“La presenza e l’assenza” su Cronache di Caserta
La presenza e l’assenza di Franz Krauspenhaar
“L’assenza è una più acuta presenza. Vale per la voce, per l’udito. Vale per le persone che c’erano e che non ci sono più. Vale per noi che non smettiamo un momento di cercare ciò che non c’è. Di desiderare quello che manca”. Da queste parole di Concita De Gregorio possiamo dedurre che i due opposti assenza-presenza hanno una identità energica intrinseca, la stessa caratteristica. Guido Cravat, un investigatore sui generis, un anti eroe pieno di difetti con profonde turbe esistenziali è il protagonista del nuovo noir di Franz Krauspenhaar pubblicato da Arkadia Editore dal titolo appunto: La presenza e l’assenza. Così questo ex poliziotto borderline emulo di Marlowe, dovrà cercare in una Milano che diventa sullo sfondo un altro personaggio del plot, una giovane e bella donna scomparsa nel nulla. Daniela Tommei, moglie di un industriale meneghino, crea al marito una assenza che è anche presenza. Altra percezione impalpabile ma misteriosa detective è la presenza-assenza di una entità che viaggia sempre con lui in auto ogni giorno. Tale fantasma lo tallona ovunque e gli scatenerà la paura di perdere ogni riferimento reale. Sarà costretto a guardare dritto in faccia la sua follia. Al lettore forse non potrà interessare tanto la trama, o svelare l’epilogo, piuttosto noterà la forma, una scrittura che si appoggia sullo stomaco di Cravat. Perché proprio lui trovato dal committente sulle pagine gialle? Tommei decide di estrometterlo quasi subito dall’indagine sostituendolo con un collega senza scrupoli, Saluzzi. Cravat, sentendo la puzza forte del marcio nella faccenda decide di continuare da solo le ricerche. Scoprirà la verità anche se ricordando Simenon: “La verità non sembra mai vera”. Un noir senza sconti che come il migliore Durrenmatt scardina e fa saltare per aria tutte le migliori concatenazioni del giallo poliziesco. Tutte le regole narrative di un mistery vengono infrante dall’autore che crea una sorta di duello tra Guido Cravat e Tommei. Alla fine l’investigatore, alla maniera di Izzo e di Hammet si ritroverà solo con i suoi demoni, presenti e assenti.
Maria Laura Labrioli