“Nulla d’importante tranne i sogni” su Masticadores Italia
Nulla d’importante tranne i sogni di Rosalia Messina (Arkadia 2023) Recensione di Marisa Salabelle
Davvero insolito e molto intrigante il romanzo di Rosalia Messina, Nulla d’importante tranne i sogni, uscito recentemente per la casa editrice Arkadia. Insolita anche la protagonista, la scrittrice Rosamaria Mortillaro che, sebbene esca di scena abbastanza presto, stroncata da una misteriosa malattia, permea di sé ogni pagina del romanzo. Interessanti anche le altre figure, più che altro femminili, intrecciate tra di loro da rapporti complicati che rasentano la morbosità. Facciamo la conoscenza di Rosamaria detta Ro mentre visita la casa di Acireale dove ha deciso di trasferirsi, abbandonando la più caotica e rumorosa Catania. Rosamaria ha dedicato tutta la sua vita alla letteratura, non si è sposata, non ha avuto figli: ha una sorella, Annapaola, detta Nana, e due nipoti, Giada e Fosco, i figli di Annapaola. Ha inoltre un’amica e collaboratrice factotum, Anita, con la quale intreccerà un legame molto stretto. È alla morte di Ro, e alla lettura del suo testamento, che emerge tutta una serie di questioni, divergenze caratteriali, gelosie, rivalità, drammi che l’astuta scrittrice riacutizza con disposizioni controverse, che lasciano di stucco i familiari e fanno esplodere le contraddizioni delle loro relazioni. Ognuno ha i suoi segreti, i suoi lati oscuri e le sue bizzarrie, ognuno ha una ragione per essere scontento delle decisioni prese da Ro, nessuno si salva, o quasi. Ricco di sorprese e colpi di scena, Nulla d’importante tranne i sogni è sostanzialmente un romanzo psicologico, imperniato sulla personalità delle protagoniste, tratteggiate con grande abilità e finezza. Da Rosamaria, protagonista indiscussa e quasi artefice del destino delle altre, una donna che ha posto al centro della sua vita la passione per la letteratura e l’ambizione a diventare una grande scrittrice, riuscendovi, ma sacrificando vita privata e relazioni umane, a Nana, sopraffatta dalla personalità della sorella, gelosa, insicura, affetta da inguaribile vittimismo, a Giada, considerata aspra e ingrata sia dalla madre che dalla zia, ad Anita, un personaggio umbratile, che entra quasi per caso nella vita di Ro e ne diventa l’amica e collaboratrice più stretta, sia nella sua attività di scrittrice, sia nel portare a compimento la sua vendetta postuma. Rosalia Messina porta avanti il racconto utilizzando una scrittura mista: all’interno della narrazione principale in terza persona si inseriscono lettere, pagine di diario e stralci di romanzi incompiuti, che danno varietà e spessore al romanzo, permettendo di compiere incursioni nel privato della protagonista e di gettare uno sguardo obliquo sulla storia che si viene componendo pazientemente, pezzo per pezzo.
Marisa Salabelle
Il link alla recensione su Masticadores Italia: https://bitly.ws/345Ip