“Lettere dall’orlo del mondo” su Thrillernord
Lettere dall’orlo del mondo
Sinossi. Una donna. Un uomo. Comunicano scrivendosi lettere da luoghi sconosciuti, sorretti da un amore che riesce a superare i limiti dello spazio e del tempo. Un uomo e una donna sospesi sull’orlo del mondo. Il loro è un sentimento forte, feroce, immerso in una dimensione da sogno. O da incubo. Tutto il loro universo è nelle righe che si scrivono senza sapere se l’altro le leggerà. Tutto è vero e falso nello stesso istante, perché l’istante, l’ora, il qui è l’unica verità che conta. Da cosa si vogliono salvare? Chi sta salvando chi? Perché la distanza appare come l’unica salvezza possibile? E perché continuano a cercarsi? Un amore che vive di lettere che vanno e vengono senza sosta, raccontando della paura di perdersi per sempre. La donna si consuma in un amore immenso, tentando una via di fuga in una distanza che le permetta di trovare un luogo in cui spegnere la sua rabbia divorante, cercando un rifugio sicuro in qualche angolo protetto. Lui la aspetta, a volte senza speranza, sempre tenendo aperta la porta. La storia procede parallela eppure in un continuo incrociarsi, sorretta dalla potenza della parola scritta. Fino all’ultimo sorprendente finale.
Recensione
Come parlare di Lettere dall’orlo del mondo? Barbara Garlaschelli ha scritto una poesia lunga 100 pagine.
Y.e J. sono i protagonisti di questa storia, anche se mi verrebbe da dire che l’amore e il dolore sono i veri protagonisti. L’amore e il dolore che travolgono queste due anime che vanno oltre lo spazio e il tempo scrivendosi, confessandosi e cercandosi in questa serie di lettere; non un nome che gli dia una vera identità, perlomeno non all’inizio… Un libro così piccolo eppure così immenso. Barbara Garlaschelli ci fa sprofondare insieme ai protagonisti, viviamo le loro emozioni più profonde, parole che tolgono il fiato e che destabilizzano. La bellezza di quest’opera, a mio modesto parere, è incalcolabile. J. che trascorre notti insonni risucchiata dai suoi pensieri, lei che è la regina della fuga non può sfuggire al malessere che possiede tutto il suo essere.
“Gli insonni sanno che la notte arriva tutte le notti. Però, penso, ci sono state notti peggiori. Ma anche migliori. Con te, per esempio. La gente della notte a volte è triste perché ha perso qualcosa. Che non è il sonno.”
La lunga e straziante attesa di Y. per la sua J. che getta il lettore in un baratro…
“Aspetto una parola, un sospiro, un alito di vento. Potrò aspettare tutta la vita, anche se non ho idea se la vita sarà disposta ad aspettare me. “L’attesa è il futuro che si presenta a mani vuote”, scriveva Michelangelo. Io mi sento così: un mendicante in una città deserta che a mani tese può sperare di riempirle di pioggia.”
Parole piene di passione tra queste pagine, una bellezza disarmante bisognosa di essere accolta. Citazioni, poesie, musica; la prova che 100 pagine possono contenere un piccolo e grandioso universo. Leggendolo si percepisce anche l’immensità dell’autrice, solo un’anima piena e ricca di vita può svuotarsi in pagine così profonde e travolgenti. La scrittura fluisce velocemente, segue il suo corso ignoto che sembra trascinarci via con sé. Vorresti arrestare la corsa, fermare il tempo ma la storia graffia e morde, pretende di essere letta, si deve arrivare al finale. Lo meritano i protagonisti sfiniti dai loro sentimenti e lo merita il lettore, ridotto senza fiato per rincorrere il flusso di pensieri e sentimenti a cui è impossibile sfuggire. C’è da dire che questo libro non è nuovo per il mondo. Uscito per la prima volta nel 2012, ritorna a noi con un aspetto diverso, il corso del tempo ha portato ai nostri Y. e J. una chiarezza che prima mancava. Finalmente si sono detti tutto quello che dovevano, la loro intimità ha raggiunto l’apice e non c’è altro da fare che giungere al finale. Tutto ha una fine e purtroppo anche la lettura di questo libro giunge velocemente al termine; ma il finale con il quale mi sono imbattuta mi è rimasto addosso, e custodirò le sensazioni che mi ha lasciato il più a lungo possibile. Una bellissima lettura che vi darà modo di incrociare anche altri personaggi dei romanzi di Barbara Garlaschelli, e anche se solo di sfuggita è stato bello ritrovarli. Un’opera straordinaria con protagonisti unici; parlare d’amore è un campo rischioso, cadere nel banale è cosa facile ma Lettere dall’orlo del mondo è un diamante raro del mondo letterario. La consapevolezza di averlo tra i miei libri mi riempie il cuore di gioia, è un libro che senza saperlo aspettavo da tantissimo tempo. Dirvi che ne consiglio la lettura è decisamente superfluo, ma lo farò… leggetelo, amatelo e fatelo vostro e soprattutto abbiatene cura.
Buona lettura.
Anna Sonatore
Il link alla recensione su Thrillernord: https://bit.ly/3xeg2Lv