“Le stelle doppie” su Libri, chiacchiere e vino
LE STELLE DOPPIE DI ANNA BERTINI
Recentemente ho ricevuto due libri a distanza di un giorno. Apparentemente diversissimi tra loro, già dalle copertine sembrava chiaro che promettessero il sole e la luna, percorsi assolutamente divergenti, traiettorie estranee l’una all’altra. Come sempre accade, un libro nuovo mi cattura, mi fa prigioniero, vivo di frenesia da lettura finché non sfoglio l’ultima pagina. E in pochi giorni ho esaurito il primo. L’istinto mi diceva di non attendere oltre e corredato di plaid, rinchiuso in una camera che con gli anni sta diventando rifugio, ho aperto Le stelle doppie di Anna Bertini edito da Arkadia Editore. Ed ho capito che a volte le coincidenze, quelle belle cose che definiamo spesso con una parola dal suono morbido, musicale, pacificante, fantastico, ossia magia, ti fanno una sorpresa provocandoti un sorriso, una smorfia al positivo, inducendoti ad uno stato di resa rispetto alla tua usuale razionalità. Questo romanzo racconta esattamente, da un diverso punto di vista, della stessa generazione descritta dalla precedente lettura. Stesso periodo storico, due modi opposti di affrontare la vita. Ed è stato bellissimo ricevere in regalo, in maniera così vivida, il racconto di un’epoca tanto famosa quanto sbiadita. Il romanzo della Bertini gioca sul doppio, sulla contrapposizione, legge universale, una di quelle fondamentali su cui si basa il mondo. Bello e brutto, buio e luce, bene e male. Filosofi, oratori, scienziati ne hanno disquisito e si continuerà a farlo. L’autrice manovra il racconto come un pilota esperto, lanciandosi talvolta in acrobazie narrative, in altri momenti lasciando che tutto scorra seguendo un moto lineare pronto ad incresparsi nella tensione di nuove sorprese. Aldebaran, così si chiama il luogo in cui tutto è avvenuto e continua ad avvenire, ma anche astro doppio, costituito da due stelle, una vivente nel ventre dell’altra, ci dà la misura della forza simbolica e suggestiva del duplice filo che caratterizza tutto il romanzo. “Le stelle doppie” racconta di un pezzo di vita della bella Italia, uno dei tanti possibili, uno che ti è toccato in sorte, o che qualcuno si è andato a cercare come fosse un tesoro. Chissà, le ragioni vere rimarranno nella parte oscura e più insondabile dei protagonisti, senza alcuna possibilità di essere mai disvelate. Una fetta di vita divorata sulla Costa degli Etruschi, e poi piano piano sviluppata in giro per il mondo. Tutto avviene durante gli anni 70, quegli anni italiani fatti di guerriglia urbana, di bombe, di fascisti vivi più che mai e della controparte altrettanto violenta e non meno disprezzabile. Eppure lì, sulla rena fine dello stabilimento balneare Aldebaran, non si odono colpi di pistola. I colpi all’anima arriveranno, ma con altre armi. La nostalgia, le suggestioni, sono sentimenti farabutti. Ti mettono spalle al muro costringendoti a rallentare, a smettere di fuggire e a decidere che sei ormai abbastanza forte per affrontare il nemico, quell’ingombro nero che ti avvelena il respiro. E decidi di ricostruire le tracce, di rimettere insieme i fatti, di fare chiarezza. Dentro a questo intreccio si racchiude questo libro, che mi ha mostrato un parte dell’autrice che sospettavo già esistesse. Conosco personalmente Anna Bertini, conosco alcuni passaggi fondamentali della sua vita, e so adesso più che mai che lei è un guerriero vero con l’aspetto di una fata dei giardini. Di solito, quando leggo un romanzo non percepisco la mia voce in mente. Sento le parole, ma più che altro le riconosco, le vedo e faccio scorrere la scena. Stavolta, quasi fosse un film con un narratore fuori campo, ho sentito distintamente la voce di Anna che raccontava, la rotondità della sua parlata toscana, la cadenza, il ritmo. Ho sentito l’affetto con cui si è arresa alla nostalgia, ai ricordi, alle emozioni che le hanno permesso di regalarci questa storia onesta, pulita, senza fronzoli, verista in qualche modo. E in sottofondo sempre presente quella voce, musicale, sognatrice, calma, costante, protettiva anche quando ha raccontato cose scomode, impegnative, disturbanti. Da leggere, con amore, sfogliando in punta di dita e prendendo appunti: Anna Bertini si intende di musica alla grande, ed oltre ad un sempre strepitoso David Bowie, in questo romanzo ci sono tanti altri suggerimenti in note!
Il link alla recensione su Libri, chiacchiere e vino: https://bit.ly/3bX1isi