“La scrittrice obesa” su Letteratitudine
LA SCRITTRICE OBESA di Marisa Salabelle (Arkadia)
Susanna Rosso, la protagonista del romanzo La scrittrice obesa di Marisa Salabelle, pubblicato da Arkadia nel 2022, è emarginata, solitaria ed eccentrica. Ha due passioni totalizzanti: la scrittura e il cibo. Ritiratasi a poco a poco dai rapporti sociali, vive in una casa sporca, disordinata, che non vede mai entrare luce e aria e solo raramente si apre a qualche essere umano. Susanna scrive in modo forsennato e nello stesso modo mangia il peggior cibo che, dal punto di vista della salute, si possa trovare. Cibi troppo dolci, troppo speziati, già confezionati. Ossessionata dal suo mondo interiore, popolato dalle storie che inventa, Susanna è con pochi abili tocchi così descritta dall’autrice: “Non pensava ad altro, era completamente assorbita. E del resto, non è da questo che si riconosce la vera vocazione, dal fatto che l’artista, nel suo fervore creativo, non riesce a porre attenzione a nessun’altra cosa che non sia il suo progetto? Al lavoro, bisognava chiamarla più volte e a voce alta per ottenere la sua attenzione, al telefono rispondeva dopo averlo lasciato squillare a lungo, si dimenticava di annotare gli appuntamenti della direttrice nell’agenda, faceva un mucchio di errori nei testi che la incaricavano di battere a macchina, insomma un disastro. A casa non c’era mai niente in frigo, mai biancheria lavata nei cassetti, la roba da stirare giaceva nella cesta per settimane”.
Susanna scrive da sempre, da quando era giovanissima. Ha fatto il salto epocale dalla macchina da scrivere al computer, poi dai floppy disk alle chiavette USB. Ha lavorato nel sottobosco editoriale delle mansioni poco retribuite: lettrice di testi, redattrice di schede. Soprattutto, ha scritto racconti e romanzi, creando una moltitudine di personaggi, per lo più sfortunati, ciascuno con un suo mondo di affetti, con una sua pena. Ha preso spunto da persone reali e ha reinventato le loro esistenze mediocri, arricchendole con dettagli di fantasia. I suoi racconti sono stati apprezzati e premiati in alcuni concorsi letterari; ma nessuno dei suoi testi è mai stato pubblicato, nonostante Susanna si sia impegnata mandando a destra e a manca i suoi plichi dapprima, i suoi file in epoca più recente. Niente, nessuna risposta. La frustrazione lievita e sempre più Susanna si rinserra nella sua casa insalubre, al tempo stesso ingurgitando sempre maggiori quantità di cibo.
Animata da un rancore cieco verso coloro che, senza a suo giudizio essere più meritevoli di lei, sono riusciti a pubblicare le loro opere, inonda perfetti sconosciuti e personalità del mondo culturale di lettere piene di recriminazioni, lamentele, accuse.
Solo con due persone, nonostante il suo cattivo carattere, mantiene in qualche modo un contatto, grazie alla loro buona volontà e all’interesse autentico che nutrono per lei e per la sua sorte: l’amica Lorella, con la quale spesso Susanna si scontra ma che sempre finisce per perdonarla, e suor Maria Consolazione, che riesce a coinvolgerla in un progetto di volontariato. Ma, soprattutto, Susanna vive in compagnia dei suoi personaggi, in un dialogo continuo e non sempre pacifico, mentre il confine tra la realtà e le sue visioni sfuma, facendosi sempre più labile.
Lascio come sempre ai lettori il piacere di scoprire cosa accade non solo alla scrittrice obesa (questo, per la verità, si apprende già leggendo il prologo) ma, soprattutto, alla sua sterminata produzione letteraria.
Una storia originale, che dipinge con arguzia il mondo delle case editrici meno importanti, con i meccanismi che i non addetti ai lavori probabilmente non immaginano, e costruisce un personaggio che, nonostante le sue asprezze, non riesce a risultare antipatico e neppure a lasciare indifferenti, persa com’è nel suo mondo immaginario e nel suo ingravescente disturbo alimentare. L’autrice dipinge il mondo buio e asfittico di Susanna, in cui non circola un soffio d’aria (in senso materiale e in senso metaforico), con mano lieve, con ironia, posando uno sguardo affettuoso su questa donna piena di difetti.
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La scheda del libro: “La scrittrice obesa” di Marisa Salabelle (Arkadia)
Susanna Rosso è una donna sola, scontrosa, posseduta da due passioni: quella per il mangiare e quella per la scrittura; da anni conduce un’esistenza sedentaria scrivendo improbabili romanzi e ingozzandosi di cibo spazzatura. Ha lavori precari e una vita sentimentale disastrosa. Frequenta solo due amiche che qualche volta vanno a trovarla e lei maltratta. Sarà per questo che per lungo tempo nessuno si accorgerà della sua scomparsa. Nessuno si preoccuperà di cercarla e del suo improvviso silenzio. Ma chi è veramente Susanna? Perché ha deciso di condurre un tipo di vita che la isola dal resto del mondo? Pagina dopo pagina la sua vita si snoda tra accadimenti drammatici e situazioni comiche. Vicende grottesche condotte con un piglio narrativo coinvolgente, che rivelano al lettore un’eroina del tutto particolare.
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Marisa Salabelle è nata a Cagliari il 22 aprile 1955 e vive a Pistoia dal 1965. È laureata in Storia all’Università di Firenze e ha frequentato il triennio di studi teologici presso il Seminario arcivescovile della stessa città. Dal 1978 al 2016 ha insegnato nella scuola italiana. Nel 2015 ha pubblicato il suo romanzo d’esordio, L’estate che ammazzarono Efisia Caddozzu (Piemme). Nel 2019 ha pubblicato il suo secondo romanzo, L’ultimo dei Santi (Tarka). Entrambi i romanzi sono stati finalisti al Premio letterario La Provincia in Giallo, rispettivamente nel 2016 e nel 2020. Nel settembre 2020 è uscito il romanzo storico-famigliare Gli ingranaggi dei ricordi (Arkadia Editore) e nel 2022 Il ferro da calza (Tarka), un giallo con ambientazione appenninica. Suoi articoli e racconti sono apparsi su riviste online e antologie cartacee.
Rosalia Messina
Il link alla recensione su Letteratitudine: https://bitly.ws/VUt9