“La laguna dei sogni sbagliati” su Senzaudio
Massimiliano Scudeletti – La laguna dei sogni sbagliati
Oggi: Alessandro è all’interno di una zona di guerra, una delle tante che abitano il nostro pianeta. Accanto a lui una ragazza. Poi succede qualcosa, un attacco, un fatto di sangue. La ragazza viene colpita e Alessandro la carica in una macchina in cui un autista è pronto a portari oltre i posti di blocco. La ragazza va tenuta sveglia, altrimenti, se si addormenta, la sua fine è certa.
Alessandro le racconta una storia. Ieri: Alessandro vive tra Venezia e Porto Marghera. A Venezia abita la vecchia zia Annamaria, mentre a Porto Marghera abita la famiglia affidataria, sì perché Alessandro ha perso entrambi i genitori e ora è un ragazzino delle medie.
Il mondo di Alessandro Onofri sarebbe già abbastanza sconvolto così, ma al quadro vanno aggiunti il bullismo e il primo amore per una ragazza più grande di lui. Può bastare? No? Allora posso dirvi che la zia Annamaria è un’arzilla vecchietta appassionata di esoterismo, con una biblioteca degna di questo nome e un palazzo che sembra un castello. La zia sembra arrivare da un passato lontano è incomprensibile, ma soprattutto sembra la depositaria di un sapere quasi insostenibile. Il mondo di Alessandro crolla definitivamente con l’arrivo della supplente di matematica, una donna affascianante e misteriosa che gode nel mettere in difficoltà gli alunni e a umiliarli. In poco tempo, per i ragazzi, lei è l’incarnazione del male. Purtroppo per loro non hanno capito che il male che viene incarnato dalla supplente è molto più grande e dirompente di quanto possano essere dei brutti voti o una bocciatura: lei porta con sé la morte. Mai avrei pensato di leggere un romanzo del genere ambientato tra Venezia e Porto Marghera, ma dopo averlo letto, con il senno di poi, mi sono reso conto che il polo chimico, di per sè, è un’ottima ambientazione per ospitare il male assoluto. Le nubi chimiche che sprigionano gli odori più nauseabondi sono un ottimo sfondo per parlare di occultismo e magia nera. Massimiliano Scudeletti ha scritto un romanzo cui le turbe giovanili si avvinchiano a quelle degli adulti. Da un lato c’è appunto la sopravvivenza quotidiana dei ragazzi che attraversano tempeste che loro stessi a volte non comprendono, ma dall’altro c’è lo spettro degli adulti, del loro essere vulnerabili, mortali, incapaci di difendere i loro figli. Se devo provare a identificare un’influenza alla base di questo romanzo non posso non pensare al buon Stephen King, principalmente per due elmenti in particolare. Da una parte Scudeletti, come King, affronta e racconta il difficile passaggio da adolescenti ad adulti, qualcosa che abbiamo visto fare a King in “It”, dall’altro evoca spiriti che ricordano “Le notti di Salem”. Più in generale, ma questa è una mia ipotesi, Scudeletti ha abbracciato il filone Kinghiano facendo diventare Porto Marghera i Barrens nostrani e la supplente di matematica una novella Randall Flagg. Per quel che mi riguarda, se cercate un romanzo da portare sotto l’ombrello che non sia solo tutta trama ed esplosivi, ma vi faccia anche riflettere sul rapporto tra adolescenza ed età adulta, “La laguna dei sogni sbagliati” di Massimiliano Scudeletti è per voi.
Gianluigi Bodi
Il link alla recensione su Senzaudio: http://bitly.ws/HJqq