“La laguna dei sogni sbagliati” sull’ANSA
La laguna dei sogni sbagliati, una storia dell’occulto a Marghera
Da Massimiliano Scudeletti un viaggio della memoria
(ANSA) – ROMA, 28 APR – (MASSIMILIANO SCUDELETTI, LA LAGUNA DEI SOGNI SBAGLIATI, Arkadia, pp.216, 17 euro) – Venezia, anzi, Marghera, anni Novanta
Alessandro Onofri ha dodici anni e, dalla morte dei suoi genitori, vive con una vecchia zia eccentrica, amante dell’esoterismo (si definisce una “vecchia diavolessa”), che lo cura e lo adora. È un’esistenza quasi normale la sua, tra nuovi amici e primi amori, ma il trauma subito lo porta a confondere fantasia e realtà, a rincorrere il sogno di evocare i fantasmi dei suoi genitori, per il quale farebbe di tutto. La zia gli ha insegnato che una terra malata genera mostri e forse questo spiega il fiorire di sette sataniche, gli atti di violenza e i delitti rituali che travolgono la città e la sua provincia. Intanto, mentre l’inquinamento del polo petrolchimico di Porto Marghera e le cupe vampe della guerra nella vicina Jugoslavia segnano il suo tempo, il mondo di Alessandro è scosso ancor di più dall’arrivo di una nuova insegnante che terrorizza i suoi alunni. È solo malvagia o nasconde qualcosa di più segreto, mentre cerca di attirarlo a sé facendo leva sui suoi desideri più oscuri? Perché cerca di indirizzarlo in un percorso iniziatico che unisce Crowley, LaVey e altri maestri dell’occulto a un pittore russo della metà del secolo scorso, tanto misterioso quanto delirante? Solo gli amici, un improbabile maestro di arti cinesi e la presenza della zia e della sua congrega potranno lottare per la sua anima e salvarlo dalle sue peggiori paure. Il libro si apre e si chiude con due momenti di Alessandro Onofri adulto – che è già protagonista di romanzi precedenti dell’autore – sul fronte ucraino, in cui annuncia e conclude la vicenda della sua infanzia che sta raccontando a una sua collega reporter.
Massimiliano Scudeletti è nato e vive a Firenze. Dopo gli studi si dedica alla realizzazione di documentari e spot televisivi prima come sceneggiatore, poi come regista. Nel passaggio tra analogico e digitale abbandona l’attività per collaborare con un’agenzia assicurativa che opera prevalentemente nella comunità cinese. Continua a viaggiare nel Sudest asiatico per passione. Compiuti i cinquant’anni, decide di dedicarsi completamente alla cultura tradizionale cinese e alla scolarizzazione di adulti immigrati. A febbraio 2018 pubblica il suo primo romanzo, un giallo con protagonista il videoreporter di guerra Alessandro Onofri, Little China Girl (Betti Editrice), giunto secondo al premio “Tramate con noi” di Rai Radio1, vincitore del premio Emotion al “Premio Internazionale Città di Cattolica”. Dopo numerosi racconti, alcuni con protagonista lo stesso Onofri, a luglio 2019 pubblica il suo secondo romanzo, L’ultimo rais di Favignana. Aiace alla spiaggia (Bonfirraro Editore). (ANSA).
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