“Nulla d’importante tranne i sogni” su Alessandria Today
Nulla d’importante tranne i sogni, di Rosalia Messina. Recensione a cura di Angelo Marenzana
Ogni famiglia, si sa, seppur ben definita dalla propria unicità, è sempre un contenitore di forti contraddizioni dove si avviluppano in una stessa tela emozioni dissonanti fra di loro, sentimenti e interessi dei più disparati dove cogliere una verità quasi mai oggettiva.
Ogni componente ha la ragione dalla propria parte. Sempre. E il proprio punto di vista è insindacabile. Quale nucleo famigliare può vantare l’assenza di tensioni, malesseri, gelosie? Di tutte quelle espressioni dell’anima che, pur nella loro negatività, in realtà trovano sempre la radice in un sentimento d’amore non apertamente dichiarato e soffocato dal categorico vigore del proprio ego insoddisfatto? E così la famiglia resta, nella sua dinamica di attrazione di gioie e dolori, una dei grandi modelli di ispirazione letteraria e cinematografica. Quando si scava tra le mura domestiche prima o poi salta fuori una vena aurea. A questa fonte attinge anche Rosalia Messina con il suo romanzo Nulla d’importante tranne i sogni. Giudice in pensione e bolognese di adozione, l’autrice non scorda le proprie origini siciliane e si avventura nell’esplorazione di uno spaccato di vita famigliare della provincia catanese e in particolare del comune di Acireale. Il percorso narrativo si sviluppa attorno alla relazione tra due sorelle, Rosamaria Mortillaro (detta Ro) e Annapaola (detta Nana). Nel romanzo si parla di un rapporto complesso, quasi da “scontro finale tra titani”, altalenante, dove liti e screzi si trasformano di volta in volta in occasione di allontanamento fra le due donne ma allo stesso tempo di riconciliazione. Ro è una scrittrice affermata e stimata, mentre per Nana il ruolo pubblico della sorella diventa occasione per trasformarla nel bersaglio preferito della sua rabbia, quasi al punto da renderla cieca, incapace di usare tanta forza e caparbietà per qualcosa di più positivo, magari mettersi alla ricerca di sé stessa. E poi cresce la figura di Anita, segretaria e amica intima di Ro, oltre al terzo incomodo, la malattia della stessa Ro, una malattia che può solo progredire ma che riesce a riportare la protagonista su un piano di consapevolezza “Com’è dolce e prezioso ogni istante quando si arriva a quel punto della vita in cui si ha più passato che futuro.” Nulla d’importante tranne i sogni è una lettura dai risvolti drammatici ma ricca di accenti su cui ognuno può concedersi il lusso di riflettere e in alcuni momenti anche di specchiarsi: “Non abbiamo mai parlato troppo di sentimenti, troppo riservate ed essenziali per lasciarci andare al chiacchiericcio o all’ostentazione di ciò che proviamo.” E ad addolcire il piatto, arriva la Sicilia tutta, con il suo contorno di odori, sapori e profumi.
Angelo Marenzana
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