“La laguna dei sogni sbagliati” su I libri di Mompracem
LA LAGUNA DEI SOGNI SBAGLIATI
Per molti anni, moltissimi anni mi sono domandata cosa avrebbe scritto Stephen King se anziché essere nato a Portland nel Maine, fosse nato in Italia. Ho immaginato mille scenari possibili mentre leggevo centinaia di libri, senza esser mai giunta un’ipotesi plausibile. Nelle pagine di “La laguna dei sogni sbagliati” ho scoperto, finalmente, una traccia credibile e mi sono chiesta che cosa avrebbe scritto Massimiliano Scudeletti se fosse nato a Bangor o nei dintorni. In questo romanzo le parole vibrano di qualcosa che ha il sapore dell’inaspettato e quando l’ultima pagina ha compiuto il suo giro, nelle mie mani è rimasta un’atmosfera piena di energia con un cuore scuro pulsante e non sono riuscita a riporre il libro su uno scaffale. Perché? Cosa ruota intorno all’adolescente Alessandro Onofri che avevo incontrato adulto in “Little China Girl”? Ruotano mille mondi e lui resta indeciso su quale voler attraversare: anche il finale non traccia una linea precisa di demarcazione, lascia intravedere una possibilità tra altre infinite ed è proprio questa la magia del libro che distingue il protagonista tra numerosi orfani che vivono le loro avventure letterarie. Ho provato tenerezza per lui – affidato a una famiglia che non può comprendere la sua profondità d’animo – e mi sarebbe piaciuto insinuarmi con un incantesimo nel corpo della prozia Annamaria e confortarlo, avrei voluto guardare più da vicino lui e i suoi amici, la coraggiosa Maria Luisa e lo slavo Ivan. Il giovane Onofri è attratto dall’esoterismo per riempire il vuoto lasciato dalla perdita dei genitori e deve essere aiutato a sciogliere quelle forze potenti nei fumi sulfurei, reali e no, che accompagnano i panorami venefici di Porto Marghera, dove abita, e altri più subdoli ma non meno pericolosi. La prozia cerca, con i suoi poteri e le sue conoscenze, di proteggere Alessandro dalla seduzione di visioni ambigue offerte da una perfida supplente e dal suo aiutante. Lui si aiuterà con la scoperta delle arti marziali che gli permetteranno anche di creare uno scudo contro i bulli che lo perseguitano. L’horror è uno sfondo, uno scenario teatrale in questa narrazione che non voglio svelare oltre. I personaggi che vivono questa vicenda restano immortali e descritti con maestria. Lo stile di Massimiliano è – come sempre – colto e impeccabile, scorrevole e pieno di fascino.
Claudia Muscolino
Il link alla recensione su I libri di Mompracem: https://bit.ly/3QGHhso