“La scuola della notte” su Libri&Cultura
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8 gennaio 2014
La scuola della notte
La scuola della notte è un romanzo storico con qualche sfumatura thriller e investigativa. La storia ha inizio con l’assassinio di Christopher Marlowe, detto Kit, poeta illustre con un’inclinazione naturale all’impudenza e agli scandali. Accusato spesso di sodomia e ateismo viene pugnalato in un occhio. Le indagini avviate dalle forze locali vengono chiuse velocemente e il presunto killer rilasciato senza un processo. Tutto questo fervore nel concludere il caso, insospettisce l’amico del poeta, John Florio, anch’egli scrittore e traduttore acclamato. Quest’ultimo decide di continuare le ricerche per conto proprio, giungendo così ad un’inaspettata quanto sorprendente rivelazione: cos’era la Scuola della notte? Per quanto riguarda l’ambientazione, ci troviamo in piena epoca elisabettiana. Dalle sanguinose lotte di religione, tipiche della corte di Elisabetta I, agli scontri politici tra i partiti ferventi londinesi che vedevano contrapposti Lord Cecil e il conte Leicester, alle confraternite segrete nel cuore della città. I protagonisti di questa avvincente indagine sono accuratamente descritti e dettagliati. Troviamo John Florio, esule italiano, ammaliatore nato, con una complessa personalità, la cui figura molto spesso viene attribuita a quella di William Shakespeare. Un altro elemento che confermerebbe questa ipotesi sono gli incontri all’interno del romanzo con la Dark Lady Amelia Bassano, nota musa ispiratrice del Bardo dell’Avalon, nonché presunta amante. Lo stile è ricercato, elaborato e accurato. Lo stesso scrittore in qualche modo evoca attraverso le parole, la mentalità e il pensiero dell’epoca. Grazie alle descrizioni accurate di Rampazzo, il lettore riesce a immedesimarsi nello stesso protagonista e a seguire gli sviluppi e le scoperte in modo ravvicinato. Consiglio questo romanzo a chi ha voglia di immergersi in una storia adrenalinica, poetica e culturale.
(Marika Bovenzi)