Recensione: I dolori del giovane bullo
Il portico
febbraio 2013
Disagio e adolescenza ai tempi dei social network
Nuovo lavoro di due scrittori attenti al disagio giovanile: Bruno Furcas e Salvatore Bandinu. Il manuale dei due saggisti edito da Arkadia editore dal titolo: “I dolori del giovane bullo, disagio e adolescenza ai tempi dei sociale network”, ci racconta come la sofferenza giovanile sfoci nel disagio e nell’inquietudine, spesso nella violenza contro se stessi e gli altri. La copertina è accattivante e delinea da subito il problema che si vuol affrontare: il bullismo. Un mezzo volto è il fronte del testo, un occhio è coperto quasi trafitto, l’altro occhio ha uno sguardo fisso e vuoto, come perso nel colore nero del dolore più profondo. Il manuale consta di un centinaio di pagine, è scorrevole, è corredato da diverse schede utili a lavori di gruppo, inoltre è arricchito da delle illustrazioni di Giacomo Sanna. Costo del manuale è di dodici euro. Il bullismo è uno dei fenomeni sociali più invadenti di questi ultimi anni. Prima si definivano “teppisti” quelli che oggi sono chiamati “bulli”. Il comportamento sfrontato di colui che si mostra migliore degli altri, autoritario, forte e senza remore, non ha paura di niente anzi attacca il più debole, solitamente è il “capo branco”. Come Walter, il protagonista del racconto, che tiene sotto scacco due compagni delle scuole medie per realizzare le sue malefatte. I ragazzi appartengono a famiglie per bene e facoltose che non fanno mancare nulla ai loro figli. Walter ed i suoi compagni prendono di mira un ragazzo disabile che sta in carrozzina, soprannominato “Motoretta”. Ci sono anche altri protagonisti nel volume, come Kate, che arrogantemente e senza pudore umilia via web la compagna Miriam. In realtà il “bullo” è colui che finge con i suddetti comportamenti di star bene. Spesso vive un profondo disagio interiore e deve affrontare ogni giorno difficoltà famigliari: mancato ascolto, ribaltamento del ruolo genitore-figlio o insegnante-alunno. L’incomprensione del suo “io” genera aggressività e prepotenza, spavalderia. Il malessere ad un occhio attento appare immediato, in questo aiutano molto le illustrazioni che son scene di vita oramai quotidiana. Il manuale di Bandinu e Furcas vuol essere un metro per investigare il fenomeno e provare a dare un ausilio agli insegnanti e ai genitori, in genere a tutti gli educatori. Un po’come il professor Casti che nella vicenda raccontata tra le pagine del libro con pazienza e amore darà una lezione di responsabilità a Walter: intrecciare una relazione amicale con “Motoretta”. La punizione non è certamente una soluzione, né un deterrente. L’insegnamento all’amore ed al rispetto di se stessi e degli altri, la consapevolezza e la responsabilità delle proprie azioni è il primo passo per la crescita dell’adolescente come persona.
(Laura Cabras)