“Madame Dupont” su Thriller Storici e Dintorni
Madame Dupont – Adriana Valenti Sabouret
“Per aspera ad astra”
Un romanzo storico a tutto tondo quello di Adriana Valenti Sabouret che tocca un argomento poco battuto e forse purtroppo anche poco conosciuto. Giovanni Maria Angioy è il protagonista di un libro che ripercorre con precisione e molta chiarezza la vita del rivoluzionario del Regno di Sardegna, meglio conosciuto come capo della Sarda Rivoluzione. In esilio a Parigi, Angioy trova rifugio per nove anni presso l’abitazione di Catherine Dupont, vedova parigina che lo accudirà a proprie spese durante i suoi ultimi giorni di vita e che sarà tesoriera dei suoi racconti e delle sue esperienze di vita. Tra loro nasce qualcosa che va ben oltre una sincera amicizia, Madame Dupont si prodiga al capezzale dell’amato Jean Marie, lo sollecita e lo sprona a raccontare, a parlare e lei dal suo canto lo ascolta rapita e con fervido interesse assaporando avidamente ogni parola pronunciata.
“Stava morendo senza aver potuto abbattere l’orribile mostro del feudalesimo e la dominazione savoiarda che lo nutriva, generosa, sulla pelle del popolo. Tuttavia, si percepiva in lui come una sana rassegnazione, quella degli uomini giusti, consapevoli di aver fatto il possibile per la causa in cui credono.”
Il sogno di Giovanni Maria di una Sardegna libera dal feudalesimo sabaudo rapisce l’attenzione di Catherine, l’uomo ricorda gli anni della lotta contro la tirannide dei Savoia con fervore e commozione, sono anche gli anni della Rivoluzione Francese e Giovanni Maria è affascinato dalle idee di uguaglianza che hanno animato gli insorti.
“Così la Rivoluzione francese e la sarda si erano ritrovate unite in un unico, magnifico, anelito verso la libertà, in uno slancio universale verso la liberazione degli oppressi.” È un uomo dalla spiccata intelligenza, impavido e coraggioso, ambisce, per la sua Sardegna, a un governo basato sui principi della libertà sociopolitica e all’abolizione del regime feudale diventando così il punto di riferimento per la popolazione sarda. Ammetto che, sotto diversi punti di vista, non è stata una lettura semplice e leggera, soprattutto la prima parte in cui l’autrice sviscera in modo dettagliato e meticoloso la storia politica che ha visto Angioy protagonista; sulla base di quanto detto mi sento di affermare che, in effetti, ci sono due chiavi di lettura con cui è possibile leggere il romanzo: quella politica e quella delle emozioni, dei sentimenti. Adriana Valenti Sabouret, con un lavoro di archivio certosino e preciso, riporta in auge un personaggio molto importante della storia settecentesca sarda che ha fatto dei suoi ideali la sua linfa vitale, questa parte della narrazione è ricca di dettagli, nozioni e notizie storiche istruttive che fanno chiarezza sulla vita privata e pubblica dell’Alternos (carica con cui fu investito Angioy). Sono molte le figure che hanno sostenuto Giò Maria prima e durante la malattia, personaggi importanti che dopo l’esito fallimentare della Sarda Rivoluzione si sono visti costretti a esiliare in terre straniere per avere salva la vita. Tra loro spicca un uomo di grande rilievo che ha preso parte ai moti rivoluzionari: Don Michele Obino, che ospitò Giovanni Maria durante la sua fuga e che fu processato con l’accusa di essere tra i sobillatori dei disordini a Sassari.
“Giovanni Maria doveva listare le persone più salienti della sua esistenza, tirarle fuori dal bozzolo della reminiscenza, dalla frammentarietà dei ricordi, per poi riporle su uno sfondo comune e legarle tra loro in un’esistenza futura senza di lui ma in lui e per lui.”
Madame Dupont è custode invece della chiave di lettura sentimentale. È una donna attenta alle esigenze del suo amato, lo sostiene e lo incoraggia a ricordare; un sentimento puro e privo di qualsiasi malizia anima il cuore dei due protagonisti.
“Giovanni Maria nella sua cecità vedeva tutto ciò di cui Catherine aveva bisogno, prevenendo spesso i suoi stessi desideri. Era forse questo sentimento che la Letteratura definiva amore?”
La donna teme il momento del trapasso imminente e cerca, con la sua presenza assidua, di rassicurare e sostenere Giovanni Maria, cercando in ogni modo di strapparlo dalle braccia di Thanatos. Alla morte di Jean Marie, Catherine affronta un viaggio in quelle terre che ha solo potuto immaginare e amare attraverso le parole di Angioy; le descrizioni dei luoghi protagonisti della seconda parte del romanzo sono tanto affascinanti quanto realistiche, ogni dettaglio funge da pennellata per completare un quadro ricco di colori ed immagini e in cui l’autrice, al pari di una delle migliori ritrattiste, muove personaggi caratterizzati in modo preciso e lineare sia per quanto riguarda le descrizioni fisiche sia per il lavoro di ricostruzione psicologica ed emotiva. Durante la lettura si respira a pieni polmoni tutto l’entusiasmo che l’autrice ha messo tra le pagine del suo libro cui bisogna avvicinarsi sicuramente con attenzione e concentrazione, soprattutto nei capitoli riguardanti la questione storico/politica, ma una volta entrati in contatto con l’essenza stessa del romanzo si resta avvinti dalle stesse emozioni che hanno animato Giò Maria e la sua dolce Madame Dupont.
Trama
Fuggiasco dall’amata patria, ricercato e disperato, Giovanni Maria Angioy, rivoluzionario, in rotta di collisione con la monarchia sabauda, trova rifugio in quel di Parigi, una città in cui la Rivoluzione Francese ha cancellato l’antico regime sconquassando tutta l’Europa. Nella terra di Robespierre, Danton e Marat, grazie all’aiuto di altri esuli e amici, Giovanni Maria troverà rifugio presso una donna pratica e intelligente, Madame Dupont, capace di risvegliare nell’esule sentimenti contrastanti, lontani dalla politica e dalle vicende che l’hanno travolto. Riuscirà la dedizione di questa giovane dama a fargli dimenticare la povertà, la solitudine, la nostalgia e la povertà? Un romanzo costruito con sapienza e grazie a una ricca ricerca storica, che ci riporta indietro al glorioso periodo delle rivoluzioni e ci rivela l’esistenza di alcuni personaggi della “piccola storia”, colmi di tratti umani e di caratteri potenti.
Luigia Amico
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