La laguna del disincanto
Prologo
Calcutta, quartiere Sonagachi, molti mesi fa
L’ispettore Singh temeva due sole cose: di essere coinvolto in un attentato islamico come quello che aveva distrutto nel 2008 la caserma di Mumbai, o che sua figlia fosse vittima di uno di quegli atti di violenza contro le donne che si stavano susseguendo con un sincronismo feroce per le province dell’India. Calcutta ne sembrava immune, ma lui non era tranquillo. Al momento era solo infuriato con il suo diretto superiore, che all’improvviso l’aveva inviato a Sonagachi, il quartiere a luci rosse, rovinando la sua routine quotidiana. Il rappresentante del governatore si era scusato moltissimo, balbettando più del solito, però non gli aveva dato spiegazioni. Era vero che Singh conosceva bene il quartiere, l’aveva battuto in lungo e in largo da giovane poliziotto determinato a bruciare le tappe, ma erano passati anni. Troppi.
La chiamata era arrivata a fine turno, con lui che già si vedeva sulla porta di casa, accolto dalla sua bambina con ancora addosso la divisa della scuola. Gli sarebbe andata incontro saltellando, come sempre, e dopo un po’ gli avrebbe offerto una tazza di tè sfoggiando lo stesso sorriso della madre, quella madre di cui era replica e non semplice copia: la donna che lei non ricordava e che lui avrebbe voluto dimenticare. Ma gli dei non sono così generosi e Singh ancora la vedeva nel letto d’ospedale dove aveva dovuto dirle addio. Quel tempo, il tempo in cui le paure di Singh erano ancora tre, scivolava con lentezza dietro le sue spalle, eppure lui continuava a sentirne il respiro e la presenza. E forse era proprio grazie, o per colpa di sua figlia, che della madre possedeva la stessa bellezza. La piccola era stata scelta per impersonare Kumari, la dea vergine, ed era sfilata per le strade del quartiere su di un carro di legno tirato da buoi decorati con spirali ocra e gialle; era coperta di gioielli e di fiori, e la gente la salutava giungendo le mani davanti al viso. Quando s’incantava a guardarla, si sentiva ancora vivo. Ultimamente, però, doveva essere successo qualcosa. Lo sguardo di lei sembrava meno gioioso, e lui non aveva ancora avuto il tempo di indagare.