Nazismo esoterico
Introduzione
Fin dall’antichità l’uomo ha provato un forte interesse per il mistero e l’occulto, riversandovi le proprie paure e ambizioni, cercando risposte a tante domande insolute, comprese quelle sul senso dell’esistenza. Era sinceramente teso verso il sapere, ma pure ossessivamente attratto dal potere che da quella conoscenza avrebbe potuto trarre.
Cercava allora, e ricerca tutt’oggi, qualcosa che possa trovarsi oltre quello che appare visibile e conosciuto ai più, ritenendo che, dietro chissà quale porta, possano celarsi segreti e saperi sconvolgenti.
Esoterismo, mistero, alchimia, magia, hanno accompagnato l’umanità dall’inizio della storia conosciuta e probabilmente da prima ancora. Ne troviamo traccia nelle sacre scritture ebraiche, nei racconti omerici, che ci fanno conoscere i veggenti Tiresia, Cassandra, Laocoonte. Dall’antichità arriva fino a noi anche il mito del persiano Zoroastro. C’è memoria dei druidi nelle popolazioni celtiche, delle sibille e degli aruspici in età etrusca e romana, degli sciamani in altre aree del mondo. In epoche successive proliferarono figure simili, ma diversamente contraddiste, quali maghi, alchimisti, astrologi. Nel sedicesimo secolo spiccarono personaggi come Paracelso, Nostradamus e l’italiano Giuseppe Balsamo, meglio noto come il conte di Cagliostro.
Possiamo ricomprendere tutte queste variegate e articolate figure sotto un unico termine, esoterismo, in quanto erano depositarie di conoscenze, vere o presunte, patrimonio di pochi, da qui l’alone di mistero, paura, rispetto e curiosità che suscitavano nelle popolazioni, ma anche nella classe dirigente dell’epoca. Erano pertanto persone elitarie, ritenendo che le conoscenze acquisite fossero riservate a una stretta cerchia di persone, illuminate o meritevoli, che spesso, per accrescere il credito o la soggezione, operavano in segretezza, a volte con elaborati rituali e originali simbologie.
L’avvento dell’Illuminismo, della Rivoluzione francese e poi di quella industriale, portò alla riduzione di questi fenomeni. L’evolversi della ricerca scientifica avrebbe poi dovuto far scomparire definitivamente queste figure, invece non fu così.
I movimenti culturali e filosofici legati al positivismo, con la pretesa di racchiudere l’uomo nel recinto costruito dalla scienza, alimentarono un nuovo dogmatismo legato all’esaltazione del progresso scientifico come una nuova metafisica della scienza. Per reazione si sviluppò un pensiero antipositivistico che da un lato contribuì proprio all’evoluzione del pensiero scientifico riducendo il suo dogmatismo, dall’altra favorì la ricerca verso altre condizioni del pensiero stesso che non ponessero schemi definiti e riduttivi. Di fatto questo favorì l’interesse delle classi abbienti verso il misticismo, l’occulto e l’esoterismo. Nell’Ottocento e nel Novecento proliferarono società, associazioni, sette, pubbliche o segrete, nacquero filosofi e scuole di pensiero dedite allo studio e promozione dell’esoterismo e dell’occulto.
Sorge quindi spontanea una domanda: «L’esoterismo, e tutto quello che ci gira attorno, ha avuto un peso o un ruolo nella storia, nell’evoluzione del pensiero umano, e quanto può aver inciso?»
Ci sono personaggi dediti all’occultismo, anche di epoca relativamente recente, che hanno effettivamente condizionato e forse determinato il corso della storia, basti pensare al ruolo, anche politico, esercitato, all’interno della famiglia dello zar di tutte le Russie, dall’oscuro personaggio Grigorij Efimovič Rasputin.
Pare strano però, che ancora al giorno d’oggi, in un mondo dominato da Internet e dalla moderna conoscenza tecnologica e scientifica, il mistero e l’occulto suscitino ancora tanta curiosità. Forse l’uomo non si accontenta del reale, di quanto gli appare visibile e conosciuto, tende quindi alla spiritualità, alla ricerca di altre dimensioni sconosciute, di altre forme, di altre forze. Un’altra risposta, che può giustificare il crescente richiamo all’esoterismo, sta nel fatto che libri e film mantengono vivo l’interesse, spesso addirittura lo alimentano, a volte attraverso narrazioni fantasiose, in qualche caso prendendo spunto dalla realtà storica.
Un esempio, I predatori dell’arca perduta diretto da Steven Spielberg. Un film hollywoodiano avventuroso, pieno di scene spettacolari ed effetti speciali, campione di incassi, in cui l’archeologo Henry Walton Jones Jr., meglio noto come Indiana Jones, interpretato da Harrison Ford, si scontra con i nazisti, che, come lui, sono alla ricerca della mitica Arca dell’Alleanza, una reliquia dotata di poteri immensi. Ai più questa può apparire come un’opera completamente fantasiosa, inverosimile sia per gli aspetti scenografici sia per la trama, ma la vicenda diretta da Spielberg forse ha preso degli spunti che affondano nella storia.
Non è frutto di fantasia il fatto che i nazisti nutrissero un particolare interesse per le antiche reliquie, ritenendo che queste potessero avere poteri magici, oppure che avessero organizzato spedizioni in luoghi lontani ed esotici, alla ricerca di mitiche civiltà scomparse e chissà di quali reperti.
Tutti questi aspetti non devono stupire, perché fin dalle origini, il nazismo s’impregnò di misticismo ed esoterismo. I suoi esponenti di spicco, Adolf Hitler, Rudolf Hess, Heinrich Himmler e non solo, erano fortemente suggestionati e attratti dall’occulto. La tragica esperienza del Terzo Reich non può essere letta solo attraverso gli accadimenti storici principali, ovviamente fondamentali, ma per comprendere che cosa realmente fu il nazismo va anche tenuto conto di quell’insieme di fenomeni e attività che per semplificare possiamo ricomprendere nel termine “misticismo nazista”, che a sua volta racchiude molti elementi, sui quali peraltro si è fantasticato parecchio, come l’occultismo, l’esoterismo stesso, il paranormale, la pseudostoria, il culto della Dea Madre, il richiamo alle antiche mitologie nordiche, la criptoarcheologia, la teosofia, l’ariosofia. Questi ambiti, che furono parte integrante dell’esperienza nazista, per il fanatismo degli adepti e il livello dei gerarchi coinvolti, assunsero un carattere quasi religioso. Non vi è dubbio quindi che questo abbia potuto condizionare non poco le scelte degli uomini di vertice nazisti e conseguentemente influenzare il corso degli eventi che determinarono la storia, quella vera.
Questo libro è pertanto un contributo, in aggiunta alla letteratura già esistente, che riunisce in un solo volume la storia, i protagonisti, i miti, gli aspetti esoterici, filosofici e gli enigmi che hanno caratterizzato il nazismo.