“L’erba di vento” su Jourdeló
L’erba di vento
Poi, prendo la coffa con le provviste e mangiamo pane e olive nere seduti fuori vicino alla porta. Davanti a noi, la montagna di Zaguano in lontananza chiude l’orizzonte. Da qui appare come un vecchio allungato sulla schiena, un vecchio tutto azzurro, con una pancia a punta slanciata verso il cielo. Un vecchio saggio che attraversa l’eternità nella quiete del cielo turchino. Mi piace. In questo posto sarò serena, ecco quello che penso. Mi basterà guardare questa montagna e qualsiasi dolore mi abbandonerà.
Pubblicato da Arkadia Editore, 2016
Il romanzo, scritto in prima persona, dà voce ad Angela, una ragazza di paese che vive insieme alla madre ai margini di un borgo siciliano non lontano da Partinico. Nonostante l’intelligenza è costretta a subire scelte non sue: non vuole sposarsi e si ritrova moglie di mastro Filippo, un guaritore di campagna. Non vuole essere toccata e subisce i rapporti coniugali. Non vuole emigrare e affronta il mare da clandestina verso la Tunisia. Non vuole nessuno in casa e si trova a dover ospitare Rosalia con il marito, la ragazza che al paese la scherniva. Ma Angela è come la parietaria, in siciliano “erba di vento”, una pianta molto tenace che riesce a sopravvivere in luoghi impossibili. Ella si adatta e subisce situazioni difficili, ma con grande dignità e forza lotta sempre per ritagliarsi e coltivare uno spazio solo suo, dove godere del silenzio e della solitudine che tanto ama e preservare la propria libertà interiore.
Daniela Bottoni