Premio alla carriera alla giornalista e scrittrice Valeria Ancione sul palco dello Switzerland Literary Prize 2024
Per una carriera spesa all’insegna del giornalismo a tutti i livelli e in particolar modo nelle redazioni sportive
Premio alla carriera alla giornalista e scrittrice Valeria Ancione sul palco dello Switzerland Literary Prize 2024 che si è tenuto sabato 28 settembre a Lugano. Siciliana di nascita e romana di adozione, giornalista da più di trenta anni del Corriere dello Sport e autrice di quattro romanzi, tra cui uno per ragazzi Volevo essere Maradona (Mondadori) e l’ultimo E adesso dormi (Arkadia editore) uscito un anno fa, è stata scelta dalla Giuria con la seguente motivazione: “Per una carriera spesa all’insegna del giornalismo a tutti i livelli e in particolar modo nelle redazioni sportive regalando reportage, articoli e opere letterarie di elevato valore contenutistico”. “Alla soglia dei sessanta anni, questo premio arriva inatteso, riempiendomi di gioia e orgoglio – ha dichiarato Valeria Ancione. Per me è un riconoscimento a una vita spesa, cercando un giusto equilibrio, nella cura dei figli, della scrittura, figlia anch’essa, e nella dedizione a un mestiere bellissimo come il giornalismo, che per me è racconto, anche un titolo è racconto. A una donna, si sa, niente è dovuto, molti muri e molte salite, ogni fatica è moltiplicata per mille doveri. Il successo non è solo avere un nome riconoscibile, ma riuscire a fare quello che si è desiderato. E questo premio mi certifica un successo personale, non solo professionale e artistico, ma emotivo. Ringrazio tutti coloro che lo hanno reso possibile “. Un prestigioso premio della Svizzera nato per accomunare le popolazioni di tutto il mondo, condividere emozioni e valorizzare le culture linguistiche, una tappa significativa nella carriera di Valeria Ancione.
Siciliana, Valeria Ancione è nata nel 1966 a Palermo, ma è cresciuta a Messina e dal 1989 vive a Roma. Giornalista professionista, lavora al “Corriere dello Sport” dal 1991. Ama raccontare le donne. Si è occupata di calcio femminile, sostenendo sulle pagine del suo giornale la battaglia contro pregiudizi, stereotipi e discriminazione di genere. Del calcio in generale l’attrae la potenza di aggregazione e condivisione, meno le partite. Non è tifosa, ma simpatizza. È convinta che lo sport possa salvare la vita. Giocava a basket, nonostante l’altezza, è sempre a dieta, non ha mai tinto i capelli, legge sempre e ascolta audiolibri, ama il mare in modo viscerale e la Sicilia in modo possessivo, si commuove sullo Stretto, è orgogliosa di essere cittadina di Roma, ha tre figli nel secondo tempo dell’adolescenza che, se non si allunga un altro po’, forse sta finendo.
Nel 2015 ha esordito in narrativa con “La dittatura dell’inverno” per Mondadori. Nel 2019 con Mondadori Ragazzi ha pubblicato “Volevo essere Maradona” (biografia romanzata dell’ex calciatrice Patrizia Panico), aggiudicatasi il terzo posto al Premio Bancarellino e di cui la Lux Vide ha acquistato i diritti per produrre una serie tv. Nel 2022 è uscito per Arkadia “Il resto di Sara”, del quale esiste anche la versione audiolibro de Il Narratore, a cui ha fatto seguito per la stessa casa “E adesso Dormi” nel 2023.
Il 30 aprile 2024 è tornata in libreria nuovamente con “La dittatura dell’inverno” in una nuova edizione, grazie a il Narratore che lo ha rilanciato in audiolibro, ma anche nelle versioni cartacea e digitale.
Ivan Rota
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