera e Lezama Lima, ma anche altri nomi autorevoli, uno su tutti Reinaldo Arenas, lasciando emergere e al contempo cullandosi in una sorta di barcarola letteraria nella quale le sue sensazioni e idee dialogano e s’intrecciano con quelle degli artisti evocati, come se lui vedesse in loro degli alter ego della sua personale esperienza di radicamento nell’Isola e del successivo destierro – lo strappo dell’esilio. È così, come per exempla, che l’autore, magistralmente tradotto da Alessandro Gianetti, ci conduce nell’anima pulsante di questo paradiso terrestre tanto funestato dalla storia, sublimandone i dolori nella bellezza letteraria, ma al contempo senza ingentilirne troppo i tratti, dato che la vera arte nasce da quella sofferenza, come anche dai pochi attimi di intensa gioia. In altre parole, la verità di Cuba raccontata dai suoi maestri, che Abilio Estévez ripercorre con maestria leggera e coinvolgente, è essa stessa un tributo all’arte e alla memoria. In questo senso, Testimonianze di un’orgia poetica può definirsi una rapsodia della verità del ricordo. Tanto che la sua Cuba di esule – come in fondo anche la mia di non-ancora-visitatore – forse risulta ancor più vera di quella reale.
Giovanni Agnoloni
Il link alla recensione su La poesia e lo spirito: https://tinyurl.com/2s44u72y
Non conosco nessuno che sappia raccontare Firenze – e non solo – parlando (anche) di sé con la stessa naturalezza di Paolo Ciampi. Sono numerosi i libri che lo testimoniano – penso ad esempio a Gli occhi di Firenze, L’ambasciatore delle foreste e Il maragià di Firenze –, ma forse questo nuovo testo lo fa meglio di tutti. Il babbo di Pinocchio racconta una passeggiata serale estiva in una Firenze torrida e sonnolenta insieme al “fantasma” di Carlo Lorenzini – «in arte Collodi», come l’autore ripete formularmente più volte nel corso del libro –, che lui incontra “per caso” nel centro storico della città, per poi iniziare una lunga conversazione alternata a significativi silenzi e soprattutto a tanti passi in diversi punti del capoluogo toscano. Un incontro e un percorso, quelli con lo scrittore che inventò il burattino più famoso del mondo, che nascono come una visione credibile, perché in definitiva plausibile, se è vero che tutti i grandi protagonisti della storia letteraria, sia pur esiliati – come Dante – o tardivamente riconosciuti – come lo stesso Lorenzini, che del successo di Pinocchio vide appena una scintilla, dato che morì nel 1890, sette anni dopo la pubblicazione e ben prima della consacrazione mondiale, con traduzioni in oltre 260 lingue – sono una sorta di “elementali” del loro luogo d’origine. Insomma, i grandi della letteratura sono creature formate dagli stessi elementi del territorio che li ha generati, anche quando lo criticano aspramente per come li ha trattati o ha trattato altre persone. E Collodi, in vita, da giornalista attento alle questioni sociali e dotato di stile ricco e assai elegante, non mancò certo di chiarezza e spirito pungente. Carattere burbero, non si sposò mai pur avendo avuto diverse amanti, partecipò alle lotte risorgimentali e fu anche tra i primi scrittori italiani di reportages di viaggio (ricordiamo Da Firenze a Livorno. Guida storico-umoristica). Anzi, forse è quest’ultima la ragione della speciale risonanza che il suo “spettro” trova con Paolo Ciampi, che ha nel viaggio il suo tema forte. Questa, e forse anche quella certa indole, che Paolo spesso si autoattribuisce, di “pigro indaffarato”. Ne risulta una conversazione credibile, gradevole e modulata secondo il ritmo della vita interiore dello stesso Ciampi, per cui, a proposito de Il babbo di Pinocchio, si può parlare in una certa misura di autofiction. Collodi insomma diventa per lui, per il breve (ma non così tanto) tratto di quella sera e quindi notte d’estate, una specie di fratello maggiore o di zio, con il quale non tanto identificarsi, quanto rapportarsi per cercare, in qualche modo, di approcciare l’indicibile: entrare, cioè, nel cuore e nella mente di un uomo solo e complesso e sforzarsi di vedere il mondo come lo vedeva lui. Esercizio quanto mai utile non solo perché scuole di empatia, ma perché la vera arte nasce precisamente da quella solitudine e da quella complessità. E solo a quel punto riesce, come un’artistica pietra filosofale, a trasformare non il piombo in oro, ma il legno in carne.
EDIZIONE ESAMINATA E BREVI NOTE
Paolo Ciampi, scrittore e giornalista, è autore di numerosi libri di viaggio e biografici. Direttore dell’Agenzia di informazione della Regione Toscana, ha pubblicato, tra le altre cose, L’uomo che ci regalò i numeri (Mursia), sulla figura del matematico di Leonardo Fibonacci, Un nome (Giuntina), sulla vita della scienziata vittima dell’Olocausto Enrica Calabresi, Il sogno delle mappe La terapia del bar (Ediciclo) e Cosa ne sai della Polonia (Fusta). Inoltre, ha pubblicato In compagnia di Re Artù (Mursia), Gli occhi di Firenze, Un popolo in cammino e La zingara di Montepulciano (Bottega Errante) e, per Arkadia, L’ambasciatore delle foreste e Il maragià di Firenze.
Giovanni Agnoloni
La recensione su Lankenauta: https://tinyurl.com/2vypmzku
Date and time
Sunday, May 12 · 9:30 – 11:30am CEST
Location
Castello di Flambruzzo
4 Via Stella 33050 Rivignano TeorShow map
About this event
2 hours
Udine, Repubblica di San Marco. 1726. Giambattista Tiepolo viene incaricato di affrescare la cattedrale locale. In città darà sfogo al suo genio. Tre donne daranno ospitalità al maestro: Tiepolo prenderà possesso di quegli spazi accorgendosi pian piano dell’esistenza di Aurora, che prova da subito verso l’artista una forte attrazione, e di tutto un microcosmo poco conosciuto. Sarà soprattutto la madre della giovane, Teresona, ad attirare l’attenzione del pittore. Un affresco storico potente e originale, che ci racconta i primi anni di uno degli artisti più importanti di tutti i tempi.
L’AUTORE
Alberto Frappa Raunceroy, friulano, attualmente risiede a Udine. È autore de La condanna dei Tre Capitoli, Il serenissimo borghese, Il parruccaio di Maria Antonietta e la Lanterna Nera.
Colazione preparata con i prodotti delle aziende affiliate alla rete TERRE DEL FRIULI VENEZIA GIULIA
Il link alla segnalazione su Eventbrite: https://tinyurl.com/ysz4wrbu
Ecco alcune iniziative organizzate dalla residenza per autori, traduttori e lettori “Itaca”, fondata da Paolo Ciampi (in via San Domenico 22 a Firenze).
Sabato 13 aprile – ore 18
Il quadro ritrovato: amore e arte nella Firenze futurista
Conversazione con lo scrittore Gianni Marucelli e la storica dell’arte Laura Lucchesi
Mercoledì 17 Aprile – ore 16.30
Visita alla Stamperia Braille della Regione Toscana
(appuntamento davanti a via Nicolodi 2. Iscrizioni a Ilibridimompracem@gmail.com)
E a seguire, a Itaca:
Sull’isola dalle ali di farfalla – ore 18
Tito Barbini e le sue nuove storie di amori e migrazioni (Arkadia Editore)
Mercoledì 24 Aprile – ore 18
Il nuovo libro di Marco Vichi
Il ritorno (Guanda editore) arriva ad Itaca
Venerdì 26 Aprile – ore 18
Un’isola che arriva da Praga
Incontro con la scrittrice della Repubblica Céca Bianca Bellovà e il suo ultimo libro Un’isola (Miraggi edizioni)
Sabato 27 aprile
Passeggiata letteraria in collina e poi in poesia con Oscar Wilde
Partenza ore 15 rientro a Itaca ore 18.30. A seguire anteprima dei dialoghi in poesia di Luisa Puttini col grande Oscar
Martedì 30 Aprile – ore 18
Il Primo maggio un giorno prima
Con Giotto coraggio di Paolo Casadio (Manni editore) e la fisarmonica di Ivan Corbari
Apericena dalle 20
Il link alla segnalazione su Spicgiltoscana: https://tinyurl.com/yc3j8x2e
Alle 17:30 di domenica 14 aprile, l’Associazione “Caffè Corretto” –attiva con iniziative di costante impatto culturale legate alla letteratura- ospiterà Paolo Restuccia presso il Teatro Comunale di Cave, in occasione della presentazione del suo libro intitolato “Il Sorriso di Chi Ha Vinto”, edito da Arkadia Editore. L’evento vedrà il dialogo tra l’autore stesso e Simona Mangiapelo, componente dell’Associazione Caffè Corretto -guidata da Claudia Manni e Elena Pucci- offrendo al pubblico un’opportunità unica per scoprire le profonde sfumature del testo e interagire direttamente con uno dei più stimati registi, autori e conduttori italiani. Il Parco di Villa Clementi a Cave sarà lo sfondo ideale per questo incontro speciale con Paolo Restuccia, figura che si inserisce nel mondo dell’arte con la sua presenza eclettica, partecipando a diversi programmi radiofonici della Rai, tra cui spiccano nomi come “3131”, “Permesso di Soggiorno”, “Dentro la Sera”, “A che punto è la Notte”, “Luna Permettendo”, “Buono Domenico”, “Coniglio Relax” e “Il Ruggito del Coniglio”. Inoltre, Paolo Restuccia è il direttore della rinomata Scuola di Scrittura Creativa Genius, una figura autorevole nel campo della creatività e della formazione artistica. Il suo contributo al mondo della letteratura è notevole, con la pubblicazione di opere quali il manuale “La Palestra dello Scrittore, le Parole e la Forma” (Omero, 2010) e i romanzi “La Strategia del Tango” (Gaffi, 2014) e “Io Sono Kurt” (Fazi, 2016), che hanno conquistato il cuore di numerosi lettori. La presentazione di “Il Sorriso di Chi Ha Vinto” promette di essere un momento emozionante e coinvolgente, arricchito dalla presenza e dalla saggezza di Paolo Restuccia. Per coloro che amano l’arte, la letteratura e la cultura, questa è un’occasione da non perdere. L’iniziativa, ad ingresso libero e gratuito, si svolge in collaborazione con il Comune di Cave, l’Assessorato alla Cultura, l’Associazione DanzAmica ed il nostro giornale Monolite Notizie. Riportiamo di seguito come viene presentato il libro che, in sostanza, si sviluppa a partire dai nodi intrecciati con una serie di domande: “che fine hanno fatto Daria Gentile e Carla Ferrara, due ragazze giovanissime scomparse senza un motivo plausibile nel centro di Roma? E il giovane attore Casemiro Rosco è morto per un abuso di droghe oppure è stato ucciso? E che ci fa la tonaca di un sacerdote cattolico nel suo appartamento? È coinvolto forse uno dei preti della Chiesa della Perfezione di tutti i Santi? Magari proprio il maestro che dirige una scuola di musica e un coro di giovani? Questi interrogativi cercano di rispondere la filmaker Greta Scacchi e Tommaso Del Re, un dirigente di polizia sospeso dall’incarico che collabora con il canale televisivo Crime Net. Mentre l’indagine va avanti, un uomo sta allestendo una cappella in cui presto si consumerà qualcosa di indicibile e, sullo sfondo degli eventi, ritorna protagonista l’azienda farmaceutica Biolab. Nel nuovo romanzo di Paolo Restuccia convergono tutti gli elementi per un thriller ricchissimo di colpi di scena e incalzante come le sequenze di un film.” Il pubblico assisterà, come di consueto, ad un incontro organizzato con cura in ogni dettaglio e sarà un’occasione gradevole per trascorrere qualche ora tra le pagine di un libro che indaga su fatti di cronaca che appartengono alla nostra storia e che, purtroppo, hanno riflessi attuali. La grazia della musica e delle coreografie non faranno mancare il giusto accompagnamento all’evento. Ad accogliere tutti ci sarà il classico caffè bollente che, accompagnato da qualche dolcetto, è il bigliettino da visita immancabile con cui le amiche e gli amici di “Caffè Corretto” amano creare l’atmosfera giusta di ogni incontro culturale. Per ulteriori informazioni sull’evento e per prenotazioni, si consiglia di contattare l’Associazione Caffè Corretto tramite i canali social
caffecorretto@hotmail.it
www.associazionecaffecorretto.it
tel 3383621396 oppure 3393062867
Alessandra Battaglia
Il link alla segnalazione su Monolite Notizie: https://tinyurl.com/4d2xmkty
Il caldo è arrivato, prima del previsto e forse le stagioni si metteranno in linea con ciò che sono le attese. Anche il libro da canto suo risveglia la stagione del dolce dormire, iniziando dal flashback di Valeria Biuso, scrittrice etnea trapiantata in Toscana, che a distanza di quattro anni del successo “Anche la morte ascolta il jazz”, torna con un nuovo romanzo, “Cadaveri squisiti” che si aggiudica il libro copertina, e cin una nuova casa editrice, Re Artù Edizioni, e con un genere tutto nuovo con narrazione più potente del romanzo che la impose all’attenzione del pubblico nazionale. Alltro flashback è quello di “Una vita a cottimo” della messinese Giusi Arimatea, ben nota per i successi letterari e teatrali negli anni colpiti dal Covid, che ritorna per i tipi di Pungitopo Edizioni. Non mancano altre attese dopo i successi di autori consolidati e di altri che furono debuttanti: da Alberto Cardillo, che per Bonfirraro pubblica “Pensiero forte. Viaggio con Kelsen nella crisi della democrazia”; a Fabrizio Escheri, il panoramita che battezzò la collana “Le nuove Delie” di Ianieri Editore, che rientra nel giallo/noir con “Quattro di coppia“; a Crocifisso Dentello con “Scuola di solitudine (La nave di Teseo); alla nuova silloge di Andrea Magno, “La forma del desiderio” (Arkadia). Doppiette di titoli per NN Editore con “Il libro dell’oca” di Yiyun Li e “La variabile Rachel” di Caroline O’Donoghue, e per Morellini con Mirko Cova autore di “Cina. Usi, costumi, tradizioni” ed Elisabetta Giromini con “Centomila tulipani“. Finiamo i nostri consigli con i saggi su “Guglielmo Marconi e la Marina italiana. Storia di un legame indissolubile” di Silvano Benedetti (Töpffer Edizioni) e sul carteggio ritrovato “Aldo Moro Pietro Nenni. Il carteggio ritrovato 1957-1978” a cura di Stefano Godano, Renato Moro, Antonio Tedesco, pubblicato per i tipi di Arcadia Edizioni. Poker in casa Armando Editore, lunedì 15 aprile, con “Tutta l’autostima che voglio” di Sole Lancia, “Quisquiliae e verità” di Claudio Marzorati, “Essere coscienza vertigine” di Silvio Maresca, e “Il paesaggio della Gioconda. Storia di una ricerca” di Silvano Vinceti.
Libro copertina: Cadaveri squisiti di Valeria Biuso, Re Artù Edizioni
La verità ha tante facce, ma a volte ne mostra a malapena una. E quell’unica faccia non interesserebbe comunque a Sebastiano, che alla fisiognomica preferisce un campionario di maschere. Ha allestito il suo palco di bugie a Milano, in un appartamento pieno di soprammobili kitsch e sex toys della sua coinquilina Clara, un’eccentrica camgirl. Dietro ogni finzione si nasconde una spinta autodistruttiva, un’urgenza nevrotica radicata nell’ossessione per la violenza che lo ha segnato fin dall’infanzia e che ha raggiunto l’apice durante la tormentata relazione con Manfredi all’università. Dopo l’ennesimo tentativo di suicidio fallito, Sebastiano fa ritorno a Catania per rincorrere i fantasmi di un passato distorto che si mescola al presente, rivelando contraddizioni e antitesi che lo trascinano sempre più a fondo nel baratro allucinato della sua esistenza.
L’autrice
Catanese trapiantata a Pisa. Appassionata da sempre le lingue, il modo in cui ogni cultura definisce in modo peculiare le porzioni universali di realtà, crede che la traduzione serva a costruire non soltanto ponti tra culture diverse, ma lenti attraverso le quali comprendere modi diversi di percepire il tangibile. Il sottotitolaggio connette due delle sue più grandi passioni: le lingue e i contenuti audiovisivi, è infatti una grandissima consumatrice di serie tv, film e documentari. Oltre a questo è un’incallita lettrice e si occupa di scrittura creativa da diversi anni.
Libro controcopertina, Una vita a cottimo di Giusi Arimatea, Pungitopo
Vincenzo Sottile, cottimista, nel chiaro intento di custodirne la memoria, prova a ricostruire quell’ordito di storia familiare, e a riappropriarsene lungo un passato che denuda, orienta, assolve. Sullo sfondo, la grande storia che entra dal piccolo schermo, dalle edicole dei giornalai in quegli anni senza internet dentro ai quali il mondo ancora non correva. È la storia filtrata dagli occhi del protagonista: curiosi, permeabili, lucidi. Quello compiuto dall’io narrante, attraverso rapide evocazioni di un passato, è un viaggio nei sentimenti, nei legami che hanno delineato il suo percorso esistenziale. Il sospeso emotivo che l’individuo si porta dentro, tra il dramma e la poesia, l’amore e i vuoti, la speranza e il dolore, le paure e le più insospettabili variazioni del vivere.
L’autrice
Messinese. Giornalista (collabora con quotidiani e periodici regolarmente registrati, in prevalenza nei settori culturale e sportivo), insegnante in scuole pubbliche (italiano, latino, storia, geografia), collabora con diverse agenzie editoriali, scrive e segue l’evoluzione del cinema e del teatro scrivendo soggetti, sceneggiature e dialoghi di cortometraggi e film. Si occupa anche di ricerca storica curando saggi storiografici. “Una vita a cottimo” è il suo secondo romanzo.
In libreria
Crocifisso Dentello, Scuola di solitudine, La nave di Teseo
Al termine di una presentazione letteraria, l’autore viene avvicinato da un uomo che si rivela essere Walter, un suo compagno di seconda media. Dapprima reagisce con insofferenza, non vuole rievocare un’amicizia “durata quanto un temporale estivo”, ma ben presto l’incontro diventa l’occasione per tornare indietro nel tempo. Il viaggio nella memoria delinea il ritratto di un bambino e di un adolescente timido e solitario, umiliato da un padre – muratore meridionale sfinito dal lavoro e in perenne difficoltà economica – incapace di accettare la sua diversità, e protetto da una madre troppo apprensiva per lasciargli un autentico spazio di crescita. A scuola l’autore, nell’indifferenza degli insegnanti, è la vittima designata dei bulli della classe, che ne disprezzano l’umiltà delle origini, l’incomprensibile passione per la letteratura e la sostanziale incapacità di essere come gli altri. L’amicizia con Walter sembra spezzare il suo isolamento sociale, ma alla fine del racconto emerge una verità amara e scioccante.
Yiyun Li, Il libro dell’oca, NN Editore
“Il mondo non ha posto per due ragazze come noi,
anche se allora ero dura di comprendonio e non capivo che Fabienne,
insultata, ostacolata, e anche mortalmente ferita, cercava di farsi beffe di quel mondo,
per lei stessa e per me.” Francia, anni Cinquanta. Amiche inseparabili fin da piccole, Fabienne e Agnès sono cresciute a Saint Rémy, un piccolo paesino rurale. Agnès è beneducata e schiva, va bene a scuola ed è ignorata dalla famiglia; Fabienne è intelligente e feroce, e dopo la morte della madre e della sorella deve occuparsi del padre e del fratello. Le due ragazzine vivono in un mondo tutto loro, tra avventure ora innocue ora crudeli, create dalla sconfinata immaginazione di Fabienne, che un giorno affida ad Agnès una serie di macabri racconti perché lei li metta per iscritto. Le storie diventano un libro che viene pubblicato a nome di Agnès, e il successo è tale da catapultare la ragazzina a Parigi e poi a Londra, fino alla scuola d’élite di Mrs Townsend. Ma con il passare del tempo, Agnès si sente sola e sradicata, colpevole di vivere la finzione creata dall’amica, e così decide di tornare a casa per affrontarla. Il libro dell’oca è un romanzo vivido e appassionante, che racconta l’assoluta intensità di un’amicizia tra due ragazzine, in cui amore e violenza diventano inseparabili e creano un mondo più reale della realtà. Con lucida compassione, Yiyun Li esalta il tessuto vibrante e sovversivo dell’infanzia, che come la letteratura ha il potere di plasmare il nostro destino. Questo libro è per chi teme che l’immaginazione della felicità sia più fragile delle altre fantasie, per chi avrebbe voluto che L’amica geniale non finisse mai, e per chi desidera la tranquillità dell’oca, felice di passare la propria vita sospesa in un incantevole sogno acquoreo.
Le uscite di venerdì 12 aprile
Alberto Cardillo, Pensiero forte, Bonfirraro
Il panorama politico contemporaneo è segnato da un crescente smarrimento culturale e ideologico, un diffuso disinteresse verso le istituzioni e una pericolosa tendenza all’antipolitica. In questo contesto, emerge Pensiero forte: Viaggio con Kelsen nella crisi della democrazia, il nuovo saggio di Alberto Cardillo, edito da Bonfirraro, che promette di offrire un’analisi profonda e prospettive innovative per il futuro della democrazia europea. Il saggio è arricchito dalla prefazione di Ignazio La Russa, i contributi di Gaetano Galvagno e Saro Sorace, e le interviste a Salvo Andò ed Enzo Trantino. La première del libro si terrà a Giarre presso il Salone degli specchi del palazzo Comunale, mercoledì 17 aprile alle ore 18. Alla presentazione, oltre all’autore e all’editore Salvo Bonfirraro, interverranno il costituzionalista e già ministro della difesa Salvo Andò, lo storico Andrea Cerra, il giornalista Saro Sorace. Modera l’incontro il giornalista Giuseppe Timpone. L’autore, con acume e rigore intellettuale, si propone di risalire alle radici del pensiero politico europeo, individuando in esse le fondamenta per una possibile rinascita. Attraverso una ricognizione delle ideologie del passato e un’analisi dei nuovi ordini mondiali in formazione, Cardillo evidenzia la necessità impellente di ridefinire i contorni della democrazia liberale per affrontare le sfide del presente e del futuro.
Al centro del libro c’è il contributo di Hans Kelsen, padre del costituzionalismo moderno, la cui opera si rivela essenziale per una nuova costruzione della politica, dei partiti e del parlamentarismo. Pensiero forte: Viaggio con Kelsen nella crisi della democrazia non si limita a un’analisi accademica, ma si configura come un invito alla condivisione di idee capaci di contrastare il dilagare dell’antipolitica e di ristabilire i principi fondamentali di una democrazia partecipativa e rappresentativa.
Alberto Cardillo, autore del libro, afferma con determinazione: “Sono profondamente convinto che in un’epoca di turbolenze politiche e culturali, sia fondamentale riscoprire le radici del pensiero politico europeo per tracciare un cammino verso un futuro più luminoso. Con Pensiero forte: Viaggio con Kelsen nella crisi della democrazia, ho cercato di offrire una prospettiva che vada oltre le analisi superficiali, concentrandomi sulle idee forti e sulle strutture concettuali che possono costituire un baluardo contro l’antipolitica dilagante. Spero che questo libro possa contribuire a stimolare un dialogo costruttivo e a ispirare azioni concrete verso una democrazia più partecipativa e inclusiva”. Quest’opera si presenta come un richiamo alla riflessione, una guida per guardare oltre l’orizzonte del presente e costruire un futuro in cui la politica sia uno strumento di progresso e coesione sociale. Pensiero forte: Viaggio con Kelsen nella crisi della democrazia è destinato a diventare un punto di riferimento imprescindibile per coloro che cercano chiarezza e prospettive nel caos politico contemporaneo. L’editore Salvo Bonfirraro, condivide l’entusiasmo per questa pubblicazione rivoluzionaria, dichiarando: “Siamo orgogliosi di presentare quest’opera che non solo analizza la situazione attuale, ma offre una guida per il rinnovamento della politica e della democrazia. Con Alberto Cardillo, siamo certi di poter contribuire significativamente al dibattito culturale e politico del nostro tempo”. Con una prosa avvincente e un approccio incisivo, Alberto Cardillo ci offre un’opera destinata a lasciare un’impronta significativa nel panorama nazionale e nel dibattito politico e culturale del nostro tempo.
Fabrizio Escheri, Quattro di coppia, Ianieri
Un romanzo scritto come una gara di canottaggio, lo sport in cui si va avanti remando all’indietro e si arriva di spalle al traguardo, con gli occhi puntati alla partenza. Quattro amici, quattro compagni di barca – Luca, Sergio, Johnny e Vito – da adolescenti diventano giovani uomini. La vita, proprio come quel tipo di competizione, alterna varie fasi e non sempre alla fine si giunge vittoriosi. Allo start si offre il massimo dell’impegno per emergere tra i concorrenti, poi si allunga per mantenere il distacco o recuperare il ritardo, infine si rallenta per prendere fiato e prepararsi al rush finale. Ma Sergio a quel traguardo non arriverà, perché sarà ucciso. Luca, il capovoga del quattro di coppia, non si arrenderà all’esito delle indagini sulla sua morte e cercherà di coinvolgere anche gli altri due amici nella ricerca della verità. Che spesso è molto amara.
Le ucite di martedì 16 aprile
Silvano Benendetti, Guglielmo Marconi e la Marina italiana. Storia di un legame indissolubile, Töpffer Edizioni (Oltre)
Tutto è stato già scritto sulla vita di Guglielmo Marconi, dalla sua nascita il 25 aprile 1874 a Bologna, fino alla sua morte a Roma il 20 luglio 1937; per questo, senza entrare eccessivamente negli aspetti più tecnici dei suoi studi e delle sue scoperte, il testo presenta i cardini che hanno determinato la grandezza di Marconi come scienziato e sperimentatore: la formazione scientifica, come giunse per primo al traguardo della telegrafia senza fili, superando personaggi ben più titolati e affermati di lui, come le sue ricerche siano sempre state un passo avanti agli altri scienziati, fino allo studio delle onde radar poco prima della sua morte, avvenuta a soli 63 anni. La vera novità di questo saggio è fondata sugli straordinari rinvenimenti di reperti avvenuti negli ultimi anni alla Spezia, sui quali mancava ancora una pubblicazione ufficiale. Attorno a queste novità eccezionali, nel 2017 il Museo Navale della Spezia ha inaugurato una intera sala dedicata a Guglielmo Marconi, dove sono esposti questi nuovi reperti marconiani originali, i più antichi al mondo, insieme a una collezione di apparati originali utilizzati dalla Marina italiana a partire dal 1897, e una porzione dello scafo di nave Elettra, laboratorio navigante dello scienziato. Il saggio si sviluppa attraverso un ideale parallelo tra l’attività scientifica di Guglielmo Marconi e lo sviluppo della radiotelegrafia all’interno della Marina italiana; le sperimentazioni sono state rese possibili dal suo stretto rapporto di collaborazione con la Forza Armata che portò enormi giovamenti allo sviluppo della radio; non manca nelle pagine il racconto di Marconi uomo, industriale e patriota.
Questo saggio è corredato da un ricchissimo apparato iconografico costituito da 110 fotografie in bianco e nero, inserite nel testo, e 50 fotografie a colori in un apposito inserto
Leuscitedi lunedì 15 aprile
Sole Lancia, Tutta l’autostima che voglio, Armando Editore
Illibro si rivolge a tutti coloro che desiderano realizzare la versione migliore di se stessi, migliorando il loro stile di vita, il target è dunque una fascia molto ampia di persone, in quanto è appurato che dietro ogni limite o fallimento c’è un problema di autostima. Il libro si compone di tre parti: 1) Test di autovalutazione 2) Diari di autostima 3) Esercizi pratici Nella prima parte il lettore individua il proprio livello di autostima nei diversi ambiti della sua vita. La seconda parte alterna storie di pazienti a testimonianze di personaggi di successo: i primi evidenziano i limiti e gli effetti negativi di una bassa autostima, i secondi dimostrano la crescita e i risultati positivi che un’alta autostima genera. La terza parte propone preziosi esercizi pratici mirati ad aumentare l’autostima del lettore negli aspetti in cui è risultata più fragile dai punteggi dei test. L’autostima è una parte fondamentale della personalità da cui dipendono alcuni fra gli aspetti più importanti del Sé: la sicurezza, la fiducia in se stessi, l’accettazione di sé, il benessere personale, la realizzazione personale sia interiore che esteriore e il successo. Puoi capire dunque quanto sia vitale avere una buona e salda autostima. L’autostima rappresenta il valore che dai a te stesso, la misura in cui ti piaci e ti ami.
Silvano Vinceti, Il paesaggio della Gioconda. Storia di una ricerca, Armando Editore
Dopo anni di ricerca Silvano Vinceti è riuscito a individuare con esattezza i luoghi rappresentati nel più famoso quadro di Leonardo. La scoperta ha destato attenzione in tutto il mondo. Sono usciti importanti servizi tra cui Rai News 24, Sky, Tg5, Italia 1, TGCom, CNN, CBS, Le figarò solo per citarne alcuni. Il libro Il paesaggio della Gioconda racconta l’affascinante ricerca condotta da Silvano Vinceti che porta all’identificazione del paesaggio raffigurato alle spalle della celebre opera di Leonardo da Vinci. Grazie a studi approfonditi e all’analisi dettagliata del dipinto, l’Autore giunge alla conclusione che il paesaggio potrebbe essere ispirato da una catena montuosa e un piccolo specchio d’acqua situati nel territorio del comune di Moncenisio. Attraverso una narrazione coinvolgente e ricca di dettagli storici e artistici, il libro traccia il percorso seguito da Vinceti nella sua ricerca, svelando al lettore nuove prospettive sul capolavoro di Leonardo. Grazie a questa scoperta, si apre uno scenario affascinante che permette di approfondire la conoscenza dell’opera e dell’artista, offrendo una nuova chiave di lettura del famoso dipinto e della sua incredibile complessità. Un libro che appassionerà gli amanti dell’arte e della storia, portando alla luce nuove prospettive e stimolando la curiosità e l’immaginazione.
Silvio Maresca, Essere coscienza vertigine, Armando Editore
L’esaltazione occidentale della “presenza”, di una razionalità lucida e di una piena autocoscienza, l’aspirazione a una visione oggettiva, chiara, distinta e incontrovertibile del reale, finiscono per corrodere le stesse basi della razionalità, della consapevolezza e della socialità, per disgregarsi ed essere travolte da radicalismi, tribalismi, conflittualità, perdita di valori collettivi. Le stesse discipline personali di intensificazione dell’attenzione e di mindfulness sono un estremo tentativo di radicamento e ancoraggio a una realtà sempre più instabile, liquida, destrutturata; è certamente bene che le capacità di focalizzazione e consapevolezza siano educate e migliorate; ma un eccesso di enfasi su tali aspetti rischia di esaltare l’autoreferenzialità e di far perdere il contatto con il mondo.
Claudio Marzorati, Quisquiliae e verità, Armando Editore
Fabrizio a 42 anni perde improvvisamente, nell’arco di una mattinata, tutte le certezze che gli avevano dato stabilità e tranquillità; lavoro, moglie, casa e mezzi di sostentamento. La sua forza interiore e la sua innata volontà di agire gli permettono però, fin da subito, di risollevarsi voltando pagina e di proiettarsi verso un avvenire di successo personale e sociale ma in una nuova consapevolezza di libertà interiore da qualsiasi conformismo. Durante la vicenda assistiamo a fatti drammatici, talvolta comici e ad un bisogno del protagonista di scavare dentro sé stesso per trovare la sua personale “verità”. Il lettore scoprirà strada facendo le motivazioni del titolo Quisquiliae e verità vivendo intensamente le emozioni di Fabrizio, fino a giungere ad un finale sereno e rassicurante.
Le uscite di venerdì 19 aprile
Stefano Godano, Renato Moro, Antonio Tedesco, Aldo Moro-Pietro Nenni. Il carteggio ritrovato 1957-1978, Arcadia Edizioni
Un fitto carteggio, in gran parte inedito, di oltre trecento tra lettere, biglietti e telegrammi, consente di ricostruire il rapporto umano e politico che si venne a creare tra il democristiano Aldo Moro, per cinque volte Presidente del Consiglio, e Pietro Nenni, leader storico del Partito socialista italiano.
I loro scritti ci permettono di entrare nella «stanza dei bottoni» del primo governo di centro-sinistra negli anni Sessanta e di verificare i problemi concreti e le difficoltà in anni di grandi cambiamenti della società italiana. L’opportunità viene offerta dal libro Il carteggio ritrovato (1957-1978), in libreria il 19 aprile per le edizioni Arcadia con un’introduzione di Renato Moro, le prefazioni dei giornalisti Fabio Martini e Marco Damilano e a cura di Stefano Godano, Renato Moro e Antonio Tedesco (pagine 360, 21 euro).
Uomini diversi per estrazione politica e ideologica, per carattere e temperamento, ma uniti dall’esigenza di dare una forte spinta alla modernizzazione del Paese, Moro e Nenni collaborarono, pur tra difficoltà e ostracismi, per consentire all’Italia di raggiungere importanti risultati nell’ambito dei diritti dei lavoratori, dei diritti civili, del welfare e del contenimento degli squilibri economici dei territori dopo gli anni del frenetico boom economico.
Un primo aspetto è proprio il contributo che il centro-sinistra ha dato alla modernizzazione del Paese, con redditi migliori e più equamente distribuiti, l’accorciamento delle distanze tra il Sud e il resto del paese, il significativo abbassamento del tasso di analfabetismo.
“Accanto alle riforme più incisive (nazionalizzazione dell’energia elettrica, scuola media obbligatoria, Statuto dei lavoratori), la classe politica diede anche risposta a paure fondamentali come la vecchiaia e la malattia”, ricorda in una delle prefazioni Fabio Martini inviato del quotidiano La Stampa. “È allora che furono fissati i pilastri della sanità pubblica e del sistema previdenziale. È allora che nasce lo Stato sociale in Italia”.
Nel carteggio tra i due statisti emergono diversi elementi di interesse per gli storici e per coloro che intendono approfondire una stagione importante della vita politica italiana. In primo luogo, con un’angolatura nuova, le vicende e le dinamiche che hanno contraddistinto l’azione dei governi di centro-sinistra e le spinte politiche provenienti dai due principali partiti della coalizione, il Psi e la Dc, spesso in aperta contrapposizione.
“Nella storiografia sul centro-sinistra – ricorda Marco Damilano, giornalista, conduttore del programma Il cavallo e la torre su Rai Tre – è sempre prevalsa la critica, l’accento è andato sulle lentezze e le carenze, sul Paese mancato, più che sulle realizzazioni. Eppure, per i due leader l’operazione politica ha un valore in sé, l’incontro di diversi riformismi, aspramente contrastati per il movimento che provocano, più profondo dei singoli provvedimenti, dalla scuola alla programmazione alla riforma urbanistica, che costituiscono l’oggetto della contesa politica”.
Il carteggio rivela anche gli aspetti connessi al rapporto di stima e di fiducia che si viene a creare tra Nenni e Moro sin dalla fine degli anni Cinquanta. “Venivano da esperienze e da culture profondamente diverse – spiega Renato Moro, docente di Storia contemporanea a Roma Tre – ma costruirono un intenso rapporto umano. Moro fu certamente impressionato dalla limpidezza della figura di Nenni. Molto più giovane del Segretario socialista, Moro guardò certamente a Nenni con il rispetto dovuto a un leader anziano, carico di esperienza e di storia”.
Un rapporto umano che si conserva ben oltre la fase della collaborazione governativa e si spinge fino agli ultimi giorni di vita del leader democristiano, ucciso nel 1978 dalle Brigate rosse.
“Una vera amicizia tra gentiluomini – la definisce Renato Moro – che profuma di antico e che ci ricorda un modo di fare politica che non dobbiamo dimenticare”.
Mirko Cova, Cina. Usi, costumi, tradizioni, Morellini
Chi si reca in Cina convinto di sapere già tutto scoprirà di trovarsi di fronte a una realtà inafferrabile e ricca di sorprese, che niente ha a che fare con l’immagine “da esportazione” che abbiamo di questo popolo. Impero di Mezzo di un tempo e ora ruggente dragone locomotiva dell’economia mondiale, la Cina è infatti un universo a sé: linguisticamente, politicamente e culturalmente. Fra storia, cultura e utili consigli pratici per interpretare il comportamento cinese, la guida cerca di dare un’idea di cosa si troverà arrivati in Cina e come relazionarsi con gli abitanti per vivere pienamente e senza pregiudizi e brutte figure la scoperta di questo affascinante Paese.
Elisabetta Giromini, Centomila tulipani, Morellini
Nel corso di una prima missione archeologica a Persepoli, nel sud dell’Iran, Daria incontra Payam, con cui inizia una relazione. Incarcerata durante una delle manifestazioni del Movimento Verde per la rielezione di Ahmadinejad, viene fatta rientrare in Italia perdendo così ogni traccia di lui. In Iran tutti i media sono oscurati. Il ritorno è difficile. Dopo sei anni torna in Iran, e trova Payam ad aspettarla nel suo hotel. Riusciranno questa volta a vivere la loro relazione e superare le differenze ideologiche e culturali?
Andrea Magno, La forma del desiderio, Arkadia
C’è un modo per guardare se stessi e gli altri? Andrea Magno sperimenta questa ricerca con l’osservazione attenta del mondo che lo circonda, che si trovi in riva al mare immerso nel silenzio, puntando lo sguardo all’orizzonte o nel caos di una metropoli. L’introspezione scaturisce da momenti particolari in cui l’occhio metaforico è rivolto alla propria anima e all’esistenza che palpita in ogni angolo dell’universo. Le mani del poeta scavano nelle onde dell’aria in cerca di legittima felicità e di necessaria bellezza.
Caroline O’Donoghue, La variabile Rachel, NN Editore
“Ma chi volevo prendere in giro?
Il professor Byrne non era di certo venuto a casa mia nel cuore della notte
per fare le pulci alla mia libreria.Probabilmente si era già dimenticato che anch’io vivevo lì.
Pensavo ancora di essere al centro della storia, la protagonista,
solo perché era iniziato tutto in quel modo”. Rachel vive a Cork, in Irlanda, ha vent’anni e si paga gli studi lavorando in libreria; è alta e un po’ goffa, ma brillante e piena di risorse. Diventa coinquilina di James, sfrontato e intelligente, e tra loro nasce un’amicizia intensa e totale come un colpo di fulmine. Finché Rachel non rivela a James di avere una cotta per il suo professore di Letteratura, Fred Byrne. L’amico la aiuta a elaborare un piano per sedurlo, ma le cose non vanno come previsto: il professore si innamora di James, e allo stesso tempo Rachel inizia uno stage nella casa editrice di Deenie, l’ignara moglie di Byrne. Rachel fa di tutto per coprire la relazione dei due amanti e non ne parla nemmeno con Carey, il suo primo vero amore, ma il castello di bugie diventa troppo grande e la situazione le sfugge di mano, mettendo in pericolo la sua reputazione, il suo lavoro e il suo futuro. Caroline O’Donoghue dà vita a una moderna Bridget Jones, e racconta la vertigine che si prova scegliendo di restare leali alle persone che amiamo senza per questo tradire le nostre aspirazioni. Costruito come una commedia degli equivoci, La variabile Rachel è un’ode alle scelte folli ed eroiche dei vent’anni e all’amicizia più pura, capace di annullare ogni egoismo e di far sbocciare la migliore versione di sé. Questo libro è per chi ha trovato la felicità nel freddo di una casa studentesca, per chi ha imparato da Dolly Alderton tutto quello che sa, per chi affronta ogni istante come la scena di una serie tv, e per chi, in preda alla malinconica follia oceanica, sa di avere una persona speciale a cui affidarsi per tornare sulla terraferma.
Salvatore Massimo Fazio
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Sabato 13 aprile alle 17,30 La Feltrinelli Point di Arezzo, in via Garibaldi 107, ospita Tito Barbini con il suo ultimo libro “Storie di amori e migrazioni sull’isola dalle ali di farfalla” (Arkadia). A dialogare con lui la scrittrice Anna Cherubini. È l’alba quando un caicco turco si avvicina a una dolce insenatura di una piccola isoletta greca in cui approdano un gruppo di profughi. L’imbarcazione si allontana velocemente e lascia uomini, donne, anziani e bambini in balia di una sorte sconosciuta, in un paese straniero. Tra i nuovi arrivati c’è anche la giovane Samira, fuggita da una Siria dilaniata dalla guerra. La ragazza ha abbandonato la sua terra per sottrarsi all’odio e alla crudeltà di un conflitto calato dall’alto. Lei non sa ancora che l’incontro con Apostolos, un pescatore greco che attraversa tutti i giorni le anse sinuose dell’Egeo, rappresenterà un punto di svolta senza precedenti. La possibilità di ritrovare un senso a una vita smarrita. Sullo sfondo una comunità composta da gente generosa, capace di accogliere e comprendere, contrassegnata da una geografia delle emozioni che si connette al variopinto mosaico di passaggi e ricorsi storici, antichi e recenti, dove il diverso, il colore, il credo si mischiano creando nuove sfumature. Qui, di fronte a un mare che si inabissa nel cielo, tutto si mescola e qualsiasi esistenza, anche quella più frantumata, ha una nuova possibilità.
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