“Lettere dall’orlo del mondo” su Mentinfuga
Lettere dall’orlo del mondo di Barbara Garlaschelli
Lettere dall’orlo del mondo è un romanzo epistolare che Barbara Garlaschelli ha completato e rimaneggiato dopo la pubblicazione del 2012. Un romanzo composto di sola corrispondenza tra due persone: un uomo ed una donna si scrivono a ritmo serrato, i due continuano a cercarsi nonostante la distanza appaia come l’unica salvezza possibile. Si incontreranno un giorno? Meno di cento pagine racchiudono brevi epistole che J. e Y. Si scambiano. Lui Y. le scrive sempre dallo stesso luogo (S.D), sa che J. è lontana, in costante movimento. Le lettere di lui custodiscono il ricordo struggente del sentimento che esiste ancora tra loro, tante le descrizioni che lui fa dei paesaggi marini che vede; una costa frastagliata e spiagge e golfi, mai le dice in maniera esplicita “vieni da me”, la chiama invece implicitamente attraverso la voce dello stesso mare che entrambi conoscono. Il sussurro del mare è il canto della sirena alla quale affida l’incanto di attrarla. Lei, J. si sposta nel corso del suo viaggio senza meta in un luogo indefinito chiamato (Mondo) che capiamo esserle indispensabile per elaborare qualcosa di irrisolto. Per lei le notti si succedono insonni, le letture non riescono a trovare la concentrazione di cui necessiterebbero, diversi i richiami ai testi delle canzoni che entrambi conoscono ed attraverso i testi dei quali i due si parlano. Lei scappa da un dolore mentre per lui è la lontananza di lei il dolore congiunto alla consapevolezza di averla persa. Onnipresente in ogni lettera l’ammissione di una appartenenza vicendevole, lei riconosce di essere il viaggio non la meta, nel muoversi di lei l’inquietudine, ma anche la sua stessa esistenza che non può prescindere dal movimento; una costante elaborazione ed evoluzione di sè, albergo dopo albergo, volto dopo volto. Lui raccoglie in una casa i ricordi di lei, oggetti e ricordi che le descrive grazie alla profonda conoscenza che ha di questa donna. Le rammenta testi di poeti che lei amava, la tiene ancorata al loro mondo mentre lei si sente sull’orlo del baratro della follia. La loro storia procede attraverso la forza e la concretezza della parola scritta Barbara Garlaschelli ci regala un finale sorprendente in questo breve, ma intenso romanzo epistolare dove il protagonista è il legame tra l’uomo e la donna, un amore romantico che esiste e resiste tra queste due persone nonostante stiano percorrendo due sentieri di vita diversi. Ci lascia anche una riflessione la Garlaschelli; in un mondo di distanziamento e incontri virtuali che ha visto nascere relazioni tra persone che non si sono mai viste e di converso fallire rapporti per l’obbligata convivenza; tra due persone seppure fisicamente lontane può esistere una sintonia emotiva sostenuta dalla sola parola mentre due cuori vicini, ma muti possono generare solo una compresenza priva di sentimento.
“Chissà se mi cerchi nelle parole degli altri. Tua J.”
Adelaide Cacace
Il link alla recensione su Mentinfuga: https://bit.ly/3mQgUkO