“Luoghi letterari” su My Bookcrossing Life
Recensione del libro “Luoghi Letterari Sardegna” a cura di Giulio Pisano
Un interesse rinnovato per i piccoli borghi, fuori dagli itinerari turistici tradizionali, attraverso gli occhi di sette grandi scrittori capaci di ammaliare con le loro opere milioni di lettori. Ognuno, con lo stile che lo contraddistingue, racconta il paese in cui ha soggiornato, per dare al lettore la sua interpretazione del vissuto attraverso l’arte della scrittura. Nel solco tracciato dalla grande letteratura di viaggio, uno spaccato della Sardegna da un punto di vista totalmente nuovo che farà viaggiare con la mente in luoghi misteriosi e poco conosciuti. In questo volume Carlo A. Martigli, Valeria Gargiullo, Giulia Ciarapica, Michela Tanfoglio, Paolo Roversi, Bea Buozzi e Diego Galdino raccontano Villacidro, Desulo, San Giovanni Suergiu, Sant’Anna Arresi, Ovodda e Dolianova.
Introduzione
“Luoghi Letterari Sardegna” è una raccolta di racconti nata da un progetto che, sin da subito, mi ha entusiasmata. Sette autori continentali hanno vissuto per una settimana in diversi paesi dell’entroterra sardo: Villacidro, Desulo, San Giovanni Suergiu, Sant’Anna Arresi, Ovodda e Dolianova. Dalla loro permanenza e dagli incontri con gli abitanti di questi paesi lontani dalle spiagge, tipiche mete turistiche, sono nati dei racconti nei quali assaporiamo tutta la magia della Sardegna.
Aneddoti personali
Chi di voi mi conosce e mi segue da un po’, sa che sono una fan di Diego Galdino. Quindi quando, nel 2022, ho saputo che avrebbe partecipato al progetto “Luoghi Letterari Sardegna” a cura di Giulio Pisano (editor e agente letterario che ho avuto modo di conoscere grazie all’Accademia d’Arte di Cagliari) ho seguito tutte le novità inerenti questo progetto (oltre ad aver incontrato Diego a Dolianova, il paese sardo che l’ha ospitato) fino alla lettura del libro.
Recensione
I racconti che si susseguono in questa raccolta, ci fanno immergere completamente nella cultura, nelle tradizioni, nella storia e nell’accoglienza sarda. Devo ammettere che, da sarda, sono rimasta colpita dall’amore che, attraverso le loro penne (o le loro tastiere), questi autori e autrici hanno dimostrato nei confronti della terra che li ha ospitati, facendoli sentire parte del tutto. La raccolta inizia con “Nel sogno di una cascata” di Bea Buozzi che, essendo ospite di Villacidro, non poteva non inserire nel suo racconto Jane Austen. Nel paese, infatti, c’è il bookclub dedicato all’autrice inglese. La Buozzi la fa vivere ai tempi nostri, grazie alla famosa cascata de Sa Spendula. Un racconto divertente e che, fino all’ultimo, fa sognare. A seguire troviamo “Te, la mia inquietudine” scritto da Giulia Ciarapica durante il suo soggiorno a San Giovanni Suergiu, in cui il culto delle anime dei morti (molto forte nell’entroterra sardo) fa da protagonista. In “Convinzione” di Diego Galdino, ci immergiamo tra le strade di Dolianova e tra i suoi singolari personaggi, frequentatori del bar in cui lavora il protagonista. Come sempre Galdino ci fa assaporare i luoghi che descrive, catapultandoci lì. In “Torneremo ancora” di Valeria Gargiullo, la narrazione viene da un punto di vista insolito: quello di un gatto. Dopo aver perso la madre sulla spiaggia di Porto Pino, l’animale vaga fino ad arrivare a Ovodda, paese in cui non solo trova una famiglia umana pronta ad accoglierlo, ma ottiene tante risposte sulla sua vita e su quella degli uomini che lo circondano. In “Il dono di Desulo” Carlo A. Martigli, ci presenta uno scritto a metà tra il racconto e il saggio. Attraverso gli aneddoti degli abitanti del paese che l’ha ospitato e i suoi studi, l’autore ci mostra Desulo e la Sardegna in tutta la loro bellezza storica e archeologica. “Il giocatore” di Paolo Roversi è ambientato, come il primo racconto, a Villacidro dove l’autore ha soggiornato, regalandoci pagine dalle tinte noir con un finale sorprendente. Infine la raccolta si conclude con il racconto di Michela Tanfoglio dal titolo “Toso, hai visto Diana?”, storia di un bambino che, crescendo fino all’età adulta, si trova ad affrontare il lutto di aver perso la madre. Ma a lei e alle sue origini sarde rimarrà sempre legato, tanto da tornare a Sant’Anna Arresi. La storia è giocata sull’anagramma che la rende singolare e ricca di suspence.
Conclusioni
Sette viaggi con sette autori e autrici, che ci portano nell’entroterra sardo, tra nuraghi, tradizioni e ospitalità. Un libro da leggere per assaporare la magia della Sardegna, che non è solo quella delle spiagge e delle mete turistiche.
Il link alla recensione su My Bookcrossing Life: https://bit.ly/3GiRM0W