Ormai ogni mese è ricchissimo di novità storiche che tutte in un articolo non ci stanno più.
Se la prima parte di maggio (se l’avete persa la trovate qui) era ben ricca di titoli belli, la seconda parte del mese delle rose è altrettanto interessante. Vediamo quanti ne segnate.
La promessa. Colosseum. Vol. 1
Mauro Marcialis
Solferino
In libreria il 15 maggio
Roma, 61 d.C. Il prefetto di Roma viene ucciso nel suo letto. Secondo il diritto romano, tutti i quattrocento schiavi di sua proprietà devono essere messi a morte. Ma tre sono solo bambini, e Livio, un semplice legionario, non se la sente: a costo della vita, li mette in salvo presso tre diverse famiglie, con la promessa di fare in modo che si ritrovino in futuro. Poi, però, Livio parte per una lunga guerra. E per molti anni i tre crescono separati, ciascuno senza sapere se gli altri sono vivi o no. Arild è affidato a un lanista e coltiva il sogno di prestare giuramento come gladiatore; Derek è stato destinato a un commerciante di animali e si distingue per il suo talento nelle arti e per le sue abilità come addestratore dei famelici cani pugnax; Brynja è stata accolta nella domus di un senatore così influente che sta progettando per l’imperatore nientemeno che la costruzione dell’anfiteatro più grande del mondo. I tre sono ormai adolescenti quando Gerusalemme cade e il generale Tito, figlio dell’imperatore Vespasiano, torna a Roma con le sue legioni e il bottino necessario proprio per la realizzazione di quell’immenso edificio. E tra i soldati vittoriosi c’è anche Livio, che non ha dimenticato la sua promessa. Tra soprusi e congiure di potere, tentativi di fuga e di suicidio, amori impossibili e desideri infranti, riti di magia nera e vane preghiere agli dèi, l’epopea dei tre giovani schiavi decisi a sopravvivere e a tornare insieme si intreccia a quella della costruzione del monumento simbolo di Roma. Forse proprio in quell’arena si deciderà il loro destino?
La rosa del deserto
Henry de Montherlant
Minerva Edizioni
In libreria il 15 maggio
Il tenente Auligny è un giovane ufficiale in guarnigione in Francia, che nel 1932, su pressione della madre, viene assegnato al comando di un bordj in Marocco, con la speranza di tornare in patria decorato della croix de guerre des Théâtres d’Opérations Extérieurs. Se inizialmente veste i panni della patria e si emoziona di fronte al tricolore, ben presto la sua sensibilità lo porterà ad avvicinarsi alla questione coloniale. O meglio, la sentirà e vivrà attraverso Ram, la sua «rosa del deserto», donna-bambina che, nell’apparente «grazia floreale» e nella «fredda e inerte realtà» che la caratterizza, gli ricorda proprio quei «piccoli ammassi di sabbia, pietrificati in forme che ricordano petali di fiore». Un romanzo storico sull’anticolonialismo, sviluppato all’interno di una storia d’amore; un testo che ha avuto una difficile storia e che, come un vero libro sperduto, viene per la prima volta proposto al lettore italiano.
Le due città
Marco Atzeni
Il Maestrale
In libreria il 15 maggio
Il protagonista si aggira nella Sassari ottocentesca, alternandosi tra rioni malfamati e rioni borghesi. Vive in una topaia fino al giorno in cui, nello studio notarile dove sgobba come scrivano, riceve la visita della ricca donna Musso. L’anziana gli fa un’offerta difficile da rifiutare: andare ad abitare in uno degli appartamenti di un palazzo maestoso da lei posseduto in una delle vie nobili della città. Pochi giorni dopo il trasloco, proprio nell’atrio del palazzo, l’uomo conosce una giovane dai modi contraddittori. Si chiama Ada e lei gli mente su molti argomenti. La ragazza e l’uomo, del resto, non si sarebbero neppure potuti conoscere se lui non fosse dotato di una soprannaturale e arcana sensibilità che gli rende la vita impossibile fin da bambino. Tra i due maturerà un rapporto di complice fiducia e da qui si dipartono anche le indagini su alcuni omicidi e sugli affari del barone, il signore più ricco e potente di Sassari. Sarà un susseguirsi di vicende in cui l’inseguitore diventa inseguito e di situazioni apparentemente slegate che si scoprono invece essere profondamente intrecciate. In una discesa nel sottosuolo, materiale e ideale, il protagonista affronta un conflitto morale che lo porterà, attraverso una strada lastricata di buone intenzioni, nell’inferno del rimorso.
Il delitto della crocicchia. I misteri di Aspra
Sergio Grimaldi
Rossini Editore
In libreria il 16 maggio
Sullo sfondo del Ventennio fascista, il ritrovamento di un corpo sulla spiaggia della Crocicchia smuove le acque apparentemente tranquille del borgo marinaro di Aspra. Oronzo Scordato, ispettore di polizia, ed Enrico Barruero, professore di ginnastica appassionato di investigazioni, danno vita a una doppia indagine e si contendono il diritto di scoprire la verità. Quello che inizialmente sembrava un ordinario fatto di cronaca, si rivelerà, dopo altri misteriosi delitti, un vero e proprio intrigo internazionale. Perché la politica fascista si intromette con violenza nelle indagini? Cosa ha a che fare un piccolo borgo della costa palermitana con una profezia biblica che promette agli ebrei la Terra Promessa? Tra l’attività di una setta esoterica di stampo sionista, insospettabili depistaggi e un codice segreto nascosto tra le note di uno spartito musicale, emergerà una verità sconvolgente che mira a cambiare per sempre il corso della storia. Chi dei due investigatori avrà il privilegio di sollevare il velo del mistero?
L’ultima canzone all’Eden (I misteri di Bologna Vol. 3)
Maria Luisa Minarelli
Indomitus
In libreria il 16 maggio
Bologna, maggio 1938. Ottavia De Angelis, cantante e diva del palcoscenico, è bella, generosa e innamorata, eppure c’è chi la odia. Tocca al maresciallo Vittorio Righi cercare di far luce sulla sua sorte. Nei giorni della visita di Hitler in Italia comincia l’indagine più difficile che abbia mai affrontato, condotta negli ambienti dell’alta società bolognese resi intoccabili dalla protezione delle autorità.
Vittorio si aggira tra palazzi, teatri, grandi alberghi, locali eleganti, sedi del Fascio e quartieri popolari dove le informazioni gli arrivano contraddittorie e centellinate. Quasi dispera di capirci qualcosa quando il caso prende una svolta imprevedibile grazie a un viaggio a Roma dell’amico Jacopo Grimani, sempre al suo fianco. E la sorte di Ottavia di colpo si intreccia con l’alta politica fino a svelare la verità. Verità, ma non giustizia, perché Righi sembra avere fra le mani il crimine perfetto, compiuto senza lasciare tracce.
Tra colpi di scena in grado di sconvolgere gli equilibri e trovate geniali, riuscirà il maresciallo dei Reali Carabinieri ad averla vinta?
Wings of fury. Ediz. italiana. Vol. 1
Emily R. King
Heartbeat
In libreria il 17 maggio
Da Emily R. King, autrice della serie “The Hundredth Queen”, arriva un romanzo epico sull’Antica Grecia, sui Titani e il tradimento, e sulle donne che osano ribellarsi alla tirannia dell’Età dell’Oro. Mia madre mi diceva che gli uomini parlavano dell’Età dell’Oro come di un periodo di pace e felicità per tutti… Tuttavia, le donne della nostra epoca raccontavano una storia molto diversa… Crono, Dio degli Dèi, la cui eredità è il mondo. Tra i suoi beni: donne imprigionate e destinate a servire. La tenace Althea Lambros controlla il proprio destino e vive per onorare la richiesta della madre morente di proteggere le sue due sorelle a tutti i costi. Il viaggio di Althea verso la distruzione della tirannia è iniziato. È un destino predetto dalle Parche. E lei sta seguendo le loro visioni. Nell’isola meridionale di Creta, nascosto tra le donne mortali fuggite dai Titani, si trova il Dio Ragazzo, figlio di Crono e creduto morto. Condivide il destino di Althea di sconfiggere l’Onnipotente – se il fato lo vorrà. Poiché Crono ha saputo del complotto, sta accumulando le proprie forze contro la giusta ribellione di Althea e tutti coloro che non si arrenderanno né scapperanno. Ci sarà la guerra. Se vuole sopravvivere e scrivere la loro storia, l’indomabile Althea deve volare più in alto di qualsiasi dio.
Alte uniformi e camicie da notte
Jorge Amado
Garzanti
In libreria il 17 maggio
Nel Brasile del 1940, retto da una dittatura che intrattiene rapporti idilliaci con la Germania nazista, due anziani letterati, dotati delle sole armi del candore e dell’astuzia, si battono per impedire che il seggio dell’Accademia, rimasto vacante in seguito alla morte del grande poeta antifascista Antônio Bruno, venga indegnamente occupato dal colonnello Pereira, personaggio di spicco della repressione antidemocratica, oltre che «pessimo scrittore». Hanno così inizio le grandi manovre dei nostri due donchisciotte, e la loro lotta senza quartiere ben presto acquista risonanza nazionale in una ricerca ricca di colpi di scena e di situazioni politico-erotiche, dove si impone l’eroismo tutto quotidiano di chi intende tener fede ai valori della cultura e dell’arte.
La libreria nascosta
Evie Woods
Mondadori
In libreria il 21 maggio
Londra, 1921. La giovane Opaline fugge dal matrimonio combinato a cui il fratello vuole costringerla per risolvere i problemi finanziari della famiglia. Appassionata da sempre di libri, si rifugia in un’incantevole libreria nel cuore di Parigi, la Shakespeare and Company, dove, con l’appoggio dell’eccezionale proprietaria Sylvia Beach, impara il mestiere di libraia. Quando il fratello riesce a rintracciarla, Sylvia prontamente la manda a Dublino, al numero 12 di Ha’penny Lane, presso un’antica bottega che, con talento e intuito, Opaline trasforma in una libreria specializzata in testi antichi e rari. La sua passione la spinge a mettersi sulle tracce della sua autrice preferita, Emily Brontë, e del seguito di Cime tempestose , romanzo della cui esistenza nessuno ha mai avuto conferma. Molti anni dopo, sempre a Dublino, Martha scappa da un marito violento e trova conforto a casa di Madame Bowden, una bizzarra attrice in pensione che la assume come governante: spaventata e diffidente nei confronti di chiunque, Martha ha una sensibilità particolare che le permette di leggere le vite delle persone. E quando incontra per caso Henry, uno studente universitario che si aggira attorno alla casa di Madame Bowden, capisce di avere davanti a sé qualcuno di speciale. Henry è in cerca di un volume che dovrebbe trovarsi in una libreria proprio accanto alla casa di Madame Bowden. Ma la libreria non c’è, sembra essere svanita nel nulla. E con lei Opaline Gray, la sua proprietaria. Cosa le è accaduto? E dove è finito il manoscritto, il cui ritrovamento potrebbe aggiungere un tassello importante alla storia della letteratura? Nel frattempo, nella stanza di Martha in Ha’penny Lane, i rami di un albero iniziano ad affiorare come per magia dalle pareti, circondandola di romanzi da leggere e offrendole un’occasione di riscatto.
La stanza delle mogli
Sunjeev Sahota
Astoria
In libreria il 21 maggio
India, 1929. Tre spose, tre fratelli, un’unica cerimonia: coperte dal tradizionale velo rosso, nessuna delle tre ha potuto vedere il volto del marito. Un velo che non hanno diritto di togliere neppure durante il duro lavoro quotidiano nella fattoria in cui trascorreranno il resto della loro vita, se non quando si ritrovano nella minuscola stanza in cui dormono. La notte, poi, nell’oscurità più completa, è Mai, la suocera, a decidere chi di loro deve assolvere al compito più importante: dare un erede alla famiglia. Mehar, però, è inquieta: ha solo quindici anni, un carattere forte sotto l’apparenza sottomessa e vuole sapere chi ha sposato. E, un giorno, crede di averlo individuato: nascosta dietro una finestra, vede un giovane che mostra a Mai una collana di perle – propizie alla nascita di un maschio – e, quella sera stessa, la donna le dona la collana. Ma quel giovane non è il marito e l’amore tra lui e Mehar darà un nuovo, drammatico corso all’esistenza dell’intera famiglia. India, 1999. In fuga dai suoi demoni e dalla società che lo ha sempre umiliato perché straniero, un uomo arriva nella fattoria in cui ha vissuto Mehar. È il suo pronipote e si è convinto che lì, in quel luogo lontano da tutto e da tutti, ritroverà la tranquillità perduta. E, mentre lavora al restauro della casa, dorme in una stanza angusta, che ha trovato chiusa e sbarrata. La stanza in cui Mehar è stata tenuta prigioniera con le altre mogli e da cui è scappata. Una stanza in cui ancora riecheggiano le sofferenze del passato… e che forse lo aiuterà a superare la sofferenza del presente.
Il ladro di scarabei
Vanessa Roggeri
Rizzoli
In libreria il 21 maggio
Cagliari, 1928. Segnato da un’infanzia di stenti e privazioni, Antino è un cosiddetto majolu, uno dei tanti ragazzini che per scappare dalla povertà della campagna e trovare un futuro migliore arrivano in città, e lì, nelle dimore dei signori, offrono i loro piccoli servigi in cambio di vitto e alloggio. Ad accoglierlo in casa sua è l’ingegner Italo Dejana, un imprenditore antifascista dall’animo generoso: è stato fortunato e lo sa, Antino. Cercherà in ogni modo, infatti, di conquistare la fiducia del suo benefattore e vincere la diffidenza nutrita dalla moglie Elsa e dai figli Leonardo, Agnesa e Asmara. E quando a un certo punto si troverà a un passo dal perdere ogni cosa, per assicurarsi il posto che crede di meritarsi nell’albero genealogico dei Dejana non si farà alcuno scrupolo, disposto a tutto pur di ottenere quello che la sorte gli ha negato per nascita. Anche a conquistare l’amore della timida Asmara, figlia adottiva dell’ingegnere, per la quale ha sempre provato disprezzo e invidia. Asmara, però, non è la creatura insignificante che Antino crede, e quando il ragazzo se ne renderà conto, sarà ormai troppo tardi.
La stanza dei segreti
Megan Campisi
Nord
In libreria il 21 maggio
La guerra civile infuria e, per aggiudicarsi la vittoria, servono armi più potenti di cannoni e fucili. Servono informazioni. Per Kate Warner, è l’occasione che aspettava da tempo, fin da quando è stata assunta dalla leggendaria Pinkerton National Detective Agency. Essendo l’unica agente donna, Kate lotta da anni per conquistarsi il rispetto dei suoi colleghi maschi, che la considerano troppo emotiva per il lavoro sul campo. Ma adesso, nell’agosto del 1861, è lo stesso Allan Pinkerton a sceglierla per una missione delicatissima. Nessun uomo infatti potrebbe far confessare Rose O’Neal Greenhow, una vedova sudista che è stata trovata in possesso di un messaggio cifrato del nemico, un messaggio che, se decrittato, potrebbe porre termine a quella carneficina. Ricca, viziata e razzista, Rose rappresenta tutto ciò che Kate disprezza. Lei che è nata povera e che ha sempre potuto contare solo su se stessa, non può sopportare l’arroganza con cui le persone come Rose si ostinano a proteggere un sistema bastato sul privilegio e la sofferenza. Eppure, per riuscire a conquistarsi la fiducia della vedova, Kate deve imparare a mettersi nei suoi panni, scoprendo una persona forte e determinata, che combatte per ciò che ritiene giusto. Solo allora Kate si rende conto che una donna del genere – così diversa eppure così simile a lei – non può essere piegata. E dovrà scegliere se restare fedele ai suoi ideali o giocarsi l’unica, terribile carta in grado di spezzarla, diventando ancora più crudele del nemico…
Flor de Oro. La figlia del tiranno
Catherine Bardon
E/O
In libreria il 22 maggio
La storia vera di Flor De Oro, figlia del dittatore della Repubblica Dominicana Trujillo, al centro di un caotico destino fatto di politica, amori, tradimenti, lusso e miseria, sullo sfondo di eventi che hanno sconvolto il mondo. Per più di trent’anni, dal 1930 al 1961, la Repubblica dominicana è stata dominata dal sanguinario dittatore Trujillo, el Jefe, un tiranno che ha fatto del paese il suo regno personale ricorrendo senza scrupolo a spie e assassini prezzolati. Quando viene mandata a studiare in Francia, nel prestigioso collegio di Bouffémont, Flor de Oro è solo una bambina di nove anni, triste perché viene strappata alla mamma e sbattuta all’altro capo del mondo. Del padre sa che fa il militare, niente di più. Crescendo capisce che è un militare importante, addirittura il capo del paese, cosa di cui è fiera e intimorita. La verità fa capolino quando torna a Santo Domingo, dove appena diciassettenne, per sfuggire all’autorità del padre, sposa il giovane ufficiale di cui è innamorata, tale Porfirio Rubirosa, che diventerà il più famoso playboy del pianeta. Da allora la sua vita è scandita da quei due uomini, il padre-padrone Trujillo e il bel Porfirio, l’uomo che non teme confronti e di cui resterà sempre innamorata nonostante i successivi otto matrimoni. Sullo sfondo di eventi che hanno sconvolto il mondo (il nazismo, la Seconda guerra mondiale, la rivoluzione cubana di Fidel Castro) l’esistenza di Flor de Oro sarà una continua lacerazione tra il suo desiderio di libertà e il controllo ossessivo del padre su ogni aspetto della sua vita, sui suoi mariti e sulle sue passioni. Dopo aver vissuto nel lusso sfrenato e aver frequentato il gotha della società mondiale, finisce la sua vita in un modesto appartamento di New York, poverissima. Finalmente libera?
Fuga dalla fortezza celeste
Gianni Dubbini Venier, Giovanni Fantoni Modena
Neri Pozza
In libreria dal 24 maggio
Nel 1942, al largo dello Stretto di Malacca, un idrovolante scorge in mare dei naufraghi su una scialuppa. Sono militari inglesi vestiti di stracci. L’idrovolante fa un ammaraggio e li salva dai flutti. Le notizie raccontate da quel manipolo di uomini appaiono incredibili. Singapore, difesa dai suoi giganteschi cannoni puntati sullo Stretto, è caduta in mano ai Giapponesi. È «la più grande sconfitta dell’impero britannico» (Winston Churchill), una delle battaglie fondamentali della Seconda Guerra Mondiale. Tra quegli uomini c’è Charles McCormac, di stanza a Singapore dalla fine degli anni ’30. Charles è cresciuto in Asia, sa parlare malese, cinese e giapponese. Ha sposato Pat, una donna anglo-malese pronipote di un capo tribù del Borneo. Mentre guardano Londra bombardata nei cinegiornali, l’atmosfera assomiglia a quella dell’Europa di oggi: «La guerra non ci raggiungerà mai», pensano. Charles non può immaginare che solo poche settimane dopo verrà catturato dal Kempeitai, l’equivalente giapponese della 18 Gestapo. Durante una serie di brutali interrogatori Charles affronta la katana del capitano Teruchi, colui che gli darà la notizia più straziante: la nave su cui ha imbarcato Pat, incinta all’ottavo mese, è stata affondata. Le condizioni fisiche e psicologiche di Charles non potrebbero essere peggiori. Di sicuro «morirà a Singapore», se non fosse per l’incontro con un personaggio straordinario: Donaldson, un australiano burbero e incolto. Deportati nell’infame campo di concentramento di Pasir Panjang, Charles e Donaldson riescono ad organizzare l’impensabile: convincono gli altri quindici compagni di prigionia a scappare.
Le nobili sorelle Angioy
Adriana Valenti Sabouret
Arkadia
In libreria il 24 maggio
Tre nobili fanciulle cagliaritane orfane di madre e figlie di un eroe rivoluzionario in esilio a Parigi sono lacerate dal dilemma se continuare ad amare il padre, contro il suo apparente abbandono e il tessuto sociale reazionario in cui evolvono, oppure imporsi di dimenticarlo sino a ignorarne le ultime volontà? La prima opzione, in accordo con il cuore, le condurrebbe alla perdita. La seconda, salvando le apparenze, garantirebbe loro onore e rispetto in una Sardegna monarchica e conservatrice. L’amore incondizionato di un padre, le conseguenze devastatrici della sua perdita, dopo un’infanzia minata dalla morte precoce della madre e la chiusura in monastero, accompagnano le vite di Speranza, Giuseppa e Maria Angela Angioy sopraffatte da un carico emotivo troppo pesante per le loro spalle. Attorno alle tre sorelle brulica un universo di personaggi realmente vissuti nel Settecento sardo, sullo sfondo dei progressi societari tipici del secolo dei Lumi che porrà le basi della Sardegna moderna. Le nobili sorelle Angioy è una storia vera di umanità fondata sulla famiglia, l’amore, la perdita, il dolore e il tradimento ma anche di forza, quella di tre ragazze al bivio la cui scelta di vita celerà una sofferenza interiore non indifferente. Una storia che evidenzia personaggi anche imperfetti, regole societarie schiaccianti e i contrasti quasi insolubili che condurranno le sorelle a una scelta delicata.
La bibliotecaria di Madrid
María Zaragoza
Garzanti
In libreria il 24 maggio
Madrid, 1939. La città intera è scesa in piazza per la Giornata nazionale del libro. Ma nella Spagna franchista, ciò vuol dire che è il giorno in cui i libri devono bruciare. Bruciare un libro significa dare fuoco alle idee, alle speranze e alla vita di chi l’ha scritto. Tina fatica a trattenere le lacrime mentre assiste al rogo. Non può permettere che quella devastazione avvenga davanti ai suoi occhi. Eppure, lei sa cosa deve fare ed è per questo che, incoraggiata da una zia eccentrica, ha deciso di entrare a far parte di una società segreta: l’Associazione della biblioteca invisibile, il cui scopo è preservare i libri e la cultura, sottraendoli alla distruzione politica. Mentre muove i suoi primi passi come bibliotecaria, scopre il fascino di una Madrid nascosta, all’apice del fermento artistico e culturale, e si lascia immediatamente travolgere dai segreti della città e delle persone che ne sono protagoniste: dai poeti spagnoli più famosi a bibliotecari e archivisti che condividono con lei il suo più grande amore. Salvare i libri è più di una passione o un impegno sociale. Salvare i libri è una vocazione, la chiamata che stava aspettando. Ma in un periodo tanto ostile, la missione non è semplice. Tina sa che deve agire a tutti i costi, anche se per farlo dovrà mettere in pericolo la propria vita. La bibliotecaria di Madrid porta con sé un’eroina con una passione così forte da essere contagiosa, in una città che cela una storia tutta da scoprire. Ma soprattutto, tra le righe di questo libro, si rivelano le storie di bibliotecari, archivisti e intellettuali dell’epoca, realmente esistiti, che hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia del Novecento. Grazie a loro, oggi possiamo leggere libri che altrimenti sarebbero andati distrutti. E grazie a María Zaragoza, oggi possiamo conoscere la storia di chi li ha salvati.
Una luce nella notte di Roma
Sanchez Adalid, Jesus
HarperCollins
In libreria il 24 maggio
Nell’estate romana del 1943, Gina, una studentessa di famiglia benestante, si innamora perdutamente di Betto, un intrepido ragazzo ebreo che fa parte di un’organizzazione clandestina. Tra i due si sviluppa una relazione intensa e proibita, nel bel mezzo di una delle più sconvolgenti tragedie della recente storia europea. Dopo la caduta di Mussolini, infatti, Roma è piombata in un turbine di violenza culminato nell’occupazione della città da parte delle truppe di Hitler. Nel caos e nella disperazione generalizzati però, e mentre le SS si apprestano a intraprendere la famigerata razzia nel ghetto, una malattia sconosciuta, altamente contagiosa, inizia a circolare nel centro della capitale, gettando nel panico i tedeschi: il cosiddetto Morbo di K… Si tratta in realtà di un sofisticato inganno escogitato dai ribelli con la collaborazione del personale del Fatebenefratelli dell’Isola Tiberina, una macchinazione geniale e audace che salverà la vita a moltissime persone ebree rifugiate nell’ospedale. L’ispirazione per questa eccezionale storia vera è nata quando l’autore è venuto a sapere dell’esistenza di preziosi documenti originali, rimasti nascosti per ottant’anni in alcuni archivi relativi alla Seconda guerra mondiale. Rintracciando i discendenti dei veri protagonisti del romanzo, ha ottenuto un tesoro di testimonianze, rivelazioni e dettagli storici che costituiscono l’anima del suo racconto, un vibrante intreccio di amore, eroismo e generosità.
L’isola dove volano le femmine
Marta Lamalfa
Neri Pozza
In libreria dal 28 maggio
Alicudi, 1903. Caterina guarda il corpo gelido e duro come una crosta di pane di Maria, la sua gemella, e pensa che da quel momento la sua vita cambierà per sempre. Se l’è portata via un male cattivo e tutti nella sua famiglia – dalla gran vecchia, la bisnonna che non ci vede più bene ma capisce tutto, a Palmira, la madre che ha per la quarta volta un bambino in pancia ma ha perso la testa per il dolore – pensano sia colpa di Salvatore, un giovane che sconta il confino politico al Castello di Lipari, e vuole fare la rivoluzione. Ora che Maria non c’è più, anche se la stanza di Caterina si è allargata, la vita è diventata molto più stretta: lavora nei campi di don Nino fino al tramonto, consegna le acciughe sotto sale con l’asino e aiuta la mamma con le fatiche di casa, aspettando il giorno in cui tutte le femmine della famiglia si riuniscono per impastare il pane, l’unico momento che attende davvero. Da qualche tempo, però, dalla segale dell’isola sono spuntati dei piccoli corni neri come il carbone, la tizzonara la chiamano in paese. All’inizio non s’erano fidati a mangiarla, ma adesso non è rimasto altro, così anche Caterina butta giù quei morsi duri e dall’odore di morte. Forse però in quei bocconi dolorosi c’è la chiave per scappare da un presente sempre più solitario, e raggiungere le majare, le streghe che vivono sull’isola e volano nude fino a Palermo, ridendo sguaiate, nell’estrema libertà della notte. Non capita solo a lei di vedere cose che al risveglio sono sparite, ma anche al resto della famiglia e ai settecentotredici arcudari che vivono sull’isola. Ma per tutti verrà il momento di tornare alla realtà.
1580: morte a Siviglia
Susana Martín Gijón
ponte alle Grazie
In libreria il 28 maggio
Anno del Signore 1580. Siviglia è una delle più ricche e fiorenti città d’Europa. Dal suo porto sta per salpare la flotta delle Indie: dovrà riportare alla Corona spagnola parte di quei tesori del Nuovo Mondo che la stanno facendo grande. Ma l’orrore è in agguato. Sulla polena della nave da guerra che guiderà la spedizione appare la pelle di un volto di donna, scuoiato, dai capelli rossi… Il crimine è raccapricciante, ma più nefasto ancora è il presagio che la superstizione dei marinai riconosce nella cruenta insegna. A cercare con tenacia la verità è Damiana, prostituta mulatta della Babilonia, una delle più rinomate case di tolleranza della città, collega della vittima. Damiana ignora però di essere molto più coinvolta di quanto creda, e la sua decisione di cercare aiuto presso l’amica d’infanzia Carlina, ora suor Catalina, carmelitana scalza, avrà nuove terribili conseguenze.
I dadi d’oro
Elisabeth Storrs
AltreVoci
In libreria il 29 maggio
Durante un feroce assedio tra Roma e la città etrusca di Veio, tre donne seguono strade diverse per sopravvivere. Cecilia, nata a Roma ma sposata con un veientano, abbandona la sua città per tornare dal marito, Vel Mastarna, esponendosi all’ostilità degli Etruschi e sapendo che i Romani la condanneranno a una morte da traditrice se Veio cadrà. Semni, giovane incosciente al servizio nella casa di Mastarna, si ritrova invischiata in un piano che minaccia di impedirle di trovare l’amore e mette in pericolo il figlio di Cecilia. Pinna, indigente prostituta romana, riesce a ottenere, tramite svariati ricatti, l’attenzione del più grande generale di Roma, a costo di tradire il cugino di Cecilia. Ogni donna lotta per proteggere se stessa e chi ama nel ciclico e oscuro decorso della guerra. Come potranno sfidare il destino? Vivranno mai di nuovo in pace? “I dadi d’oro”, il secondo libro della trilogia sull’Antica Roma dedicata al conflitto tra la Repubblica Romana e la città di Veio, si è classificato secondo al concorso internazionale “Sharp Writ Book Awards 2013” per la narrativa generale ed è stato nominato come una delle letture più memorabili del 2013 da Sarah Johnson, curatrice delle recensioni della Historical Novels Review.
Sangue italiano
Roberto Casalini
Neri Pozza
In libreria dal 31 maggio
Storie della storia d’Italia dalla nascita della nazione, nel 1860, ai giorni nostri. Centocinquantadue racconti neri brevi e netti di delitti, carriere criminali e violenza pubblica. Gli omicidi che ancora si ricordano e quelli che furono celebri ai loro tempi: dalla Contessa Lara uccisa dal giovane amante e mantenuto (1896) al caso Murri che sconvolse Bologna (1902); dalla contessa Tarnowska dark lady russa a Venezia (1910) a Gino Girolimoni, falso mostro di Roma inventato dal fascismo (1927); da Leonarda Cianciulli, la saponificatrice di Correggio (1939), alla belva di San Gregorio Rina Fort (1946). E poi il delitto del bitter, quello del curaro e quello del vetriolo, la Mantide di Cairo Montenotte e la Circe della Versilia, il falso biondino della spider rossa, la modella che uccide il playboy e il canaro che fa a pezzi il suo persecutore. Tra figli che ammazzano i genitori (Doretta Graneris, Pietro Maso, Erika e Omar) e adulti che uccidono gli implumi, le storie inquietanti degli assassini seriali (da Antonio Boggia, l’ultimo impiccato dell’800, al vampiro della bergamasca Vincenzo Verzeni che succhiava il sangue alle vittime; da Cesare Serviatti, il Landru italiano, a Donato Bilancia killer dei treni al duo neonazista veronese che si firmava Ludwig), ma accanto ai casi di cronaca nera, le storie di un’Italia che ha la criminalità organizzata più aggressiva e pervasiva d’Europa e bande e banditi leggendari, da Musolino a Mesina, dal Clan dei Marsigliesi alla Banda della Magliana. La lotta politica in Italia, ce ne dimentichiamo spesso, e stata vicenda feroce e con molti caduti, da Cavallotti a Umberto I, da Matteotti ai fratelli Rosselli, fino ad Aldo Moro e Mino Pecorelli. Ed e costante, in Italia, la vulnerabilità della democrazia, periodicamente esposta a tentazioni autoritarie e colpi di mano dall’alto (gli stati d’assedio e i militari che mitragliano la piazza, il fascismo, la strategia della tensione e lo stragismo) o a velleità spesso feroci di insurrezione e/o di rivoluzione (dalle jacquerie contadine alle «settimane rosse»; dalle torbide confusioni, nel secondo dopoguerra, fra lotta partigiana e regolamento di conti con sconfinamenti nella criminalità comune, sino alla lunga e sanguinosa stagione dei terrorismi rosso e nero). Tutte queste vicende, riconducendo anche i delitti in apparenza più «privati» allo spirito dei tempi, racconta Sangue italiano.
Le origini dell’Impero romano. Dalla Repubblica ad Adriano (264 a.C.-138 d.C.)
David Potter
Hoepli
In libreria il 31 maggio
Una panoramica sui primi secoli dell’Impero romano dalle prime missioni delle legioni fuori dai confini italici alla morte di Adriano: le guerre, i leader e le trasformazioni sociali che posero le fondamenta di Roma. Tra il 264 a.C., quando un esercito romano sbarcò in Sicilia, e la morte di Adriano più di quattrocento anni dopo, Roma diventò uno degli imperi multiculturali più funzionali e vincenti della Storia. In questo saggio David Potter esplora le trasformazioni che accompagnarono quell’epoca, via via che Roma da repubblica diventava uno stato mercenario e poi un impero burocratico: dal primo passo oltre lo Stretto di Messina al culmine dell’espansione territoriale. Evidenziando i parallelismi con il mondo di oggi, “Le origini dell’Impero” mostra come i Romani abbiano ancora molto da insegnare su potere, arte del governo e leadership.
Oskar Schindler. Vita del nazista che diventò un eroe
Francesca Cosi
Terra Santa Edizioni
In libreria il 31 maggio
Sono passati più di cinquanta anni da che Israele conferì il titolo onorifico di “Giusto tra le nazioni” a Oskar Schindler, ma la sua storia e la personalità continuano a essere oggetto di dibattito. La sua battaglia per salvare i suoi impiegati ebrei dalla morte, che gli costò la rovina economica, stride terribilmente con il suo passato al servizio dei nazisti. Con il tempo Schindler iniziò a prendere coscienza dell’oscura realtà che fino ad allora aveva ignorato e, sfruttando i suoi contatti nelle alte sfere militari, ottenne che i suoi lavoratori non fossero inviati nei campi di concentramento. In questo libro si racconta tutta la vita di questo eroe: dall’infanzia, ai successi economici come imprenditore, al rapporto con la moglie Emilie, determinante nella sua svolta.
Roberto Orsi
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Maggio, mese del libro e della festa dei lavoratori. E noi lo onoriamo con lo slogan #tuttiuguali!
Le letture consigliate da Salvatore Massimo Fazio
BLOG Maggio è il mese del libro. Maggio è il mese della festa dei lavoratori. A maggio i Libri che consigliamo sono tutti sullo stesso piano e non esiste un libro copertina o controcopertina
Tanti bei titoli in uscita a maggio, mese del libro e della recente festa dei lavoratori che noi onoriamo con lo slogan #tuttiuguali! quindi senza titoli “copertina” e “controcopertina”. Due i “flashback” riferiti a uscite dei giorni scorsi di fine aprile, e due alla giornata di ieri… Buone scelte e buone letture.
In libreria dal 29 e 30 aprile
Grazia La Paglia, Altrove, Auto pubblicazione
Cosa accade quando, dopo anni, si torna nel paese in cui si è nati e cresciuti? E che si è stati costretti a lasciare per motivi lavorativi o di studio? Lo racconta la giornalista Grazia La Paglia in “Altrove”, il suo nuovo romanzo breve. “Altrove” racconta il viaggio di ritorno di una migrante nel suo paese di infanzia.
Troverà strade e case vuote, popolate solo da fantasmi che, prima di svanire nel nulla, lasciano qualcosa alla visitatrice: chi dona un seme, chi una moneta, chi un gessetto e chi una pallina. Quel paese, quindi, ha ancora qualcosa da donare – o insegnare. Nonostante sia completamente cambiato e nonostante non lo si riconosca più. Perché muta chi va via, ma muta anche chi resta. Grazia La Paglia: “Alle volte, quando si intraprende un viaggio di ritorno, pensiamo di poter ritrovare quello che abbiamo lasciato: rapporti, abitudini, oggetti e luoghi. Ma non è così: tutto cambia e si evolve, così come cambia chi è andato via”.
Susanna Raule, Minerva in fiamme, Mondadori
Susanna Raule esordisce nel Giallo Mondadori con un “crimedy” perfetto, pieno di suspense e altrettanto humour, con una protagonista d’eccezione. Il lunedì è sempre un orrore, si sa. Per Minerva Blanc, psicologa e psicoterapeuta quarantenne in forza al Centro per adolescenti della Spezia, il buongiorno speciale arriva dalla gamba destra, che al risveglio è in fiamme. Dopo quindici anni di (più o meno) educata convivenza con la sclerosi multipla, Minerva sa di aver appena vinto un pit-stop in ospedale causa recidiva in corso. Ignora, invece, che al lavoro la aspetta la notizia che ogni terapeuta teme: un suo paziente è morto. Si tratta di Angel, sedicenne in terapia obbligata dopo l’arresto per spaccio. Un incidente, dicono i rilievi, ma a lei sembra un incidente strano… sospetto, addirittura. Minerva inizia a indagare quasi per caso, ma a ogni domanda ne saltano fuori altre tre. E non è la sola, perché investigano anche i colleghi con le loro fisime, la tirocinante dagli occhi di foca, la psichiatra dalle eterne salopette e persino la neurologa di Minerva. E quando dei sensibili professionisti dell’ascolto come loro si mettono in testa di fare i detective… le cose non vanno proprio come in una serie tv. In una città rovente che sfinisce Minerva sul piano fisico, la teorica sfida intellettuale si fa sempre meno intellettuale e sempre più un completo casino. Tra pazienti che brandiscono coltelli, allarmi bomba, uno spacciatore troppo ansioso di darle una mano, branchi di turisti disprezzati dalla popolazione locale e dirigenti preoccupati delle possibili querele, per Minerva non sarà semplice arrivare in fondo al caso viva e vegeta. O almeno viva…
In libreria da ieri
Davide Coppo, La parte sbagliata, (edizione E/O)
Questo romanzo esplora i tratti dell’adolescenza, rivelando un climax di violenza e di legami umani che si stringono e si spezzano. È una confessione intima durante la giovinezza, oltre a essere un viaggio verso l’attrazione che il male può esercitare. Con una scrittura cristallina e una profonda empatia, La parte sbagliata affronta la fascinazione di un giovane per la violenza, non vista come odio, ma come esito tragico di una ricerca di significato. Ambientato negli anni Duemila, il romanzo segue Ettore, un giovane di buona famiglia, nel suo percorso verso l’estremismo politico, mentre si ritrova senza punti di riferimento in una nuova città e finisce coinvolto in un gruppo neofascista, portando alla rottura dei legami familiari e amicali con un tragico epilogo.
Charlotte Gneuss, I confidenti, Iperborea
Nell’estate del 1976, Karin, sedicenne di un sobborgo di Dresda, vede la sua vita sconvolta quando il suo primo e unico amore, Paul, senza darle nessuna motivazione, fugge all’Ovest. Karin si sente sola e incompresa, cercando disperatamente risposte sul destino di Paul. Perché Paul se n’è andato? Perché non le ha detto niente? Mentre affronta l’isolamento e l’ambiguità del regime, Karin si avvicina al funzionario Wickwalz, che diventa per lui un rifugio e un confidente. Ma nel tentativo di trovare la verità, Karin scopre che lei stessa è coinvolta in un gioco di manipolazione, dove l’innocenza sembra una cosa ormai lontana. Charlotte Gneuss dipinge un ritratto intenso e lucido dell’incontro tra la gioventù e il potere autoritario, esplorando un mondo dominato dall’ambiguità e dalla morale sfuggente.
Le uscite di venerdì 3 maggio
Edgar Selge, Finalmente ci hai trovato, Carbonio
Germania, anni Sessanta. La guerra è finita ma ha lasciato cicatrici profonde in chi è rimasto a portare il peso dei ricordi.
Edgar è un ragazzo di dodici anni, e tutto ciò che è accaduto può solo immaginarlo attraverso il silenzio dei suoi genitori, impegnati a riversare le proprie energie nella musica, passione che coltivano da sempre. Nella loro casa borghese, dove vigono l’ordine e il rigore morale, risuonano costantemente le note di un pianoforte, di un violino e di un violoncello, e spesso si organizzano piccoli concerti. Ma a tavola, quando si parla del passato, a volte cala uno strano silenzio, in cui si annida il tarlo delle colpe rimosse, il fardello di un dolore vivido e impossibile da raccontare…
Edgar Selge si avventura nei meandri della sua infanzia, nei suoi sogni e dubbi di allora per provare a comprendere, a distanza di anni, e tentare di riconciliarsi con ciò che è stato. Un romanzo coraggioso e commovente, che invita il lettore a specchiarsi nel proprio intimo e ad addentrarsi tra le pieghe della memoria.
Didier Eribon, Vita, vecchiaia e morte di una donna del popolo, L’Orma
Quando il medico di famiglia stabilisce che l’anziana madre «non è più autosufficiente», Didier Eribon è costretto a cercare una struttura che possa garantirle l’assistenza necessaria. Quel giorno, accompagnandola nella casa di riposo, non immagina che sarà l’ultimo in cui la vedrà. Il lutto spinge il filosofo francese a esaminare la vita esemplare di una «donna del popolo»: dall’infanzia in un orfanotrofio al lavoro come domestica e operaia, una vita segnata da un matrimonio infelice. Questo racconto biografico si trasforma in un’analisi della società nel suo complesso, costringendoci a confrontarci con le dinamiche che relegano malattia e invecchiamento.
Ivan Doig, Il più dolce dei tuoni, Nutrimenti
Quando Morrie Morgan torna a Butte, celebre città mineraria del Montana, la tensione è alle stelle e lui si ritrova con l’improvvisa opportunità di diventare il direttore di «Tuono», il nuovo giornale della città, facendolo diventare la mente e la voce dei minatori. Ivan Doig, con uno stile vivace e un occhio sensibile per le realtà più marginali, ci porta in un affascinante ritratto del primo dopoguerra americano. La sua narrazione, giocosa e denunciante, ci ricorda lo spirito di John Steinbeck, offrendo un’esplosione di colori e personaggi eccentrici.
CJ Leede, Maeve, Mercurio
Nella frenesia di Los Angeles, i bambini costringono i genitori a lunghe attese per un breve incontro con Maeve, la regina di ghiaccio, l’idolo del parco divertimenti. Ignari del suo lato oscuro, non sanno che Maeve è una serial killer e che trascorre le notti sfrecciando sulla Sunset Strip a bordo di una Mustang rosa del ’67. Oltre al lavoro, le sue priorità sono la sua migliore amica Kate e il benessere della nonna Tallulah, un’ex diva del cinema. Quando Gideon, il fratello di Kate, irrompe nella sua vita, sconvolge un equilibrio fragile e riapre vecchie ferite, innescando un flusso di emozioni. Come un moderno American Psycho, Maeve è un’incarnazione della violenza femminile, una sfida al nostro senso di pudore, che ci trascina in un viaggio in cui musica e letteratura diventano compagne maliziose di una delle protagoniste più estreme degli ultimi anni. La sua storia di amore e potere è un patto con le pulsioni più oscure: «Ora che la soglia è stata superata, il desiderio prevale su tutto».
Le uscite di martedì 7 maggio
Massimo Roscia, Mario vocabolario e la magia delle parole, con le illustrazioni di Francesca Carabelli, Rizzoli
«Le parole possono essere usate come piume che fanno il solletico e strappano un sorriso, o come pietre appuntite che feriscono. Ecco perché bisogna sempre riflettere prima di parlare»
Nella terra di Cosonia c’è un paese senza nome e senza nomi. Un giorno, però, arriva Mario Vocabolario con una missione: dare un nome a tutto e a tutti. Grazie ai suoi racconti, gli abitanti del paese impareranno che le parole non sono tutte uguali: ci sono quelle gentili, ma ci sono anche quelle che fanno male; esistono parole delle emozioni e parole buffe; ci sono parole della fantasia e parole, come “libertà”, “uguaglianza” o “rispetto”, così importanti che vanno custodite come doni preziosi.
Megan Abbott, Giri di danza, Bollati Boringhieri
Colli eleganti, chignon impeccabili e collant, Dara e Marie Durant sono ballerine dalla tenera età. Cresciute sotto l’insegnamento della madre, figura affascinante e fondatrice della Durant School of Dance, le due sorelle dirigono ora la scuola dopo la perdita dei genitori in un tragico incidente. Assieme al marito di Dara, Charlie, un tempo brillante allievo della madre, le tre figure orchestrano l’armonia dello studio, con Marie dedicata ai più giovani e Dara alla formazione degli avanzati. Tuttavia, un imprevisto sospetto incrina la serenità della famiglia Durant. In Giri di danza, Megan Abbott raggiunge l’apice della sua narrativa, tessendo un intreccio teso e inquietante.
Francesca Pellas, Tutto deve brillare. Vita e sogni di Moana Pozzi, Blackie edizioni
Tutti hanno tentato di porre limiti a Moana Pozzi, ma nessuno ci è mai riuscito. Né la sua famiglia, che l’ha educata in un ambiente religioso, né le norme sociali. A trent’anni dalla scomparsa, il suo impatto iconico e tragico rimane immenso. Pochissime donne hanno influenzato la società italiana come lei. Ha portato alla ribalta temi come la sessualità e il desiderio, a lungo considerati tabù, ha lavorato con Fellini e in televisione, ha amato uomini celebri della sua epoca. Attraverso il suo corpo e la sua mente, ha scatenato una rivoluzione personale che si è estesa alla collettività. Non ha mai rinunciato alla sua identità e ha sempre preso decisioni autonome fino alla fine. In questo libro intimo ed emozionante, arricchito dalle testimonianze di chi ha studiato la figura di Moana e l’ha amata, Francesca Pellas ci racconta la storia di una donna che ha desiderato la libertà sopra ogni cosa e l’ha ottenuta, anche a costo di sacrifici, per sé e per tutti noi.
Maurizio De Giovanni, Pioggia per i bastardi di Pizzofalcone, Einaudi
Leonida Brancato, una volta temuto penalista, noto come il maestro delle argomentazioni legali, è stato messo alla prova dopo la sua pensione, ignorato dalla procura da anni. La sua morte, avvenuta in circostanze crudeli e misteriose, porta i Bastardi a confrontarsi con un omicidio apparentemente senza motivo. Sotto una pioggia incessante e circondati da nemici, i determinati agenti del commissariato di Pizzofalcone, nonostante le loro battaglie personali, si impegneranno a svelare verità nascoste tra segreti, ipocrisie e risentimenti, portando alla luce una rivelazione inaspettata.
Eraldo Affinati, Le città del mondo, Feltrinelli Gramma
Questo libro ci conduce in un viaggio attraverso diverse città, esplorando le loro bellezze e la loro essenza. Eraldo Affinati ci porta in luoghi sia reali sia immaginari, da Bruxelles a Battipaglia, da Washington a Veio, da Volgograd ad Atene. Con maestria toponomastica e lirica, l’autore dipinge ritratti brevi ma intensi di trecento città, invitando i lettori a riconoscere le proprie emozioni e preferenze in questo affascinante gioco di connessioni. Ogni città diventa un romanzo in miniatura, con sezioni introduttive che guidano il lettore attraverso luoghi come Charkiv, Venezia, e Roma, offrendo uno sguardo unico sulla loro storia e significato.
Zerocalcare, Quando muori resta a me, Bao Publishing
In viaggio verso il paesino montano da cui proviene la famiglia paterna, Zerocalcare spera di avvicinarsi a una comprensione più profonda di suo padre, Genitore 2. Tuttavia, la mancanza di comunicazione tra di loro rende il viaggio complicato, soprattutto quando scoprono di essere malvisti – anzi, proprio odiati – dagli abitanti del paese. L’astio risale a prima della Grande Guerra. Attraverso gli spazi vuoti delle parole non dette, emerge l’amore incondizionato del padre per il figlio, illuminando le pagine più oscure della Storia del nostro Paese con un coraggio silenzioso. Zerocalcare si trova di fronte a uno specchio interiore e racconta senza mezzi termini ciò che vede.
Michel Houellebecq, H.P. Lovecraft, Wudz
Michel Houellebecq si immerge nell’universo di Howard Phillips Lovecraft, il celebre scrittore di letteratura fantastica del Novecento, in un libro che fonde biografia, analisi testuale, aneddoti, e si fa tributo sentito e appassionato. In questa opera, Houellebecq racconta il mondo di Lovecraft per celebrare la sua eredità e l’impatto duraturo della sua «letteratura del sogno».
Le uscite di venerdì 10 maggio
Valentina Fortichiari, Il mare non aspetta. Viaggio emotivo in Norvegia, con un nota di Francesco Permunian, Oligo
In questo nuovo racconto emozionante e poetico, ambientato in Norvegia, tra Oslo e le Isole Lofoten, Valentina Fortichiari torna a unire la predilezione per il grande Nord con la passione per l’elemento acquatico (l’autrice è stata agonista, insegnante di nuoto, e tuttora è nuotatrice). Con una scrittura sobria, suggestiva, la narrazione è centrata sul rapporto sentimentale tra padre e figlia, fatto di nuotate condivise, ricordi, momenti indimenticabili (la magia dell’aurora boreale). Sullo sfondo, il lavoro sulla scrittura e la frequentazione di personaggi (in parte riconoscibili), protagonisti della cultura degli ultimi anni, sono frutto dell’esperienza in parte autobiografica dell’autrice che al mondo delle case editrici ha dedicato e dedica gran parte della propria esistenza. La nota di Francesco Permunian: “Il mare non aspetta. “Viaggio emotivo in Norvegia” di Valentina Fortichiari a prima vista si presenta come un racconto lungo, ma in realtà è un breve romanzo di formazione raccontato dalla voce narrante di una figlia – dapprima nelle vesti di una bambina di nome Arya precocemente abbandonata dalla madre e dalla migliore amica e quindi di donna adulta impegnata nell’editoria di Oslo – la quale sceglie di dialogare con l’amata figura paterna attraverso gli unici strumenti a lei più idonei, ossia il nuoto e la scrittura, due attività apparentemente dissimili, ma in realtà con molti punti in comune in quanto entrambe trovano la loro ragion d’essere ultima nel grande mare della vita e della letteratura.[…] Il tutto è raccontato con uno stile fluido e discorsivo che a prima vista può apparire fin troppo semplice o addirittura facile. Al contrario, esso è lo specchio della capacità dell’autrice di scivolare in perfetto equilibrio sopra il flusso tumultuoso delle parole – ovvero, sopra le onde sempre mobili della scrittura – simile in ciò a quell’abile nuotatrice che la Fortichiari è stata nella sua vita reale. Una dote stilistica, quest’ultima, alquanto rara sulla scena culturale italiana, ma che discende da quell’illustre matrice letteraria – comunemente etichettata come “stile dell’anatra” – felicemente rappresentata dalla prosa cristallina di Raffaele La Capria”.
Dōgen Zenji, Neve su foglie vermiglie, CasaDeiLibri
Neve su foglie vermiglie richiama l’armonia tra diversità e unità, concetti fondamentali nella pratica zen. Questo titolo incarna la fusione tra realtà assolute e convenzionali, invitando i lettori a esplorare la profondità della vita e della natura. Le poesie di DōgenZenji riflettono la varietà della natura, aprendo nuove prospettive sulla nostra esistenza. Inoltre, Shohaku Okumura ci guida nella comprensione di questa raccolta, incoraggiandoci a esplorare con mente aperta attraverso un viaggio sensoriale e spirituale.
Willy Vlautin, Il cavallo, Jimenez
Al Ward, sessantacinquenne solitario, vive nell’isolamento di una concessione mineraria nel Nevada. La sua esistenza è fatta di ricordi musicali e cibo in scatola. Un giorno, un vecchio cavallo malato appare fuori dalla sua porta, spingendo Al a confrontarsi con la sua situazione e con il passato da musicista e costringendolo a prendere una difficile decisione per sé e per l’animale. Mentre l’alcolismo e l’ansia lo tormentano, i ricordi della sua vita da musicista diventano sempre più vividi, dalle esibizioni nei locali fino ai momenti di successo e disillusione. Il cavallo è un romanzo che fa omaggio ai musicisti sconosciuti che arricchiscono le nostre vite e narra la storia di Al con il ritmo di una canzone malinconica, trasformandosi in una profonda riflessione sulla solitudine, la resilienza e il potere salvifico della musica.
Bea Lema, Corpus Christi, Minimum fax
Corpus Christi esplora con una toccante sincerità il tabù della malattia mentale, i ruoli di cura imposti alle donne, la superstizione e la società patriarcale in una Spagna tradizionale e cattolica, attraverso il ritratto di due donne intrappolate nei loro ruoli di figlia, madre e moglie. Fin da bambina, Véra è testimone dell’ossessione demoniaca che affligge la sua casa, tormentando sua madre e costringendola a lunghi periodi di debolezza. Tra i tentativi di esorcismo della «meiga» e le visite dallo psichiatra, la superstizione cede il passo alla diagnosi medica. Tuttavia, nonostante la malattia, l’amore indissolubile tra Véra e sua madre resiste al tempo e alla dura condanna della società.
Matteo Cateni, La scimmia, Paesi Edizioni
Una storia intensa e coinvolgente ci trascina in un mondo grottesco e paradossale, ma al contempo reale, dove drammi legati alla tossicodipendenza e al traffico di droga fanno da protagonisti. Seguiamo il percorso di un giovane che si perde nel buio dell’eroina e che diventa prigioniero di un’organizzazione criminale internazionale, per emergere dall’altra parte profondamente cambiato. Tra amore, morte, disillusioni e il fascino del Sudamerica, assistiamo a un processo di liberazione dall’incubo della dipendenza. «Alla disperata ricerca di sé e del ritorno a casa».
Manuela Barban, Quante cose ci ha rubato la guerra, Las Vegas Edizioni
Nel 1943, con l’annuncio dell’armistizio, Goffredo e Silvana sono costretti a separarsi. Lui, operaio specializzato all’Ilva di Trieste, riporta sua moglie e la loro bambina in Liguria, affidandole ai propri genitori ad Albisola. Silvana, donna moderna e indipendente, non tollera le interferenze della famiglia del marito e decide di trasferirsi a Savona dalla sua migliore amica. Goffredo, per gelosia, reagisce con sospetto e Silvana gli scrive lettere infuocate contro la sua famiglia. Nel frattempo, Goffredo si unisce alla Resistenza, impegnandosi a salvare gli operai dalla deportazione nei campi di lavoro in Germania e intrattenendo un rapporto ambiguo con una SS che lavora in un giornale di lingua tedesca. Deve presto prendere decisioni cruciali per il suo futuro e quello dei suoi cari. Quante cose ci ha rubato la guerra è un romanzo familiare ambientato durante la Seconda guerra mondiale, basato sulla storia vera dei nonni dell’autrice, entrambi mossi, in modi diversi, da un irrefrenabile desiderio di libertà.
Luigi Trabucchi, Capire la mente. Oltre il sintomo, CN Oligo
Questo libro raccoglie i frutti di quarant’anni di esperienza di uno dei più noti psichiatri del Veneto. Con un approccio discorsivo e un linguaggio quotidiano, si spiegano casi clinici, oltre che i perché, i significati, i modi e i tempi delle terapie, che non devono essere solo compito del medico, ma che devono nascere dalla collaborazione medico/paziente. Ciò alla luce del collegamento dei sintomi con il contesto di vita familiare, lavorativa e sociale di chi soffre di disturbi psichiatrici, in modo che, raggiunta una nuova consapevolezza, il paziente scopra il “terapeuta che vede nello specchio”, cioè egli stesso. Non manca una riflessione sulle situazioni di malessere e di disagio degli ultimi tempi, a partire dal mondo giovanile o da quello della terza età, guardando alla mancanza di relazioni all’interno delle famiglie e delle fragilità della vita d’oggi. Ho sentito l’esigenza di raccontare la mia esperienza, che sicuramente è comune a quella di tanti colleghi più anziani e più giovani, ma, soprattutto, di descrivere come ho visto e interpretato la sofferenza e come questa sia cambiata nei decenni. Sono partito come medico che si occupava di malattie, tuttavia, un po’ anche per gli insegnamenti e le ansie di mio padre, concentrato più sull’uomo che su queste ultime, ho imparato col tempo a vedere i pazienti che incontravo come persone e non solo come portatori di malattie. Questo percorso l’ho compiuto, giorno per giorno anche riflettendo sulle situazioni della vita che la professione mi faceva incontrare, su ciò che accadeva nel mondo della fatica e sofferenza umane che vedevo dalla mia scrivania e negli eventi della cronaca. Era, ed è, un crescendo di situazioni di difficoltà esistenziale che è aumentato con le crisi globali, in particolare dagli anni ’90 in poi. Ho “scelto” di non considerare più la patologia nei suoi canoni delle classificazioni consuete, ma nel disagio esistenziale e umano che vedevo sempre più nell’umanità che incontravo e incontro.
Andrea Lattanzio, Le voci di 100 capolavori del cinema. Doppiatori e festival, CN Oligo
Questo libro raccoglie le biografie, le filmografie e le carriere dei doppiatori italiani, interpreti-ombra dei grandi divi che con le loro voci straordinarie hanno raccontato le più belle storie dei cento film capolavori del cinema mondiale con relative schede. All’interno del volume è inserita la manifestazione italiana dedicata al doppiaggio “Il Festival Internazionale del Doppiaggio Voci nell’Ombra” con tutti i doppiatori premiati nelle varie edizioni.
Le uscite di martedì 14 maggio
Giacomo Matteotti, Contro ogni forma di violenza, a cura di Davide Grippa, Einaudi
In commemorazione del centenario dell’atroce assassinio di Giacomo Matteotti per mano fascista, questo volume si propone di preservare e diffondere le sue idee e le sue convinzioni. Al centro del libro si trova un discorso fondamentale del deputato socialista, intitolato Contro ogni forma di violenza, tenuto alla Camera dei deputati nel gennaio del 1921. Questo discorso, che offre un’analisi pionieristica della violenza che dilagava in Italia, continua a risuonare con straordinaria rilevanza nel mondo contemporaneo. Accanto al discorso di Matteotti, il volume include due ulteriori contributi che esplorano la natura e le dinamiche della violenza fascista da prospettive diverse. Uno di questi denuncia lo squadrismo nel Polesine, mentre l’altro si oppone all’eversione fascista contro le istituzioni democratiche. Il libro si conclude con un saggio del curatore, Davide Grippa, che offre una contestualizzazione del rapporto tra Matteotti e il principio della non violenza, offrendo al lettore una panoramica esaustiva e illuminante sull’eredità e l’importanza di Matteotti nel contesto storico e politico contemporaneo.
Le uscite di mercoledì 15 maggio
Federico Riccardo, Tender, Edizioni Effetto
Otto racconti compongono un quadro variegato di storie che si svolgono nello spazio e talvolta nel tempo, tratteggiando quadri di infelicità e di resistenza in una società sterile, dove la comunicazione diventa sempre più sconosciuta. Dall’intimidazione alla violenza domestica, fino all’isolamento e al cannibalismo, metafora degli ostacoli di una società priva di empatia. Di fronte l’imminente invasione del pianeta da parte dei cannibali l’unica via d’uscita sembra essere smettere di riflettere e trovare rifugio nelle piccole cose: un foglio, una pizza, un momento di intimità, una melodia. «Il tempo necessario è un eterno presente; il passato non si è vissuto; il futuro non lo si potrà mai considerare».
Le uscite di venerdì 17 maggio
Giammarco Puntelli, Amarcord, CN
Quella mattina c’era tanto sole e c’era tanto buon umore. Era l’anno delle accelerazioni e dei cambiamenti, delle Trasformazioni e delle scoperte “Amarcord” è il romanzo d’esordio di Giammarco Puntelli, già conosciuto autore di saggistica d’arte contemporanea e di manuali di personal e business coaching. È il racconto di una famiglia italiana attraverso la voce di più generazioni. Dodici storie che sono vere e proprie sliding door che determinano il percorso dei personaggi. Sullo sfondo, la storia d’Italia dal 1953 al 2024: più di settant’anni visti dagli occhi di uomini e donne del Belpaese che scoprono, un giorno dopo l’altro, il significato della vita. Il romanzo di esordio di uno dei maggiori curatori d’arte contemporanea in Italia Presentazione in occasione del Premio Bancarella. Puntelli: «È il racconto di una famiglia italiana che ricorda la tua oppure che ricorda una di quelle che tu o qualche tuo caro ha conosciuto, è il racconto di un Paese e di un mondo nel quale gli eventi si sono inseguiti sempre più velocemente e dove le gioie hanno sempre superato le lacrime e le nostalgie. Perché la vita va avanti, sempre e velocemente. A volte affrontando tante curve come su una strada di montagna quando annusi la natura dall’aria che entra in una piccola, grande, Cinquecento Abarth che fa tanto rumore come il tuo cuore. Perché a ogni accelerata c’è una nuova emozione e dietro ogni curva un nuovo momento di vita. Perché sfreccia, gialla, come una pagina di pergamena che attende che la storia sia scritta con una linea laterale blu che somiglia tanto all’inchiostro delle tue parole. Questo libro parla di curiosità, parla di vita. Questo libro ti porta su un cammino di riflessioni da richiamare alla tua mente al bisogno. Una piccola bussola o se preferisci una cassetta degli attrezzi. Fra un caffè e una tisana queste pagine ti scalderanno il cuore e per ciò che hai vissuto o per i racconti che hai ascoltato dalla tua famiglia ti troverai a dire sottovoce: “Amarcord”».
Deborah D’Addetta, Maleuforia, Giulio Perrone Editore
“Maleuforia” di Deborah D’Addetta (autrice che ha pubblicato sulla nostra rivista con il racconto Kitöltest) traccia il percorso di Raffaele, un adolescente napoletano alla ricerca della sua identità di genere. Ambientato tra gli anni Ottanta e Novanta, il romanzo offre uno sguardo senza censure sulla formazione sessuale e sentimentale del protagonista, il quale trova rifugio in un ambiente inusuale: un bordello. Qui, Raffaele subisce una trasformazione sia fisica sia spirituale, prima di essere accolto da un mentore che lo guiderà attraverso una nuova fase della sua vita. Il romanzo si distingue per un linguaggio che mescola italiano e dialetto partenopeo, esplorando il concetto di «maleuforia», una fusione tra malinconia e sereno disincanto.
Giorgio Biferali, Sono quasi pronto, Ponte alle Grazie
Durante un’estate torrida e densa di cambiamenti, un uomo in procinto di diventare padre si interroga sul proprio passato e su quello delle persone che incontra quotidianamente per strada, nei bar e nei negozi. Che bambino sono stato? E che bambini sono stati tutti? Questo momento di riflessione dà il via a un viaggio nel tempo, in cui il protagonista ripercorre la sua storia sentimentale, dall’adolescenza in poi, analizzando il desiderio, l’amore e il rapporto con la sua compagna, fino ad arrivare all’infanzia. Infatti, dopo l’inizio la narrazione si sposta sulla storia della sua famiglia: la demenza senile del padre rivela un lato inaspettato della personalità del protagonista, mentre la malattia della madre e la caducità dei ricordi mettono in discussione la stabilità del passato. In questo periodo di analisi e resoconti, l’unico rifugio del protagonista diventa la scrittura, un tentativo di preservare e dare forma alla memoria, ai fantasmi del passato e, inevitabilmente, a sé stesso.
Enrico Sibilla, Nero celeste, Polidoro
In un tempo (forse) lontano, la Storia è giunta al termine. Per questo motivo, regolarmente ogni settimana, l’anziano Pontefice si reca alla grotta segreta che si trova sotto la Cappella Sistina. Da secoli, questa grotta nasconde un buco nero che induce visioni straordinarie in chi vi si avvicina. Allo stesso tempo, in una tenda da campo montata all’estremità opposta di via della Conciliazione, «colui che è tutti gli Adolf Hitler» attende pazientemente di lanciare l’attacco finale alla basilica e completare la conquista del pianeta.
Renata Asquer, Il visconte che amava i gelsi, Arkadia
Protagonista di una stagione di rivolgimenti politici a cavallo tra la fine del Settecento e il principio del XIX secolo, il visconte Francesco Asquer di Flumini, giunto quasi alla fine dei suoi giorni, decide di lasciare una lunga lettera al figlio maggiore, da leggere come un testamento spirituale. La sua esistenza, fatta di politica, amori appassionati, conduzione dei propri affari viene di volta in volta contrassegnata dai grandi e piccoli avvenimenti della storia, dalla Rivoluzione francese all’epidemia di vaiolo che devasta la Sardegna, dalla rivolta di Palabanda alla carestia del 1812. Sospettato di giacobinismo, inviso a certi ambienti di corte, Francesco Asquer coltiva anche una viscerale passione per la campagna e per i gelsi, introducendo nella sua attività di bachicoltore tecniche innovative e moderne. E sarà proprio in questo piccolo universo dominato dalla natura che il visconte cercherà di raccogliere le proprie idee per trasmettere alle generazioni future il senso di una esistenza spesa al servizio della patria e della famiglia.
Roberto Biadi, Le nuvole del soffitto, Add Editore
Un individuo si reca dal medico e si rende conto di essere deceduto, ma non ha tempo di affrontare la questione. Ciò potrebbe sembrare l’inizio di una barzelletta di scarso gusto, ma in realtà è il punto di partenza per Le nuvole del soffitto. Tuttavia, la condizione del protagonista non sembra essere cambiata molto rispetto alla vita precedente: la routine quotidiana procede come sempre, tra aperitivi e impieghi poco stimolanti, un’ex moglie verso cui forse prova ancora dei sentimenti, un generale senso di inadeguatezza e una figlia che rappresenta l’unico scopo di vita. Non resta che andare avanti, affrontando la vita appena conclusa (come conferma il medico!), fatta di ritardi, opportunità mancate, e fuga dalle responsabilità, in un ciclo monotono che sembra offrire più conforto della felicità stessa.
Le uscite di giovedì 23 maggio
Sergio Oricci, Materia prima, Transeuropa
Materia prima esplora la complessa psicologia del protagonista, Sergio, offrendo una profonda analisi dell’essere umano. Il romanzo segue la storia di un quarantenne alla ricerca di un significato più profondo nella vita borghese e spinto verso esperienze spirituali attraverso varie comunità. Diviso in tre parti, in cui si mescolano narrazioni in prima e in terza persona, il libro offre uno sguardo approfondito sulla ricerca di identità e significato. Il tragitto di Sergio verso la terza comunità, circondato dai «sassi», diventa un’esperienza di crescita personale e culmina in un epilogo narrato in prima persona plurale. Con una struttura narrativa innovativa e uno stile ipnotico, l’autore offre una visione penetrante della natura umana e del suo costante confronto con l’esistenza.
Le uscite di venerdì 24 maggio
Adriana Valenti Sabouret, Le nobili sorelle Angioy, Arkadia
Tre nobili fanciulle cagliaritane orfane di madre e figlie di un eroe rivoluzionario in esilio a Parigi sono lacerate dal dilemma se continuare ad amare il padre, contro il suo apparente abbandono e il tessuto sociale reazionario in cui evolvono, oppure imporsi di dimenticarlo sino a ignorarne le ultime volontà? La prima opzione, in accordo con il cuore, le condurrebbe alla perdita. La seconda, salvando le apparenze, garantirebbe loro onore e rispetto in una Sardegna monarchica e conservatrice. L’amore incondizionato di un padre, le conseguenze devastatrici della sua perdita, dopo un’infanzia minata dalla morte precoce della madre e la chiusura in monastero, accompagnano le vite di Speranza, Giuseppa e Maria Angela Angioy sopraffatte da un carico emotivo troppo pesante per le loro spalle. Attorno alle tre sorelle brulica un universo di personaggi realmente vissuti nel Settecento sardo, sullo sfondo dei progressi societari tipici del secolo dei Lumi che porrà le basi della Sardegna moderna. Le nobili sorelle Angioy è una storia vera di umanità fondata sulla famiglia, l’amore, la perdita, il dolore e il tradimento ma anche di forza, quella di tre ragazze al bivio la cui scelta di vita celerà una sofferenza interiore non indifferente. Una storia che evidenzia personaggi anche imperfetti, regole societarie schiaccianti e i contrasti quasi insolubili che condurranno le sorelle a una scelta delicata.
Diego Zuñiga, Terra di campioni, La Nuova Frontiera
Nella piccola città di Calama, nel nord del Cile, un giovane si ritrova ad affrontare l’estate cercando rifugio sulle rive del fiume Lao insieme ai suoi compagni. Qui, impara abilità come il nuoto, l’immersione e la pesca, e si distingue per un talento straordinario: la capacità di rimanere sott’acqua per lunghi periodi. Con il passare degli anni, il giovane Chungungo, si trasferisce sulla costa e si unisce a una comunità di pescatori, dove sviluppa le sue abilità nel mare aperto. Mentre il Paese subisce cambiamenti politici con l’arrivo del presidente Allende, Martinez diventa un pescatore eccezionale e attira l’attenzione dei preparatori della nazionale di pesca subacquea. Il suo successo culmina nei mondiali di pesca sportiva in Cile, ma una sconvolgente scoperta legata alla nuova dittatura nel suo Paese cambierà il corso della sua vita in modo irreversibile.
Le uscite di sabato 25 maggio
Carlo Lapucci, Uniamoci, Amiamoci. Blasoni e complimenti proverbiali tra popoli italici, Graphe.it
Questa ricerca è uno studio, con un repertorio esemplificativo di un settore dei proverbi che nel tempo non ha avuto molta attenzione, classificato come tipologia generica di utilità pratica. Il blasone proverbiale serve più a marcare le differenze, le distanze, le particolarità, usando preferibilmente i difetti altrui. I riflessi antropologici segnalati da questo studio sono notevoli, profondi e anche divertenti, dal momento che scoprono un lato singolare del carattere tipico d’una popolazione che ha più elementi in comune di quanti non vorrebbe avere, tenendo a distanziarsi, smarcarsi, definirsi, mantenendo il proprio stigma, fino all’ultimo paesello della montagna più sperduta.
Blasoni popolari sarebbero da intendere, secondo logica e propriamente, soltanto quelli che gli abitanti d’una località e d’un territorio dànno a se stessi, o alla loro comunità storica, e sono volti, come il blasone nobiliare, a esaltare qualità, imprese, meriti e quanto altro di positivo, in modo da distinguersi, qualificarsi e anche primeggiare su altre società umane, soprattutto sulle popolazioni confinanti e più vicine. Gli studiosi sono passati sopra al fatto che i motti di autoesaltazione di paesi e città, generati dal compiacimento e dalla vanagloria, sono stati l’occasione di dare forma a una critica di altre popolazioni vicine e lontane in infinite parodie coniando detti, spesso molto azzeccati, volti a deridere i difetti, le presunzioni, le malefatte altrui. Molti sono divertenti, pungenti, graziosi, a volte giustamente un po’ graffianti ma non lontani dalla benevolenza; altri castigant ridendo mores, non pochi sono infondati, ingiusti, volti decisamente ad avvilire i destinatari, prevalere su di loro, deriderli, provocarli, moderare il loro valore, i loro meriti, esaltando implicitamente se stessi. Questo è l’aspetto che travalica il gioco innocente e pone il problema del collegamento a fenomeni passati a modalità diverse, ma che sembrano fatte della stessa sostanza.
Le uscite di mercoledì 28 maggio
Maria Grazia Calandrone, Magnifico e tremendo stava l’amore, Einaudi
Nelle pagine di questo romanzo, Maria Grazia Calandrone ci conduce attraverso le sfaccettature di un amore fuori dagli schemi, tratto da una vicenda di cronaca nera realmente accaduta. Con occhio da investigatrice e cuore da poetessa, l’autrice ci immerge nelle vite dei protagonisti, intrecciando una trama intricata di passioni, segreti e colpi di scena. Mentre le storie d’amore spesso si perdono nella monotonia, questa si distingue per il suo finale sorprendente, plasmato dalla crudele imprevedibilità del destino.
Salvatore Massimo Fazio
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È nata a Siracusa. Laureata in Lingue e letterature straniere, si appassiona in particolar modo al francese e alla sua vasta produzione letteraria. Insegnante, a 25 anni decide di trasferirsi in Francia diventando docente presso l’Istituto Statale Italiano Leonardo da Vinci a Parigi e il Liceo Internazionale di Saint-Germain-en-Laye. Dopo aver svolto diversi incarichi per conto del Ministero degli Affari Esteri italiano, si cimenta nell’ambito della traduzione e inizia la collaborazione con alcune riviste. Nel 2019 esordisce in Francia con il romanzo Le rêve d’Honoré (Éditions du Panthéon). Con Arkadia Editore ha pubblicato Madame Dupont (2021), La ragazza dell’Opéra (2023) e Le nobili sorelle Angioy (2024). Ha al suo attivo numerosi articoli e interventi di carattere letterario.