“Lunga è la notte” su Jourdeló

Lunga è la notte

Marinette Pendola

La pastina. La pastina sparpagliata sul pavimento. Per qualche tempo ci fu solo quello. Poi, come uno spesso strato di cenere, un grigiore uniforme coprì ogni cosa. Per anni, per una vita intera. Fino a oggi. E ora, mentre infilo la chiave nella toppa e sto per aprire la porta di casa, appare un’immagine all’improvviso. Mi abbaglia quasi. Mi fa tentennare mentre varco la soglia e mi avvio verso la camera. Ora ricordo. Ricordo perfettamente quello che avvenne quella sera.

Pubblicato da Arkadia Editore, 2020

Catturata dalla storia e dalla piacevolissima scrittura dell’autrice fin dalle prime righe, ho letto questo romanzo tutto d’un fiato. Il romanzo, ispirato ad una vicenda reale che ebbe luogo in un piccolo paese della Tunisia nella seconda metà degli anni ’30, da un lato ha il sapore di un noir, dall’altro esplora i misteri e le sfaccettature della memoria umana. Il protagonista, ormai anziano, indaga sul proprio passato, sul misterioso omicidio della madre avvenuto in Tunisia quando era piccolo, sforzandosi di recuperare ricordi in parte forse volutamente rimossi, immagini remote e sfuocate dell’infanzia. Le sue riflessioni in prima persona, un misto di commozione e ironia, si alternano alle pagine che raccontano la cronaca dei fatti avvenuti settant’anni prima e che ci restituiscono pienamente l’ambiente, l’atmosfera e le consuetudini della comunità siciliana che abitava quei luoghi. Pagine popolate da personaggi ben caratterizzati come zia Tanina, la vicina di casa ’Nzula, il brigadiere Latrousse e altre figure. Un romanzo emozionante in cui Marinette Pendola, con la sua grande capacità narrativa, ci consegna ancora una viva testimonianza di una comunità, del suo sradicamento e della sua memoria. Marinette Pendola è nata a Tunisi da genitori di origine siciliana. Ha insegnato Lingua e Letteratura francese nelle scuole superiori, vive a Bologna e fa parte del gruppo di lavoro “Progetto della memoria” istituito dall’ambasciata italiana a Tunisi negli anni Novanta, cui sono legate numerose pubblicazioni, tra cui L’alimentazione degli italiani di Tunisia (Finzi, 2005), Gli italiani di Tunisia. Storia di una comunità (XIX-XX secolo) (Editoriale Umbra, 2007). È autrice dei romanzi autobiografici La riva lontana (Sellerio, 2000), che ripercorre un’infanzia tunisina nel periodo coloniale e La traversata del deserto (Arkadia Editore, 2014), che rievoca il ritorno degli emigrati dalla Tunisia all’Italia. Per Arkadia Editore ha pubblicato anche L’erba di vento (2016), storia potente di una donna che non si sottomette alle convenzioni del suo tempo (vedi recensione alla sezione Libri del presente sito). Marinette Pendola è inoltre vicedirettore di Jourdelò, rivista storico-culturale di 8cento APS, per la quale ha scritto numerosi articoli.

Daniela Bottoni

 

Il link alla recensione su Jourdeló: https://bit.ly/2GnUbvh


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