Lancillotto 28º-7º
Considerata un’opera fondamentale delle lettere ispaniche, un’espressione d’avanguardia che ancora oggi, a 90 anni dalla sua prima pubblicazione (1929), rimane attuale e innovativa, il testo di Espinosa non è facilmente riconducibile a un genere. È un libro per certi versi inclassificabile in cui convergono diverse tematiche: guida di viaggio, poesia, microracconto e microsaggio, insomma un caleidoscopio sull’isola di Lanzarote, da lui trasformata in una nuova ambientazione mitologica. Nello stile di Cervantes e con l’isola come protagonista, l’autore traccia un viaggio profondamente poetico attraverso i dettagli e i luoghi geografici più sorprendenti, un viaggio divertente e sconcertante con castelli da fiaba, draghi e labirinti epici. Con quest’opera Espinosa è riuscito a creare una nuova concezione dello spazio geografico e dell’epica moderna, una decostruzione mitologica: il cavaliere Lancillotto e l’isola di Lanzarote, un libro che è stato decisivo anche nell’immaginazione dell’artista internazionale di Lanzarote, César Manrique.