Lato A
INTRODUZIONE
Avevo dieci anni e stavo trascorrendo gli ultimi scampoli delle vacanze nell’Appennino tra Bologna e Firenze, l’estate volgeva al termine, era domenica e nel paese nel quale soggiornavo era giorno di mercato. Fra le varie bancarelle di vestiti, articoli per la casa, scarpe e chincaglierie ce n’era una che non avevo mai visto. Mi sono avvicinato spinto dalla curiosità, ho chiesto al ragazzo seduto dietro alla bancarella che cosa vendesse.
«Musicassette, non vedi?», quella fu la risposta. Musicassette. Erano scatole di plastica rettangolari con delle copertine colorate. «Quelle che vanno nell’autoradio, ne ha una tuo padre in macchina?»
Sì, ce l’aveva nella sua Alfa 33 grigia.
Chiesi consiglio e lui non ebbe dubbio nell’allungarmi quella di Lucio Dalla, l’album Dalla. Avevo nelle tasche qualche soldo della paghetta e mi sono lasciato convincere all’acquisto. Da quel momento non ho fatto altro che ascoltare musica, scambiare musicassette, fare e ricevere compilation. È stata un’enorme rivoluzione nella mia vita di bambino di allora che porto con me ancora oggi dove molto è cambiato grazie alle piattaforme di condivisione musicale e si è persa, a mio modo di vedere, la ritualità di scambiarsi la musica con quel supporto in plastica che tante persone ha unito.
In questa raccolta ogni autrice e autore ha voluto raccontare un momento, un ricordo, una storia, legati a quell’oggetto che ha cambiato le nostre vite e che ha avvicinato molti alla musica, ha creato relazioni, ha lasciato ricordi indelebili.
Lato A è una carrellata di brani per ogni tipo di ascoltatore. In queste pagine si può trovare un’armonica eterogeneità di generi e suggestioni musicali capaci di cogliere le tante sfumature che solo le canzoni che hanno saputo generare grandi passioni in chi le ha ascoltate possono proporre e riportare all’orecchio e al cuore.
In questa antologia ogni racconto è come fosse un brano di una di quelle vecchie musicassette e porta con sé il gusto delle abitudini lente che si avevano quando, per dover ascoltare la musica che amavamo, dovevamo sederci, prendere un walkman, aprire lo scomparto, inserire la cassetta, premere il tasto “Play”, fare un respiro e immergerci in un bellissimo viaggio.
PAOLO PANZACCHI