“La laguna del disincanto” su MasticadoresItalia
MasticadoresItalia // Editori: Simon James Terzo & J re crivello
La laguna del disincanto, di Massimiliano Scudeletti (Arkadia, 2024) by Recensione di Marisa Salabelle
Massimiliano Scudeletti torna in libreria con La laguna del disincanto, che esce oggi per i tipi di Arkadia editore. Questo romanzo dal titolo suggestivo e dalla splendida copertina si collega al precedente La laguna dei sogni sbagliati, sempre pubblicato da Arkadia, come è facile intuire dalla somiglianza dei titoli. Protagonista indiscusso di entrambi i romanzi è Alessandro Onofri, un personaggio ricorrente nelle opere di Scudeletti (la sua prima apparizione infatti è nel romanzo Little China girl, edito da Betti nel 2018). Alessandro è un uomo complicato, ha avuto un’infanzia difficile, avendo perso precocemente entrambi i genitori, è stato allevato da una zia un po’ strega, ha avuto esperienze non belle durante gli anni della scuola, è stato giornalista di guerra, fotografo. È soprattutto un uomo tormentato, attratto dal “lato oscuro”, in lotta contro il male e alla ricerca della verità, ma fragile e ossessionato dai ricordi. Non è riuscito a coltivare relazioni stabili con le donne che ha amato, e dietro la sua disponibilità a combattere ogni battaglia in nome del bene e della verità si intravede una sua propensione al rischio e all’autodistruzione. Questo è almeno ciò che gli rimprovera Sarah, un’amica che si rivolge a lui per chiedergli aiuto in una situazione di grande difficoltà. Sarah vive a Firenze, ha un marito spesso assente per lavoro e due splendidi bambini che frequentano una scuola privata. Ma da qualche tempo qualcosa non va: Duccio, il maggiore, si comporta in modo strano e sembra aver soggiogato il fratellino Vanni. Indagando su certi episodi che sembrano essersi verificati a scuola e che coinvolgono altri bambini oltre a Duccio, Alessandro si imbatte in una serie di situazioni che allargano il suo sguardo, dalla scuola fiorentina ad altri istituti in altre città italiane, a episodi verificatisi in altre nazioni e in altri continenti. Pedopornografia, riti satanici, misteriosi protocolli, sacrifici di animali e non solo. Un mondo marcio si rivela ai suoi occhi, grazie all’accesso al Dark Web e a siti accuratamente nascosti all’interno di un sistema “a cipolla”: entrano in gioco a questo punto, in una sarabanda dal ritmo incalzante, amici e avversari dotati di saperi e poteri misteriosi, collaboratori appartenenti alle forze dell’ordine, l’Interpol, l’NSA. Il male sarà sconfitto, almeno provvisoriamente, ma Alessandro pagherà molto caro il suo coinvolgimento in questa vicenda. La laguna del disincanto è un romanzo avvincente, denso di azione e di colpi di scena, inquietante per l’enormità del male che rivela, poco rassicurante, perché lascia nel lettore la consapevolezza che il male non viene mai completamente sconfitto. La scrittura è impeccabile, la lettura non dico “piacevole”, perché si tratta di una storia che mette i brividi e che, sebbene scaturita dalla fantasia dell’autore, ha solide fondamenta nella realtà. Se amate Stephen King, se vi sentite attratti dall’occulto, se avete una pericolosa propensione per “il lato oscuro”, se siete appassionati di arti marziali, ma anche se non siete niente di tutto ciò, questo è il libro che fa per voi.
Marisa Salabelle
Il link alla recensione su MasticadoresItalia: https://tinyurl.com/bdex2anz