La Laguna del disincanto, il nuovo romanzo di Massimiliano Scudeletti (Arkadia editore)
“Per scrivere questo libro mi sono dovuto addentrare in un mondo così corrotto da destabilizzarmi. Allontanavo lo schermo come per mettere una barriera tra quello che avevo evocato e me stesso. Non lo rifarei”. Massimiliano Scudeletti “C’è nelle sue pagine una pietas che ci commuove e convince, e c’è sottotraccia un’analisi sottile, senza retorica del male così come si manifesta, sia in pace sia in guerra e ovunque”.
Massimiliano Scudeletti ritorna con il suo progetto letterario più ambizioso che ruota attorno al personaggio di Alessandro Onofri, già protagonista del giallo sociale Little China Girl (Betti Editrice 2018) e del romanzo di formazione La Laguna dei sogni sbagliati (Arkadia Editore, 2022). Usando lo stesso personaggio l’autore esplora generi diversi, fino a La Laguna del disincanto, un thriller psicologico di respiro internazionale – dimostrando la capacità di rinnovarsi, di osare, di sfidare i confini della narrativa italiana. In La Laguna del Disincanto, Alessandro Onofri è un uomo adulto, reporter di guerra disilluso e segnato, molto diverso dal ragazzino protagonista del precedente romanzo. Il suo passato è solo un’ombra lontana, dimenticata tra le acque stagnanti della Laguna di Venezia e il buio di Porto Marghera. Ma quando un’amica disperata gli mostra un filmato inquietante del figlio che terrorizza il fratello mimando un rituale scolastico macabro, Onofri è risucchiato in una nuova indagine che lo costringe ad affrontare vecchi demoni. Ciò che scoprirà scuoterà profondamente la sua fragile stabilità. Altri bambini della stessa scuola sulle colline di Fiesole sono vittime di traumi terribili. Le loro foto circolano su Silk Road, il famigerato mercato illegale nel Dark Web, un luogo dove antiche credenze trovano nuova vita grazie alle tecnologie moderne. Il Male, in questo romanzo, non è più confinato ai miti o alle leggende, ma si nasconde nelle pieghe più buie della Rete, trovando nuovi modi di emergere e prosperare. La Laguna, qui, non è più il luogo dell’incanto, ma uno specchio oscuro che cela i mostri del passato, una metafora delle acque limacciose in cui sprofonda ogni residuo di innocenza. Il romanzo non è solo una discesa nell’oscurità, ma anche una riflessione sulla perdita: degli amici, della magia dell’infanzia, dei sogni. Un’Italia cupa e inquietante fa da sfondo al viaggio esistenziale di Onofri: Venezia, Firenze, Bologna, non più città da cartolina, ma luoghi dove si consuma una battaglia invisibile tra passato e presente, tra memoria e oblio. In questo nuovo millennio dominato dalla tecnologia, dalle guerre e dalla crisi morale, Scudeletti ci costringe a guardare in faccia un male che si adatta, che muta, che si nasconde anche dietro gli schermi, ma che è più vivo che mai. Il progetto letterario LA QUADRILOGIA DEL MALE
“La Laguna del Disincanto” non è solo un romanzo noir e un thriller psicologico. È un’opera che sfida il lettore a porsi domande scomode: dove si nasconde il Male oggi? In quale angolo della nostra modernità? Nelle pieghe del Deep Web o nelle zone d’ombra della nostra coscienza? Con quest’opera, Scudeletti si avvicina alla chiusura di un cerchio. Usando lo stesso personaggio, esplora generi diversi – dal giallo sociale di Little China Girl al romanzo di formazione de La Laguna dei Sogni Sbagliati, fino a La Laguna del disincanto, un thriller psicologico di respiro internazionale – e dimostra la sua capacità di rinnovarsi, di osare, di sfidare i confini della narrativa italiana. Un progetto letterario unico, che unisce una critica sociale tagliente con una riflessione esistenziale potente, ponendo Alessandro Onofri, un reporter di guerra che evolve nel corso delle storie, come figura centrale e simbolica: l’uomo moderno che, tra traumi, orrori e disillusioni, cerca disperatamente di trovare un senso. Un progetto letterario che si concluderà con un quarto romanzo attualmente in fase di scrittura.
Massimiliano Scudeletti, “per un quarto di origine sinti”, è nato a Firenze nel 1962.
Dopo gli studi si dedica alla realizzazione di documentari e spot televisivi prima come sceneggiatore, poi come regista. Nel passaggio tra analogico e digitale abbandona l’attività per gestire un’agenzia assicurativa che opera prevalentemente nella comunità cinese. Continua a viaggiare nel Sud-Est asiatico. Compiuti i cinquant’anni, decide di dedicarsi completamente alla cultura tradizionale cinese e alla scolarizzazione di adulti immigrati. A febbraio 2018 pubblica il suo primo romanzo con protagonista Alessandro Onofri, Little China Girl per Betti Editrice vincitore del premio Emotion al “Premio Internazionale Città di Cattolica” e ha ottenuto il secondo posto al Premio “Tramate con noi” di Rai Radio1. Nel luglio 2019 ha pubblicato L’ultimo rais di Favignana – Aiace alla spiaggia, per Bonfirraro editore. A novembre 2022 è uscito La laguna dei sogni sbagliati (Arkadia Editore), il secondo romanzo della Quadrilogia. I suoi reportage di viaggio in Iran, Bhutan, Laos e Benin sono stati pubblicati nella rivista Erodoto 108. Con alcuni racconti è stato finalista al concorso internazionale “Amico rom” e alla prima edizione del premio “Samudaripen”, l’equivalente della Shoah per i rom. Da questi testi è nato “Suite romanè”, uno spettacolo teatrale che verrà messo in scena anche nella Giornata della Memoria al Teatro Lippi di Firenze.
Giovanni Pacchiano
Il link alla recensione su Loft Cultura: https://tinyurl.com/4r5hab6d