“Qof” su Leggolibrifacciocose
QOF di Alessandro Bastasi
(precedente) Un romanzo dal plot indecifrabile e non per tutt3. Non per eccelsi acculturati, perché affermerebbero con sicumera che Alessandro Bastasi l’ha infarcito di troppe dotte citazioni, che annoiano. O, meglio, per tutt3, proprio perché il Bastasi l’ha infarcito di tante dotte citazioni, così da stimolare lo spirito di ricerca. Qual è la loro funzione, a parte la noia o lo spirito di ricerca? Non fanno avanzare la narrazione, non sono funzionali al progredire della storia. Non migliorano lo status dei personaggi. Annoiano i lettori sapienti e sottolineano la dottità del Bastasi. Dunque, si chiede Gloss, sono inutili? No, rassicurano le persone ignoranti di filosofia e metafisica nel dire loro tra le righe che anche i Grandi Pensatori hanno gli stessi problemi dei Minuscoli Individui.
Gloss conosce Bastasi come romanziere della scuderia dei Fratelli Frilli, grandi pubblicatori di gialli e questo la fa deviare all’inizio. Il plot infatti sembra richiamare proprio le trame misteriose di quel genere. Ma poi arriva la rivelazione cabalistica e capisce che è tutto uno sprofondare dentro il sé a tal punto da perdere il senso cromatico della realtà. Il protagonista sembra avviarsi sulla decadenza senile, dimentica, non si accorge, perde il gusto dell’erotismo e del denaro. Ma poi, come si può risorgere da un coma improvviso senza nemmeno saperne il motivo, torna alla luce e al colore, si avvede che tante situazioni oniriche e surreali hanno una spiegazione nella realtà e. Stop. Gloss si deve fermare qui per non spoilerare. Comunque la copertina è piuttosto aderente alle tematiche affrontate da QOF. L’ha letto tutto d’un fiato, forse è stato lo stile alla Proust con periodi lunghissimi e senza sosta, pur con la punteggiatura. O forse è stata la stuzzicante assenza di azioni pure, se non quelle di una mente dechirichiana tutte chiuse nella scatola cranica del protagonista. Sì, QOF di Alessandro Bastasi non è per tutt3. Consigliato ai ricercatori, a chi non si ferma alle apparenze, a chi non è interessato ai paradigmi della letteratura facile. Ma è una buonissima letteratura. Per chi ha un forte senso della Cultura. _______________________________________ * dottità: un neologismo necessario a ovviare all’istupidimento del termine ‘saggezza’ nel bastasiano splendore intellettuale. Un neologismo arricchente, vivificante, rinnovativo come dottità ha quel pizzico di ironia in più che rende coinvolgenti le parole altrimenti troppo consuete. (seguente)
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