Bellissima e sicilianissima, la prima quindicina metà del mese di luglio con i nostri consigli di lettura. Iniziamo con un amico che non dimenticheremo mai, un uomo che è oro ciò che scrive e come lo scrive. È giusto parlarne al presente perché Gianluca Vittorio non è mai morto. Giostre. Caleidoscopiche vite di G (Algra), è il suo libro postumo curato da Sara Gentile, che è sua madre, e dall’italianista Dario Stazzone, ed è il #librocopertina. Altra catanese in libreria è Roberta Castelli che torna, sempre con Frilli, con il nuovo giallo alle pendici dell’Etna Indagine sotto il vulcano, e si aggiudica il #librocontrocopertina. Pubblicato sempre dall’editore genovese è I delitti del castello. Il maresciallo Bonanno indaga a Villabosco del nisseno Roberto Mistretta, già in libreria da qualche settimana. Doppietta per NN Editore con Solvej Balle e il suo Il volume del tempo e Brian Panowich e il suo Nient’altro che ossa. Arkadia editore pubblica L’ultima parola l’hanno scritta prima di Ruggero Roggio, Oltre la porta socchiusa di Lucia Guida. Con Donne di tipo 1 di Roberta Casasole, Feltrinelli, Demoni del siciliano Lirio Abbate che ripercorre, per Rizzoli, il potere malato di Roma, e Abarat Vol.1 di Clive Barker edito da Fanucci, vi auguriamo un ottimo caldo di letture. Ritorno di grido anche per il presidente di Etnabook Cirino Cristaldi con Ousmanne Olman e per la blogger di MessinaToday Eliana Camaioni con Nostra Signora da Messina, ambedue in libreria grazie all’editore etneo Algra. Lunedì 15 luglio Armando Editore pubblica quattro volumi. Due hanno per tema i media, La TV senza la TV. La piazza globale attraverso il web di Maurizio Gianotti; e Social media: rivoluzione culturale o impoverimento sociale cognitivo? del siciliano Sebastiano Tanasi. I siculi Francesco Augello e Teresa Messina pubblicano un libro sulla violenza di genere mentre Vincenzo Mastronardi e Annasofia Gasperini parlano di errori giudiziari.
Titoli già in libreria
Cirino Cristaldi, Ousmanne Olman, Algra
2035, il mondo è sconvolto dai cambiamenti climatici. Il mare ha inghiottito il 14% delle terre emerse. Adesso il monopolio energetico globale è della Suntech e il giovane giornalista Ousmanne Olman è convinto che questi avvenimenti non siano casuali. Così, ha inizio un’incredibile sequenza di eventi che lo porteranno a conoscere la “verità”, tra azione, sangue e amore.
Eliana Camaioni, Nostra Signora da Messina, Algra
Il furto di una Madonna Nera di fattura antichissima dai sotterranei del Louvre sarà l’inizio di una delicata indagine che il Sovrintendente De Blanche affiderà ad Alianna Braschi, che di quel Museo è adesso direttrice, chiedendole il massimo riserbo e di non coinvolgere la polizia. Al posto della Madonna, un biglietto con una frase sibillina, scritto dalla stessa mano che ne lascerà uno identico al Museo di Messina, sulla scrivania della stanza che era stata di Alianna, che verrà ritrovata a soqquadro assieme al cadavere del custode, il giorno di Natale.
Ma a Messina l’inchiesta si apre d’ufficio, affidata all’Ispettore Michele Maggiori, ed è un evento che ad Alianna stravolgerà la vita: al pizzino e al cadavere del custode, infatti, si aggiungerà il ritrovamento di un taccuino espressamente lasciato lì per lei da una misteriosa donna bionda, che si rivelerà essere un documento di inestimabile valore: è il diario personale che Cervantes scrisse di suo pugno, durante la convalescenza messinese, che svela importanti e segretissime informazioni esoteriche sulla Grande Madre, sulla patrona della città e sugli assetti energetici dello Stretto.
Un taccuino che scotta, ricercato da nemici importanti e spietati, disposti a uccidere pur di impedire che quei segreti possano essere rivelati.
E per la prima volta, Alianna si ritroverà da sola: non c’è più, a indagare con lei, Marco Stagnoli, col quale si è salutata per sempre. Una dolorosa decisione presa di comune accordo cinque anni prima, che aveva causato il trasferimento a Parigi di Alianna e l’addio definitivo alla propria città.
Ma sarà grazie a Luca, conosciuto in crociera, e all’eclettica Lea, che Alianna troverà supporto: da Barcellona di Spagna a Bali, passando per i sotterranei della Sagrada Familia e l’arte iniziatica di Gaudì, Alianna sarà sul punto di perdere tutto, rischiando anche la vita, a causa di un passato che tornerà con prepotenza e di pericolosi avversari che la seguiranno ovunque vada.
Con un epilogo inaspettato, Nostra Signora da Messina chiude la trilogia iniziata con Nessun Dorma e proseguita con Portami con te, regalando ai lettori un finale a sorpresa, e una Messina tutta da scoprire.
Roberto Mistretta, I delitti del castello. Il maresciallo Bonanno indaga a Villabosco, Frilli
L’estate in Sicilia è sempre un affare caldo, pregno di sudore e degli improperi a cui costringe i suoi abitanti. Ma il maresciallo Bonanno quest’anno ha già pronta la soluzione perfetta: una lunga vacanza a Siculiana, a godersi sole, salmastro e tranquillità, accompagnato dalla sua fidanzata, la bellissima assistente sociale Rosalia, e la figlia Vanessa. Ma come al solito, il destino sembra metterci lo zampino, nella forma di una troupe cinematografica: nel castello di Villabosco, cittadina medievale sui Monti Sicani, si girerà Amore temerario, un film che porterà nelle sale cinematografiche la tragica storia d’amore della principessa Costanza e del prode Andrea andato a guerreggiare. Bonanno, in quanto comandante del Nucleo Operativo dell’Arma, è incaricato di garantire la sicurezza di tutta la troupe e specialmente della meravigliosa attrice protagonista, Tania Tanasi, da tutti conosciuta come la dea. Il maresciallo deve rinunciare alla sospirata villeggiatura a Siculiana, dove lo aspettavano Rosalia e Vanessa, in un momento molto delicato: l’assistente sociale infatti si ritrova alle prese con gravosi problemi familiari, su cui si allunga l’ombra di una forza oscura che da sempre tiene stretta in una morsa soffocante l’isola. Proprio quando le riprese sono ultimate e Bonanno può ricongiungersi con le sue donne, il telefono squilla nella notte e una mano assassina lascia una scia di sangue tra la troupe. Qualcuno, sottovoce, richiama vecchie truvatura e antiche leggende che ancora aleggiano nelle oscure sale del castello e non vogliono essere disvelate, ma lo sbirrume di Bonanno sa che le storie non uccidono, sono gli uomini a farlo. Ancora una volta però nulla è come appare e ogni omicidio ne porterà un altro. Sarà proprio nelle antiche sale del castello, ricche di storie e segreti, che si svolgerà la nuova indagine del maresciallo Bonanno che, affiancato dai suoi fidati aiutanti, il brigadiere capo Attilio Steppani e il carabiniere scelto Giovanpaolo Cacici, dovrà farsi strada tra una serie di delitti sempre più sanguinosi e personaggi il cui volto non è mai esattamente come appare.
Ruggero Roggio, L’ultima parola l’hanno scritta prima, Arkadia
Quali sono i ragionamenti che un uomo elabora incrociando gli sguardi di altre persone? E cosa potranno pensare, di lui, gli uomini e le donne che gli capita di scrutare nel profondo dell’animo? Quali possono essere le sintesi che nasceranno da spezzoni di vita così diversi? Nel suo cammino il protagonista entrerà in contatto con una varia umanità – il professore, il vecchio, la badante, la casalinga, l’immigrato – e di ognuno di loro si formerà un’immagine, una storia, magari assolutamente diversa da quella reale. A tutto questo si aggiungerà la vicenda umana di una ragazza cieca, incapace di dare un senso compiuto alla propria vita, sempre alla ricerca di un riscontro all’inestinguibile desiderio di una prospettiva che le porti felicità e stabilità. Nello scorrere delle pagine di questo romanzi a incastri, in cui si ritrovano i temi centrali dell’esistenza, si sovrappongono quadri stilistici ed emozioni, in una composizione non comune, capaci di dipingere un’atmosfera a tratti onirica e a volte sognatrice.
Clive Barker, Abarat, Fanucci
Clive Barker ci regala una storia sulla lotta tra bene e male, luce e oscurità, una battaglia epica piena di magia e avventura, un fantasy dalle tinte dark. Primo di una trilogia. “Abarat è una creazione intrigante, che merita di essere paragonata a Oz. Il regista e scrittore Clive Barker ha creato una fantasmagoria assoluta, governata dalla logica dei sogni… Con due sequel già annunciati, molti lettori, come Candy, vorranno ‘affidarsi a Mama Izabella’ per essere portati in un posto dove valga la pena di viaggiare.”
Scrive Kirkus sul School Library Journal: “Nonostante una calma tutt’altro che credibile, quasi soprannaturale, di fronte alle situazioni più bizzarre, Candy è un’ottima protagonista, che mostra forza, vulnerabilità e la mancanza della forzata spavalderia di alcune eroine avventurose. Questo primo libro della serie getta le basi per quella che sarà sicuramente un’avventura epica e avvincente”.
Roberta Casasole, Donne di tipo 1, Feltrinelli
«E poi ci siamo noi, le donne di Tipo 1, con Sindrome Premestruale Perenne. L’amore ci sussurra all’orecchio dolci parole e noi gli gridiamo che non c’è campo. Donne che non hanno sbalzi di umore, perché sono sempre di pessimo umore. Noi siamo le elette»
Giovanna J. Giò è una donna di straordinaria bellezza e micidiale crudeltà. Ritiene di essere affetta da Sindrome Premestruale Perenne di tipo 1, patologia che la porta a disprezzare chiunque. Se infatti le donne di tipo 3, per via degli estrogeni sono ben disposte nei confronti del genere umano e degli uomini in particolare, e le donne di tipo 2 tengono a bada il disordine ormonale con shopping compulsivo e pinte di prosecco, le donne di tipo 1 – ceppo al quale appartiene Giovanna – non hanno sbalzi di umore, perché sono sempre di pessimo umore. La loro è, per l’appunto, una sindrome premestruale perenne. A intervalli regolari, Giovanna scrive lettere infuocate all’Inps perché questa “malattia” venga riconosciuta come invalidante: in tal modo lei potrebbe ricevere un assegno mensile, trascorrere il tempo leggendo i capolavori incompresi della letteratura americana e lasciare il suo posto di dottoranda mal pagata in un’università romana. Giovanna ha infatti due nemici giurati: il mondo intero e il professor Enrico Mazzetti. A 78 anni suonati, Mazzetti non vuole mollare la cattedra malgrado non sappia distinguere Bukowski da John Fante, per il quale Giovanna nutre un amore incondizionato e a cui racconta dentro di sé i propri piani di distruzione e di rinascita.
Libro copertina (e prima nazionale), Giostre. Caleidoscopiche vite di G di Gianluca Vittorio, a cura di Sara Gentile e Dario Stazzone, Algra
Gianluca Vittorio era un gigante, di stazza fisica certamente ma di cultura soprattutto. Un uomo che amava la lettura e scriveva divinamente. Al talento di Vittorio, tre volte in antologie con Morellini, e una volta in solitaria con Algra e sempre con Morellini in un e-book, va il nostro ricordo. Ma non solo. Nel luglio 2016 Gianluca viene scelto da una popolare birra al fine di scrivere mini racconti da applicare nell’etichetta della bottiglia così da poter leggere durante un rinfresco.
“Giostre” è un volume postumo, curato dalla mamma di Gianluca, Sara Gentile che il 5 luglio per l’apertura del cartellone di “Battiati estate 2024” dialogherà con il giornalista e scrittore Giovanni Coppola, in anteprima nazionale. L’evento sarà seguito dal concerto del Sicily Latin Jazz Quintet.
Non diciamo “ciao”, per lo scrittore Gianluca Vittorio è sempre un arrivederci e vi omaggiamo il nostro blog di tre anni fa, quando Gianluca scomparve.
Libro controcopertina, Indagine sotto il vulcano di Roberta Castelli, Frilli
Nella vibrante atmosfera di una Catania vestita a festa, i fratelli Cannizzo, Luigi e Giovanni, decidono di andare a pesca e prendono il largo, con l’intento di rientrare in mattinata. La notte promette bene, il mare è calmo e il cielo sfoggia uno splendido tappeto di stelle. Tuttavia, il destino ha in serbo per loro un evento che gli cambierà irrimediabilmente la vita. Nel frattempo, Mariolina e Manfredi, afflitti dall’insonnia, optano per una lunga passeggiata che li conduce fino al porto. Proprio lì, rinvengono un uomo dal volto tumefatto che giace in bilico tra la vita e la morte. Non ha con sé documenti e il viso sfigurato lo rende irriconoscibile. Ma non è l’unico mistero che la notte si porta dietro. Luigi e Giovanni Cannizzo, infatti, non rientrano come previsto e di loro si perdono le tracce. L’indagine che segue cade sulle spalle dell’ispettore Nicola Romano, desideroso di risolvere il caso per dimostrare a tutti il suo valore; specialmente alla bella Adele, medico legale e appassionata amante. In cerca di aiuto, si rivolge a Manfredi che, affiancato da Mariolina, si impegna a fondo per scoprire la verità dietro lo strano ritrovamento e la sparizione dei due pescatori. Mentre i giorni passano e le certezze vacillano, i protagonisti vivono immersi in una storia che scuote le fondamenta delle loro esistenze. Catania, con la sua imponente bellezza, regala meraviglia a un’inquietante vicenda dalle tinte noir.
Le uscite di venerdì 5 luglio
Solvej Balle, Il volume del tempo, NN Editore
“Abbiamo parlato all’infinito, Henry D. e io. Perdiamo la voce, le nostre corde vocali si stancano, facciamo pause, ci separiamo, e quando ci rivediamo la conversazione può continuare. Non è necessario ripetere, perché nessuno di noi due dimentica tutto durante la notte”
Per Tara Selter è il 18 novembre da 1144 giorni. Tutto si resetta prima dell’alba, senza che nessun altro se ne accorga. Fino a quando Tara non incontra Henry D., bloccato come lei nel 18 novembre. Non è più sola, e questo la riempie di rinnovata speranza. I due vivono insieme per un periodo, poi si dividono per tornare dalle proprie famiglie di cui soffrono irrimediabilmente la mancanza. Ma per Tara vivere col marito Thomas è sempre più difficile, stargli accanto non vuol dire condividere davvero ciò che le sta succedendo e può solo acuire la nostalgia. Intanto, però, Tara riceve la visita inaspettata di altre persone come lei e la loro presenza la convince a guardare la rottura del tempo in modo diverso, e ad assumersi il compito di migliorare il mondo che sta cadendo a pezzi. Nel terzo capitolo della saga, Solvej Balle racconta l’incontro con l’altro, con gli altri, che può portare a inattesi cambi di prospettiva sulla vita. Perché forse un eterno presente non è una trappola ma un miracolo, un’occasione di conoscenza e salvezza, un’opportunità unica per compiere il bene.
Le uscite di martedì 9 luglio
Lirio Abbate, Demoni, Rizzoli
«La nostra storia, come tutte le storie che si rispettino, ha un protagonista e un avversario. Solo che in questo caso non ci sono eroi, sono tutti cattivi, tutti “brutti forte” – come li definisce Massimo Carminati. Sono demoni»
Roma brucia, potrebbe essere questo un titolo alternativo per l’inchiesta di Lirio Abbate sulla nuova mappa del potere criminale nella Capitale. Un incendio che cova da tempo sotto le ceneri di un equilibrio malavitoso complesso e precario, divampato sulle pagine di cronaca con l’omicidio di Fabrizio Piscitelli, Diabolik, nell’agosto del 2019. A cinque anni di distanza, Abbate ricostruisce, carte alla mano, la dinamica dello scontro di potere che ha portato a quel «morto ammazzato», individua le forze in campo, dai nuovi e feroci clan albanesi alle storiche famiglie affiliate alla camorra che a Roma hanno un ruolo centrale da decenni. Così, passando al setaccio documenti processuali, intercettazioni telefoniche e ambientali, chat decriptate, emerge il quadro di un fronte criminale violento e spietato, alimentato da un fiume sempre in piena, quello del traffico di droga; un fronte che dispone di eserciti e falangi pronti a uccidere e torturare per segnare il territorio, vendicarsi, conquistare un posto al tavolo di chi comanda davvero. Tra vecchie e nuove conoscenze della storia criminale romana, Lirio Abbate, con la tenacia del cronista vecchia maniera e la vivacità del grande narratore, isola il fermo-immagine di una guerra in corso nelle strade della Capitale. Restituisce un nome e un volto ai protagonisti di questo scontro, ai demoni che infestano Roma.
Le uscite di venerdì 12 luglio
Lucia Guida, Oltre la porta socchiusa, Arkadia
Alice Bellucci, impiegata quarantenne single, viene coinvolta in un grave incidente automobilistico che le causa una perdita parziale della memoria. Quasi contemporaneamente viene licenziata così da essere costretta a ripensare completamente la propria vita. Al suo recupero psicofisico partecipano la sorella, il cognato e il nipote che diventano autentici punti di riferimento. E poi arrivano Carlo, affascinante e sfuggente, con cui intrattiene un’amicizia platonica destinata in breve tempo a esaurirsi, e Paride, imprigionato in un rapporto sentimentale disfunzionale con una donna impegnata e anche lui alla ricerca di un baricentro affettivo più stabile. Sebbene nessuno dei due desideri ulteriori coinvolgimenti emotivi, tra loro nasce una forte intesa. Ma le ambiguità che galleggiano sullo sfondo della relazione presto la inquinano irreversibilmente. Alice si ritrova ancora una volta sola e alla ricerca di una stabilità economica oltre che affettiva. Un romanzo sulla vita, sulla ricerca del proprio destino e della felicità in un mondo spesso contrario e nemico.
Brian Panowich, Nient’altro che ossa, NN Editore
«La vita quassù non è per tutti. Queste montagne? Questa terra? Non è solo roccia e suolo. È una cosa viva, che respira. E quando ha fame? Mangia la carne tenera e non lascia nient’altro che ossa. Figlio, ci sono ossa su tutta questa montagna, intorno a te, fino a dove riesci a vedere. Probabilmente sottoterra ci sono più ossa che vermi. Diavolo, persino quelli nati e cresciuti qui si ritrovano nelle fauci della bestia. È la vita»
Nelson “Nails” McKenna è solo un ragazzino quando, quasi senza volerlo, diventa uno scagnozzo di Gareth Burroughs, il temuto boss che alla fine degli anni Ottanta controlla il territorio di Bull Mountain. Dieci anni dopo, Nails aggredisce uno sconosciuto in un bar per soccorrere una ragazza. L’uomo muore, e ci sono troppi testimoni perché Nails possa scampare alla legge. Gareth quindi lo costringe a fuggire in Florida, per ricominciare da zero. Mentre viaggia verso un destino incerto, la storia di Nails si intreccia con quella di Dallas, la ragazza che ha difeso: come Bonnie e Clyde, i due scappano insieme, e lui riscopre in sé un sentimento che credeva perduto. Ma lasciarsi alle spalle Bull Mountain è impossibile: lo sa bene anche Clayton, figlio di Gareth, che parte in cerca dell’amico Nails nel timore che il padre lo abbia condannato a morte certa, sacrificandolo pur di conservare intatto il suo potere sulla montagna. Nient’altro che ossa è un romanzo dal ritmo serrato che racconta le origini del clan della famiglia Burroughs, già protagonista di Bull Mountain e Come leoni. Brian Panowich torna con un crime ricco di colpi di scena, e celebra la forza dei legami che si scelgono, quelli capaci di prevalere sul sangue, abbattere i pregiudizi e aprire la strada a una nuova libertà.
Le uscite di lunedì 15 luglio
Maurizio Gianotti, La tv senza la tv. La piazza globale attraverso il web, Armando Editore
La tv al tempo del web 2.0 racconta gli esperimenti che, a partire dai primi anni 2000, Maurizio Gianotti ha fatto per realizzare programmi televisivi in diretta attraverso il web. Per molto tempo c’è stata diffidenza. Poi con la pandemia c’è stato un grande cambiamento. Bloccati in casa dal lockdown molti, per continuare a realizzare programmi, si sono dovuti collegare dalle proprie abitazioni. È arrivata così la sinergia tra tv e web.
Sebastiano Tanasi, Social media: rivoluzione culturale o impoverimento sociale cognitivo?, Armando Editore
Nel testo viene indagata la realtà dell’informazione attraverso i social network analizzando l’evoluzione del fact checking ma mettendo in luce anche potenziali effetti collaterali della democrazia social. Il “lettore modello”, coincide totalmente con la sua controparte social? Più informazione si traduce necessariamente in più conoscenza?
Francesco Augello e Teresa Messina, Crisalide. Dentro la violenza di genere, Armando Editore
Un’indagine a tutto campo sul femminicidio, frutto della collaborazione di due autori che intrecciano analisi storica, giuridica, sociologica e psicologica. Con un approccio multidisciplinare, il volume svela le radici culturali e le dinamiche mentali della violenza di genere.
Vincenzo Mastronardi e Annasofia Gasperini, Errori e pregiudizi in ambito giudiziario, Armando Editore
Il libro, avvalendosi del contributo di molti magistrati (tra cui Luigi Lanza, Ferdinando Imposimato, Paola Di Nicola Travaglini, Alberto Cianfarini…) analizza gli errori di valutazione decisionale legati al pregiudizio e mira a far prendere consapevolezza di esso nell’attuazione di strategie di mediazione penale e di giustizia riparativa.
Salvatore Massimo Fazio
Il link alle segnalazioni su SicilyMag: https://tinyurl.com/4w3mybf4
Lo scrittore e gastronomo Giovanni Fancello e la giornalista Sara Chessa hanno pubblicato per Arcadia “Grazia Deledda e il Cibo. Da Omero ai giorni nostri”. La collaborazione è nata quasi per caso. Sara Chessa infatti era rimasta affascinata da libro “Durches” scritto da Fancello: “Ci siamo conosciuti e siaom diventati amici”, racconta il celebre gastronomo ai microfoni di Radiolina. L’opera, scritta a quattro mani, è frutto di un lavoro dettagliato sulla bibliografia di Grazia Deledda: “Abbiamo estrapolato tutte le citazioni di cibo e poi abbiamo cercato di assemblarla e di capire dove è stata la rivoluzione Deleddiana”.
Grazia Deledda e la cucina sarda
La Sardegna appare per la prima volta nella storia della gastronomia nazionale nel 1909, in un testo di un medico milanese, Vittorio Agnetti, che scrive una serie di ricette regionali italiane, tra cui sei ricette sarde. In realtà Grazia Deledda già nel 1891 descrive la cucina sarda: “Racconta di cibo e come trasformarlo”, spiega Fancello. La scrittrice sarda già prima del 1909 scrisse 17 ricette: “La cucina sarda era sconosciuta per chi non conosceva Grazia Deledda”, racconta Giovanni Fancello ai microfoni di Radiolina.
Grazia Deledda e il cibo
Perché da Omero? E’ Grazia Deledda che lo cita spesso. Osservando la Nuoro di fine 800, il Premio Nobel riconosce gesti omerici, come spiega il gastronomo ai microfoni di Radiolina. Nella prefazione Giovanni Fancello spiega come Grazia Deledda cita ricette del 1700-1600 a.c. babilonesi, come il sanguinaccio di pecora, che veniva realizzato dai babilonesi come avviene in Sardegna. La prima presentazione del libro “Grazia Deledda e il Cibo. Da Omero ai giorni nostri” si è svolta il giorno di San Giovanni ad Alghero, città dove Fancello vive. Prossimamente verranno programmate nuove date.
Giovanni Fancello: appuntamenti a Siddi
Il celebre gastromo sarà tra gli ospiti di Appetitosamente, il Festival Regionale del Buon Cibo in programma a Siddi il 27 e 28 luglio 2024: “Terrò una relazione sugli avanzi e su come possono essere riutilizzati per non buttare niente e poi un’altra sul gatò”, racconta Fancello, che ha spiegato come il celebre dolce sardo si scriva in diversi modi, anche a causa delle influenze piemontesi. Per quanto riguarda il cibo da riutilizzare, Fancello ha spiegato come nella cucina tradizionale sarda l’avanzo non esista: “E’ una cucina studiata per non far avanzare niente”.
Francesco Abate
Il link al podcast su Radiolina: https://tinyurl.com/4tjapxkz
Torna nell’estate 2024 il tanto atteso Festival Autori in Piazza
Nato nel 2016 con l’intento di motivare gli incontri, tra lettori e autori, musicisti, sceneggiatori e poeti con le persone, il Festival torna dopo un anno di silenzio e di sedimentazione perché a volte la qualità implica una pausa riflessione e il diniego a “voler uscire sempre e comunque” davanti al pubblico.
Di questo parere è il direttore artistico Andrea Magno che da sempre ha voluto per la manifestazione una formula diretta, spesso di dialogo, tra gli ospiti e chi ascolta.
“Quando il mondo si ferma stantio ci sono due posti dove vado, spesso al mare specialmente quando è in tempesta, è strano ma mi ispira calma, ma spesso vado in libreria perché credo sia uno dei posti dove succedono più cose” commenta Magno per Abruzzosera.
“Sono molto felice di questa edizione che ha il sapore dell’incontro e della gioia che ne consegue”. Negli anni di programmazione, ha portato a Chieti autori ed eventi di grande successo e anche quest’anno, con il patrocinio e il contributo del Comune di Chieti e della Fondazione Banco di Napoli, ospiterà personaggi amati dal pubblico in in una delle piazze più belle di Chieti.
Negli anni, in collaborazione dell’amministrazione comunale Il Festival ha avuto diverse location: diversi anni in piazza G.B. Vico, nel 2019 a Chieti Scalo, nel 2020 alla Villa comunale nel 2022 a Pazza Malta.
L’edizione 2024 si svolgerà presso Largo Martiri della Libertà a Chieti e si svolge in collaborazione con l’A.p.s. IL GIARDINO DELLE LETTURE PUBBLICHE …e non solo, l’associazione culturale Libridine e Angelozzi Comunicazione.
Il programma
8 luglio dalle 20.30
GIULIA ALBERICO – IL SEGRETO DI VITTORIA – PIEMME dialoga con TONITA DI NISIO
ROSSELLA BALSAMO – UNA VITA DA VIVERE – QUID EDIZIONI dialoga con LUCIANO PALUMBO
MARCO PANARA – LA RIVOLUZIONE DELL’HAMBURGHER – POST EDITORI dialoga con LUCIANO DI TIZIO
9 luglio dalle 20.30
EDICOLA EDICIONES – PREMIO NAZIONALE TRADUZIONE CASE EDITRICI – ALICE RIFELLI E PAOLO PRIMAVERA
FEDERICA MARIA D’AMATO – LA MONTAGNA DELL’ANDARE – IANIERI dialoga con ANDREA MAGNO
L’ABRUZZESE FUORI SEDE GINO BUCCI – RIME SBAUTTITE – RICERCHE&REDAZIONI dialoga con ANNALISA CASASANTA
10 luglio dalle 20.30
GIOVANNI LUCCHESE UN BAMBINO SBAGLIATO – ARKADIA dialoga con PARIDE PACI
ENZA ALFANO LA GUERRA NON TORNA DI NOTTE – SOLFERINO dialoga con PATRIZIA ANGELOZZI
GIULIO NATALI SOTTO IL DILUVIO – CASTELVECCHI dialoga con CATIA NAPOLEONE
11 luglio dalle 20.30
ALESSANDRA STORNELLI LE ORIGINI DEL JAZZ NELLE AMERICHE Tradizioni afroamericane e repertori dell’America Latina – DAIMON EDIZIONI dialoga con FABIO CIMINIERA
LUCIANO DEL CASTILLO – PESTO ALLA GENOVESE – TEMPESTA EDITORE dialoga con ANDREA MAGNO
MONICA FERRI E MASSIMO PAMIO – CHI ERA FRANCESCO PAOLO MICHETTI – MONDO NUOVO
12 luglio dalle 20.30
ELISABETTA FORESTI – LA COLPA È NEI DETTAGLI – ALTER EGO dialoga con KRISTINE MARIA RAPINO
LUCIA GUIDA – OLTRE LA PORTA SOCCHIUSA – ARKADIA dialoga con SILVIA ELENA DI DONATO
DENATA NDRECA A NORD DELLE MIE COSTOLE – BERTONI dialoga con ANDREA MAGNO
13 luglio dalle 20.30
PIERO MALAGOLI – NEL RIMORSO CHE PROVEREMO – EDIZIONI SPARTACO dialoga con CINZIA DI VINCENZO
ELEONORA MOLISANI – ESISTO ANCH’IO! MITI MINORI PER CAPIRE IL PRESENTE – PSICHE LIBRI dialoga con FRANCESCA MARONE
FRANCESCA G. MARONE – LE PENTITE – Les Flâneurs dialoga con ELEONORA MOLISANI
Alessandra Prospero
Il link alle segnalazioni su Abruzzo Sera: https://tinyurl.com/5fsnew3y
8 LUGLIO DALLE 20.30
GIULIA ALBERICO – IL SEGRETO DI VITTORIA – PIEMME dialoga con TONITA DI NISIO
ROSSELLA BALSAMO – UNA VITA DA VIVERE – QUID EDIZIONI dialoga con LUCIANO PALUMBO
MARCO PANARA – LA RIVOLUZIONE DELL’HAMBURGHER – POST EDITORI dialoga con LUCIANO DI TIZIO
9 LUGLIO DALLE 20.30
EDICOLA EDICIONES – PREMIO NAZIONALE TRADUZIONE CASE EDITRICI – ALICE RIFELLI E PAOLO PRIMAVERA
FEDERICA MARIA D’AMATO – LA MONTAGNA DELL’ANDARE – IANIERI dialoga con ANDREA MAGNO
L’ABRUZZESE FUORI SEDE GINO BUCCI – RIME SBAUTTITE – RICERCHE&REDAZIONI dialoga con ANNALISA CASASANTA
10 LUGLIO DALLE 20.30
GIOVANNI LUCCHESE UN BAMBINO SBAGLIATO – ARKADIA dialoga con PARIDE PACI
ENZA ALFANO LA GUERRA NON TORNA DI NOTTE – SOLFERINO dialoga con PATRIZIA ANGELOZZI
GIULIO NATALI SOTTO IL DILUVIO – CASTELVECCHI dialoga con CATIA NAPOLEONE
11 LUGLIO DALLE 20.30
ALESSANDRA STORNELLI LE ORIGINI DEL JAZZ NELLE AMERICHE Tradizioni afroamericane e repertori dell’America Latina – DAIMON EDIZIONI dialoga con FABIO CIMINIERA
LUCIANO DEL CASTILLO – PESTO ALLA GENOVESE – TEMPESTA EDITORE dialoga con ANDREA MAGNO
MONICA FERRI E MASSIMO PAMIO – CHI ERA FRANCESCO PAOLO MICHETTI – MONDO NUOVO
12 LUGLIO DALLE 20.30
ELISABETTA FORESTI – LA COLPA È NEI DETTAGLI – ALTER EGO dialoga con KRISTINE MARIA RAPINO
LUCIA GUIDA – OLTRE LA PORTA SOCCHIUSA – ARKADIA dialoga con SILVIA ELENA DI DONATO
DENATA NDRECA A NORD DELLE MIE COSTOLE – BERTONI dialoga con ANDREA MAGNO
13 LUGLIO DALLE 20.30
PIERO MALAGOLI – NEL RIMORSO CHE PROVEREMO – EDIZIONI SPARTACO dialoga con CINZIA DI VINCENZO
ELEONORA MOLISANI – ESISTO ANCH’IO! MITI MINORI PER CAPIRE IL PRESENTE – PSICHE LIBRI dialoga con FRANCESCA MARONE
FRANCESCA G. MARONE – LE PENTITE – Les Flâneurs dialoga con ELEONORA MOLISANI
Il link alle segnalazioni su Festival Autori in Piazza: https://tinyurl.com/4vcbk88b
Una biografia romanzata davvero splendida questa che la scrittrice Adriana Valenti Sabouret dedica alla figura di Giovanni Maria Angioy che è stato un rivoluzionario e politico sardo, funzionario del Regno di Sardegna, poi ribelle ai Savoia dopo i vespri sardi, considerato un patriota dall’autonomismo e indipendentismo isolano ma, soprattutto, alle sue tre figlie, le nobili sorelle Angioy che danno il titolo al libro: Speranza, Giuseppa e Maria Angela. I primi complimenti vanno alla perfetta contestualizzazione storica del romanzo che si svolge tra la seconda metà del 18esimo e l’inizio del 19esimo; ecco cosa dice a proposito l’autrice nei ringraziamenti finali “come per Madame Dupont (il libro precedente dell’autrice focalizzato sulla figura di Giovanni Maria Angioy, NrR) i personaggi principali del romanzo sono realmente esistiti e i fatti raccontati accaduti” e aggiunge “le piccole lacune concernenti le loro vite sono state colmate dalla mia creatività, sempre attenendomi a un criterio di veridicità storica”. E noi la ringraziamo per la sua inesauribile e variegata creatività perché è riuscita magicamente a dar vita alle tre sorelle, all’ambiente in cui sono vissute, ai matrimoni contratti, alla prole, alle morti e ai dubbi che hanno attraversato le loro vite anche grazie all’utilizzo della lingua che si parlava in quel periodo; semplicemente perfette le descrizioni con verbi e aggettivi ad hoc che talvolta divengono neologismi: bravissima!
Daniela Domenici
Il link alla recensione su Daniela e Dintorni: https://tinyurl.com/bdz498kc
Vi scrivo solo una parola:
– infuriato
per non aver più fede
e non per palesato gabbo
ma non c’era altro modo
che amar per primi
saltando forra –
Addio!
L’autore
Siciliano dell’estremo sud, a volte viandante, altre volte stanziale, scrive contrapponendo la scrittura alla sua formazione scientifica. Ha esordito nella poesia con la raccolta Sotto falso nome (2014). Segue Da qui ho un posto comodo (2017). Insieme a Monica Conserotti ha curato la mostra di fotografia unita alla poesia dal titolo [Re]Fusioni: Un click di parole, presentata alla Settimana Mozartiana di Chieti (2016) e al CartaCarbone Festival di Treviso (2017). Nel 2017 ha partecipato al Sirmio International Poetry Festival. Sempre con Monica Conserotti ha curato le mostre [Re]Visioni: Shooting Haiku e [Re]Furtive: Donne che fotografano Donne. La sua lirica Una gabbia è stata ispirazione per un quadro dell’artista Antonio Minerba. Nel 2020 ha curato la raccolta Fuori dal coro e diversi suoi altri lavori sono apparsi in riviste e antologie specialistiche. Dal 2016 è direttore artistico del “Festival Autori in Piazza” che si tiene a Chieti nella terza settimana di luglio di ogni anno.
Paquito Catanzaro
Il link alla videorecensione: https://tinyurl.com/37k9txx4