“Le stelle doppie” su Quelli che… Letto, riletto, recensito!
IO LEGGO DI TUTTO, DAPPERTUTTO E SEMPRE. E TU?
Le stelle doppie
di Anna Bertini
Arkadia / Eclypse, 2020
Con questi consigli, cerco di incuriosire senza rivelare trame e intrecci. Il mio obiettivo è lasciare intatta la gioia della scoperta nell’incedere con la lettura. A volte mi sfugge di mano l’entusiasmo e dico troppo. Vi prego di perdonarmi, e di tentare comunque un nuovo viaggio. Per il vostro piacere! (SZ) Si definisce stella binaria un sistema cosmico formato da due stelle che orbitano intorno al loro comune centro di massa; la stella più luminosa viene chiamata primaria, mentre l’altra viene chiamata compagna o secondaria. Sono “Le stelle doppie” di Anna Bertini, ovvero questa metafora presa dall’astronomia è il fil rouge del romanzo breve che si snoda intorno alle vicende di un gruppo di amici formatosi negli anni Settanta, sulla Costa degli Etruschi, in riva al mare. Si incontravano al bagno che porta il nome di una stella doppia: Aldebaran. Poi la vita continua, allontana, separa, spesso porta alla perdita della memoria dei tempi che furono. Il periodo avvolto in una luce dorata è stato messo da parte, con tanti strati di polvere sopra. Basta una mail per riaprire un varco su quel passato che forse ha ancora materia da scoprire e scolpire. È un messaggio di speranza e apertura, di riconnessione oltre il tempo e la geografia: viene proposta una data, una riunione proprio lì in quel bagno che esiste ancora e che li aspetta. Così quasi inavvertitamente, le stelle doppie cominciano a mettersi in moto verso una meta che non sanno bene nemmeno loro quanto sia lontana o vicina rispetto alla traiettoria della loro vita. Diventa un movimento quasi identico per ognuno di loro e all’improvviso forse l’unico punto fermo e obiettivo da perseguire. È un susseguirsi di emozioni ricevere le mail necessarie all’organizzazione della riunione. Si mette in moto qualcosa che li trascina con energia verso quel luogo che porta il nome di una stella doppia. I nodi della propria vita non ancora sciolti esigono attenzione. Anche inconsapevolmente. Tutti incominciano a prepararsi, immancabilmente si ritrovano a fare i conti con il proprio passato, a ripercorrere le proprie vite in cerca di quella luce che viene da lì e che serve ora per vedere meglio chi sono. La loro identità incomincia a vibrare e a brillare di luce propria, proprio su quel lido, davanti al bagno Aldebaran. Da quel loro periodo adolescenziale. Una banale riunione di vecchi amici diventa un percorso molto profondo che ognuno di loro fa. Quello che conta ora è riprendere la propria vita in mano. Il tempo passato si catapulta nel tempo presente con tutte le note irrisolte e ora indaga, fruga e rimodella aspettative e ricerche identitarie con nuove prospettive. Quelle della riconnessione. Il tempo che passa e che modifica le nostre relazioni, che rischiano di deteriorarsi o di scomparire senza la comunicazione. Scrittura nelle modalità antiche e contemporanee. Le lettere diventano veicolo di salvezza e speranza. La distanza nel tempo e nello spazio consente alle persone di riavvicinarsi tramite le parole scritte. Le fragilità di ognuno riescono a palesarsi proprio grazie alle lettere: solo così le parole che viaggiano riescano a scavare dentro le loro criticità. La comunicazione diventa possibile. Faccia a faccia certe verità non si riescono a identificare, a esprimere. La scrittura invece scioglie le resistenze e getta nuova luce. Un ponte fra il passato e il presente. Fra luoghi vicini e luoghi lontani. Fra vecchi e nuovi nomi che nascondono la paura di affrontare chi siamo, chi siamo stati e chi saremo. È una verità che i personaggi delle “Stelle doppie” scoprono strada facendo. La riunione diventa qualcosa di più di un ritorno al passato, significa identificare il lato oscuro che è stato trascurato per molto tempo. Significa aprire nuove vie; significa scoprire che si può guarire. Le nostre ferite si possono emarginare, i traumi infantili, superare. Il romanzo corale piano si compone. Il lettore riesce a mettere tutti i pezzi del puzzle insieme, anche se la narratrice non svela mai quali siano le stelle doppie. Vi sono spazi aperti dove chi legge piò interagire se lo desidera. Siamo noi che leggiamo a decidere come si abbinano le stelle. Se si abbinano. Oltre le rigide pareti fra noi e la narratrice. La scrittura si completa nella lettura. Il numero due sembra un numero caro non solo alla voce narrante, ma anche alla scrittrice Anna Bertini. Oltre alle stelle doppie, vi sono anche due incipit e due excipit. Prosa e poesia si alternano, così come il suono e la parola scritta. «Ci siamo salvati grazie alla fioca compagna che portavamo nascosta in un cuore luminoso. Noi, le stelle doppie.» (p. 11 – p. 109) Si entra e si esce con la parola. La prosa rimane nei nostri cuori. La poesia s’innesta nelle scie luminose che congiungono le stelle e gli esseri umani. E poi, c’è la musica: gioca un ruolo importante, propiziatorio. La playlist di uno dei protagonisti diventa la colonna sonora che ci accompagna in questo scambio di lettere, sogni e ricordi. Genesis, Beatles, Pink Floyd, Mia Martini, i miti di una generazione. E poi viene la danza. Dulcis in fondo: «Ho un progetto: uno spettacolo dedicato alla nostra infanzia. Lo creeremo insieme.» (p.103). Lo dice uno dei ragazzi del bagno Aldebaran, una stella doppia, appena nominato direttore della Brooklin Academy of Modern Dance. Ed ecco che ci accorgiamo che il successo nella vita non esiste se non facciamo i conti con il passato. La luce della stella doppia può brillare perché è stata ancorata a una vita, a una storia… Ognuno la sua. Nel libro. Fuori dal libro. La simbiosi, se c’è stata fra lettura e scrittura, vuol dire che la magia stellare è contagiosa, e che quella capacità di condivisione universale, dove i protagonisti delle storie siamo noi, invita, ora, a nuove danze. E danzando ritrovo il Duende. Quello di Federico Garcia Lorca, quello di Anna Bertini che dà il titolo ad una sua raccolta di racconti del 2017, dove il Duende è il suo Maestro, Antonio Tabucchi… e credo di intravedere … un’altra scia luminosa, un altro binomio stellare!
Sylvia Zanotto
Il link alla recensione su Quelli che… Letto, riletto, recensito: https://bit.ly/3fdixph