Nel segno di Lussu
COLLANA: Historica
GENERE: SAGGISTICA
AUTORI: Andrea Pubusa
DATA DI USCITA: 18 dicembre
Isbn: 978 88 68514839
Prezzo: 17,00
1947. Emilio Lussu, durante l’Assemblea costituente, lanciò all’uditorio un messaggio per il federalismo sardo che partiva dalle posizioni di Angioy passando per Asproni, Tuveri, Gramsci, Bellieni e Lussu stesso. Il suo desiderio era quello della creazione di uno Stato federale. Nessuno lo seguì. Prevalse la soluzione “moderata”, di un autonomismo annacquato, che assegna allo Stato le decisioni più importanti. Per questo motivo lo Statuto speciale appare a molti Sardi un atto ottriato, concesso, piuttosto che una reale Carta costituzionale. In questo volume, che ripercorre quelle vicende politiche del passato e getta un ponte per il futuro, l’autore si chiede se si possa tornare al messaggio originario di Lussu. Se si possa, in altre parole, riscrivere lo Statuto, in virtù anche del pensiero di alcuni intellettuali sardi della seconda metà del Novecento come U. Cardia, A. Simon Mossa, G. Lilliu, P. Soddu, per citare alcune delle figure di maggior rilievo nell’alveo di questo dibattito. In questa disamina, chi scrive mette peraltro in luce i difetti, le debolezze dello Statuto stesso, così difforme da quanto avrebbero voluto i “padri fondatori” della “linea sarda al federalismo”, ipotizzando una Carta dei Sardi che finalmente soddisfi le aspirazioni all’autogoverno dell’isola e dei suoi abitanti.