“Manga Do” su L’Unione Sarda
Docufilm. Diretto da Domenico Distilo e pubblicato dall’editrice sarda Arkadia
Con Igort sulla via del Manga: il viaggio immortalato ora in un dvd
Il disegnatore ci porta in Giappone alla scoperta dei luoghi d’ispirazione
Cosa dire di Igort, nome d’arte di Igor Tuveri, che non sia già stato detto? Nato a Cagliari nel 1958, è uno dei maestri del fumetto d’autore italiano, conosciuto e apprezzato all’estero dall’America al Giappone. Fumettista, illustratore, saggista e musicista, dopo trent’anni dedicati soprattutto al racconto di invenzione, dal 2010 comincia a pubblicare i volumi dei suoi “Quaderni”, reportage illustrati che nascono a partire dalle impressioni, testimonianze e documenti che raccoglie durante i suoi viaggi. Ma chi è mIgort oltre le tavole di graphic journalism? Dove trae linfa la sua ispirazione? Un ottimo modo per scoprirlo è guardare il documentario “Manga Do – Igort e la via del Manga”, diretto da Domenico Distilo e prodotto da Sciara film, ora disponibile in un dvd curato nella veste editoriale da Arkadia (casa editrice cagliaritana), che include tre cartoline con disegni di Igort.
In viaggio
“Manga Do” racconta in un’ora circa il viaggio in Giappone di Igort nel maggio 2016, mentre stava raccogliendo il materiale per il suo secondo volume dei “Quaderni giapponesi” (il terzo è uscito per Oblomov edizioni, fondata e diretta dallo stesso Igort, lo scorso anno). Accompagnato dal suo amico fotografo Giovanni Piliarvu, nato a Sassari nel 1978, il fumettista cagliaritano ripercorre alcuni luoghi fondativi di un paese dove ha vissuto e lavorato a lungo, essendo stato il primo autore occidentale ad aver disegnato manga per una casa editrice giapponese, la celebre Kodansha. «La poesia del Giappone, e molto spesso la pittura, ha le sue radici non in un dominio estetico ma in una ricerca di conoscenza interiore», spiega Igort con il suo tono di voce intimo e pacato, mentre lavora con matite e acquerelli fra una tappa e l’altra del tragitto: le storie gli arrivano, si depositano nella memoria e poi le traduce in disegni che sono la sua chiave per conoscere il mondo. Partendo da Tokyo si arriva a Nagoya e nella zona delle risaie di Izumo dove lavora Shinji Idani, un fabbricante di carta che tramanda una tecnica millenaria, per costeggiare poi la penisola di Kii e raggiungere Hiroshima con il suo Museo della Pace, in cui si conservano le vestigia deformate dall’esplosione della bomba atomica. Le musiche evocative che accompagnano le sequenze sono firmate dal mestro Stefano Guzzetti.
Il paesaggio segreto
Un secondo documentario di trenta minuti, risalente al 2013, “Igort, il paesaggio segreto”, ancora realizzato da Distilo, costituisce il contenuto speciale del dvd. Nell’atelier di Igort, tra la Sardegna e Parigi, si ricostruisce la genesi dei “Quaderni ucraini” e dei “Quaderni russi”, nati dal desiderio di portare alla luce storie dissepolte tra le macerie del post comunismo, cancellate dalla propaganda del Cremlino, sulla scia della giornalista Anna Politkovskaya, uccisa nel 2006 in seguito alle sue inchieste sulla Cecenia.
Luca Mirarchi