Massimiliano Scudeletti – La laguna dei sogni sbagliati – Arkadia Edizioni
Attraverso le atmosfere cupe di una Venezia avvolta nel misterioso mondo dell’occultismo e dell’esoterismo, Massimiliano Scudeletti imbastisce un noir che travolge il lettore fino alla fine, riservando un finale esplosivo. Edito da Arkadia editore, La laguna dei sogni sbagliati, ambientato negli anni novanta, gli anni della guerra in Jugoslavia, dell’inquinamento nel Porto di Marghera, il protagonista, Alessandro Onofri, orfano dei genitori, passa da una casa famiglia all’altra, la sua amata zia Annamaria giudicata troppo anziana per prendersi cura del nipote, amante dell’esoterismo, è sempre presente e vigile sull’adolescente che si appresta a fare nuovi incontri e nuove amicizie. Ad ostacolare la vita del giovane Onofri è la presenza di una nuova e inquietante insegnante: tailleur attillati, scarpe col tacco alto, occhiali da sole rossi, e una crudeltà ai limiti della realtà.
“… a quel punto la supplente, la donna elegante e sofisticata che c’era prima, non c’era più, era sparita. Al suo posto ce n’era un’altra, già, e su questo tutti erano d’accordo. Ma come potevano raccontarlo?
Afferrava il registro canterellando con voce infantile:
«E adesso chi possiamo sentire?» Tutta la classe seguiva l’altalenare annoiato dell’unghia che scendeva e saliva graffiando la pagina. Alcuni trattenevano il respiro, altri controllavano l’orologio che doveva essersi rotto, tanto andava lento.”
Di questo misterioso personaggio non conosceremo il nome, ma sarà da catalizzatore sulle debolezze, le fragilità di Alessandro, ossessionato dalla perdita dei genitori e deciso a fare il possibile per realizzare il sogno di rivederli, attraverso la magia. In bilico tra il bene e il male, La laguna dei sogni sbagliati è un noir che condensa l’orrore occulto dei riti satanici, omicidi, alla cronaca del passato, non troppo lontano da noi.
La laguna dei sogni sbagliati è anche la storia di tre ragazzini, tre amici che si ritrovano a condividere i propri disagi, le drammaticità che la vita ha posto loro già da piccoli. Ivan e Maria Luisa, sempre al suo fianco. Massimiliano Scudeletti ordisce una trama nella trama, con una connotazione realistica che riporta al noir metropolitano, con una Venezia non propriamente turistica, dove si evidenzia la differenza territoriale tra Venezia e Porto Marghera, una distanza non sempre geografica. L’attualità si fonde con la finzione, creando un ponte immaginario tra il bene e il male, un viaggio psicologico nelle fragilità umane, un flebile confine a un passo dall’oscuro. I molteplici personaggi che via via incontreremo sono ben caratterizzati, ognuno con una peculiarità, tratti distintivi che ben si mescolano a una trama dalla struttura solida tra fabula e intreccio.
Massimiliano Scudeletti Nasce e vive a Firenze. Dopo gli studi si dedica alla realizzazione di documentari e spot televisivi, prima come sceneggiatore, poi come regista. Nel passaggio dall’analogico al digitale abbandona l’attività per collaborare con un’agenzia assicurativa che opera prevalentemente nella comunità cinese. Continua a viaggiare nel Sud-Est asiatico per passione. Compiuti i cinquant’anni, decide di dedicarsi completamente alla cultura tradizionale cinese e alla scolarizzazione di adulti immigrati. Nel 2018 pubblica il suo primo romanzo, un giallo con protagonista il videoreporter di guerra Alessandro Onofri, Little China Girl (Betti Editrice), giunto secondo al premio “Tramate con noi” di Rai Radio1, vincitore del premio Emotion al “Premio Letterario Città di Cattolica”. Dopo numerosi racconti, alcuni con protagonista sempre Alessandro Onofri, nel 2019 pubblica il suo secondo romanzo, L’ultimo rais di Favignana. Aiace alla spiaggia (Bonfirraro). I suoi reportage di viaggio sono pubblicati sulla rivista “Erodoto 108”. La sua ultima avventura è la fondazione con un gruppo di amici della “non” casa editrice I libri di Mompracem.
Loredana Cilento
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