“Isole” di Pietro Maurandi su L’Unione Sarda
L’Unione Sarda
28 marzo 2015
Dalle coste di Tabarka fino a Carloforte: le “Isole” nel romanzo di Pietro Maurandi
“Isole” è un breve romanzo storico con venature noir, diviso in due parti autonome collegate fra loro. La prima parte si svolge intorno al 1740 a Tabarka, isoletta situata di fronte alla costa africana che il re di Spagna, duecento anni prima, aveva lasciato in concessione alla famiglia dei Lomellini di Genova, per praticarvi la pesca del corallo. I rapporti fra i pescatori di Tabarka e i berberi dediti all’agricoltura, da sempre improntati alla reciproca soddisfazione, si andavano adesso incrinando per il declino dell’Impero spagnolo e per il mutato atteggiamento dei regnanti di Algeri e Tunisi. La vita pacifica della colonia e poi turbata da un delitto a sfondo passionale: durante una notte di festa la bella Angelica, travestita da uomo per l’occasione, viene decapitata mentre si torva a casa dell’amante, il corallaro Andrea Garbo. La ragazza era promessa sposa di un giovane altolocato, grande è lo scandalo per le famiglie, i sospetti ricadono tutti su Andrea. Ma il capitano Nardi e il suo solerte caporale non ne sono convinti, forse è avvenuto uno scambio di persona, lo sviluppo della trama rivelerà altre sorprese. Sul finire della storia i coloni si vedono costretti a lasciare Tabarka per stabilirsi sull’Isola di Carloforte, nel Regno di Sardegna governato dai Savoia. Proprio a Carloforte Pietro Maurandi – docente universitario esperto di storia sarda, qui alla seconda prova narrativa – ambienterà la seconda parte del libro, “Vita e libertà”, focalizzandosi sugli irripetibili primi mesi del 1793, quando sbarcarono sull’isola le truppe della Repubblica di Francia per “esportare” la rivoluzione. L’atteggiamento degli abitanti è esemplificato da quello dei due amici-cugini protagonisti della vicenda: Riccardo, detto Erre (come realista) e Giacomo, detto Gi (come giacobino): un misto di ostilità e di speranza verso una società forse più giusta ed egualitaria. I due ragazzi sono nipoti del capitano Nardi, e hanno deciso di scoprire quali furono i retroscena dei fatti di sangue che sconvolsero Tabarka. Al lettore non rimane che il piacere di seguirli nell’indagine.
(Luca Mirarchi)