“La collagista” su TuStyle
Storie forti. Ecco i quattro libri della settimana consigliati da Tustyle
Abbiamo scelto per te quattro libri, scelti tra le novità, che raccontano storie forti, di umanità e disumanità. Scoprili qui
Storie forti. Un caso efferato di cronaca vera, l’indagine su un delitto misterioso, la storia di un’artista inquieta e un racconto sulla seconda guerra a fumetti. Dopo le storie per l’inverno, ecco le quattro letture della settimana scelte per te da Tustyle.
A cinque anni dal Premio Strega con La Ferocia, Nicola Lagioia, scrittore e direttore del Salone del Libro di Torino, torna con La città dei vivi (Einaudi, € 22). Tra romanzo e inchiesta, l’autore riporta alla ribalta il caso di cronaca più efferato della storia italiana. A marzo del 2016, a Roma, i trentenni Manuel Foffo e Marco Prato uccidono il 23enne Luca Varani, dopo averlo torturato per ore. Oggi Foffo sconta 30 anni di reclusione mentre Prato si è suicidato prima del processo. Nonostante le condanne non è mai stato chiarito il movente. I due, dopo l’omicidio, avevano dichiarato: «Volevamo uccidere qualcuno per vedere l’effetto che fa». Il libro diventerà una fiction per Sky.
I mostri? siamo noi quando dimentichiamo l’umanità
Definisci i carnefici: assassini a loro insaputa. In che senso?
«Nonostante abbiano ucciso Luca a colpi di martello e coltello, nonostante le sevizie attuate durante la lunga agonia della vittima, i due non hanno mai sentito il peso della colpa. Come molti appartenenti alla generazione dell’immagine, erano più preoccupati di ciò che la gente avrebbe pensato di loro: erano drogati? Omosessuali?».
Riveli che la spinta, in parte, è autobiografica. Ti metti a nudo.
«Anche se mi baso sugli atti processuali e sulle conversazioni con tutti i protagonisti, compreso l’assassino, un libro rimane un atto arbitrario dell’autore. Per controbilanciare volevo metterci la faccia, raccontando qualcosa della mia vita che mi ha spinto ad approfondire il caso. La vicenda che racconto dimostra quanto sia facile, in certe condizioni, deviare dalla norma».
Nel libro dici: “Creiamo i mostri per scaricarci la coscienza”.
«Vedere i carnefici come mostri ci impedisce di avvicinarli sul piano emotivo. Allontaniamo con forza l’idea dell’irreparabile. Il pensiero di vestire noi, un giorno, i panni dell’assassino».
Storie forti: un’indagine poliziesca
La tranquillità di Volterra viene sconvolta dal ritrovamento di un cadavere, una donna strangolata e gettata in un fosso. Del caso si occupa Maurizio Nardi, comandante dei carabinieri, uomo acuto e schivo. Per Giorgia Volterra è vacanza e rifugio, il posto dove riprendere fiato e proteggersi. Per Malina è un approdo, il posto in cui confondersi tra alberi e pietre millenarie. Le due donne diventano amiche e Giorgia confida a Malina un passato di anoressia e la fine di una storia d’amore. Malina le restituisce brevi lampi di sé e le racconta della madre, internata giovanissima in manicomio.
Mentre il comandante Nardi indaga per ricostruire le relazioni e i movimenti della vittima, anche Giorgia scompare misteriosamente. Chiara Marchelli torna con Redenzione, la prima indagine di Maurizio Nardi (NN Editore, € 22), un’indagine poliziesca intrecciata alle radici storiche della follia. In un racconto mozzafiato, dove il passato sboccia nel presente come un fiore velenoso, l’autrice si immerge nella fragilità dell’animo femminile. Che nella fame di libertà e perfezione cerca il riscatto dall’infelicità e dal male, inflitto e subìto.
Una donna inquieta
Vive a Parigi, è single, e fa la collagista. Non ha un nome e non lo vuole nemmeno, è in fuga dalla sua identità passata, da quello che ha vissuto in un “prima” che non l’abbandona mai. Un prima fatto anche di storie “forti”, di esperienze sentimentali estreme. Per tutta la vita si è sentita braccata, inseguita, quindi adesso si nasconde. Da chi, da cosa? Il mistero si svela seguendo l’inquietudine della protagonista, il suo esistere in bilico, alla ricerca di luoghi provvisori, camere d’albergo, brasserie, conversazioni con sconosciuti.
Solo quando ritaglia e incolla immagini che prendono forma su cartone, fogli bianchi e neri o tela, la donna sente che riesce ad alleggerire il peso che porta con sé, a provare una provvisoria pace. Collage dopo collage, la storia si rivela con la potenza di un uragano, il mistero appare e scompare. Francesca Mazzucato, scrittrice, traduttrice e collagista, torna in libreria con La collagista (Arkadia, collana SideKar, € 13), un romanzo intimo, femminile, graffiante. Con una scrittura suadente ed evocativa racconta la fuga da se stessi e dal mondo. La ricerca di un senso profondo del vivere che ci accomuna tutti.
Un racconto intimo ed epico
Montese è al centro della Linea Gotica, il punto in cui si stanziarono le truppe tedesche. Molti anni dopo, mentre Giorgio e il padre si imbattono in una grotta servita da rifugio durante i bombardamenti americani, scavata dal nonno Riccardo. Da qui il racconto di quegli anni. I bombardamenti degli Alleati, l’occupazione tedesca, e l’esperienza istriana. Quando Riccardo lavorava ad Arsia come minatore, pagando con le mansioni più umili il rifiuto di prendere la tessera del partito fascista.
Evocate da disegni straordinari, affiorano le persecuzioni verso i croati, l’amarezza di essere considerati delatori per il semplice fatto di essere italiani, dunque “occupanti”. La paura delle foibe costringe Lucia e Riccardo a scappare per raggiungere Montese. Lì, di nuovo, sprofonderanno nel ruolo di “indesiderabili”, in quanto profughi istriani. Giorgio Franzaroli, sceneggiatore di Cattivik e Lupo Alberto e autore per Frigidaire, Comix, Linus, Cuore, L’Unità e Il Fatto Quotidiano, approda al romanzo a fumetti con Orrido famigliare (Pop, € 8,50), racconto intimo ed epico che ripercorre le vicende famigliari durante la II Guerra mondiale.
Eleonora Molisani
Il link alla recensione su TuStyle: https://bit.ly/2IxYQMm