“La bella virtù” su Cheventi
Marisa Salabelle La bella virtù con Massimiliano Scudeletti
Programma dell’evento Marisa Salabelle La bella virtù con Massimiliano Scudeletti
Martedi 18 marzo alle 18.00
Presentazione del libro di Marisa Salabelle
La bella virtù
Arkadia
Dialoga con l’autrice Massimiliano Scudeletti
Ero femmina, e i miei genitori non mi avevano mandato a scuola guida, perché tanto una donna cosa se ne fa della patente, se deve andare in qualche posto la può sempre accompagnare il padre, il marito o un fratello. Infatti i miei fratelli guidavano, eccetto Nando e Bastiano, ovviamente, che erano ancora piccoli.
Seguito de Gli ingranaggi dei ricordi, in queste pagine ritornano i giovani Felice e Maria Ausilia nel periodo del loro fidanzamento e poi del lungo matrimonio. Mentre la figlia Carla rievoca la malattia e la morte del padre, Kevin, suo figlio, studente universitario, dedica la propria tesi magistrale alle vicende della famiglia del nonno materno, ricostruendo intrecci tra casate più o meno nobili del Napoletano e dell’Avellinese e indagando sul legame di parentela tra il nonno Felice e il santo Giuseppe Moscati. In questa nuova puntata di una saga famigliare che si dipana nel periodo tra il Dopoguerra e i giorni nostri, attraverso plurime voci narranti, conosceremo sempre più a fondo i personaggi di questo potente e sapiente affresco.
Felice, giovane intelligente e volitivo ma dal carattere aspro; Maria Ausilia, che si rivela una ragazza e poi una donna molto determinata, con un sentimento ambivalente verso il fidanzato e poi marito, che ama ma con il quale ha un rapporto conflittuale. E poi Carla, molto legata al padre, del quale tuttavia non ignora i limiti e che segue con grande pietas durante la sua malattia. Infine Kevin, studente un po’ riluttante e scettico, ma impegnato con successo nel ricostruire la storia familiare. Ancora una volta Marisa Salabelle riesce a costruire una storia di affetti affascinante e ricca di profondità.
MARISA SALABELLE, nata a Cagliari nel 1955, vive a Pistoia dal 1965. Laureata in Storia all’Università di Firenze, ha frequentato il triennio di studi teologici presso il Seminario arcivescovile della stessa città. Dal 1978 al 2016 ha insegnato nella scuola italiana. Nel 2015 ha esordito con il romanzo L’estate che ammazzarono Efisia Caddozzu (Piemme), seguito nel 2019 da L’ultimo dei Santi (Tarka) e nel 2022 dal giallo Il ferro da calza (Tarka) I primi due romanzi sono stati finalisti al Premio letterario La Provincia in Giallo, rispettivamente nel 2016 e nel 2020. Con Arkadia Editore ha pubblicato la saga famigliare Gli ingranaggi dei ricordi (2020) e La scrittrice obesa (2022).
La segnalazione su Cheventi