“Il resto di Sara” su il Narratore audiolibri
GLI AUDIOLIBRI SONO UNA STANZA TUTTA PER ME
Ho imparato che leggere libri non è una gara ma una scelta intima, e che l’importante non è leggere tanto, ma leggere sempre: e io leggo sempre. Ho capito che la scrittura è una medicina, una soluzione, un’attrazione e richiede cura, da quando mi hanno rubato il tempo scrivo meno ma ogni volta che posso: e io non voglio smettere. Ho scoperto che gli audiolibri sono una stanza tutta per me, perché cercavo un modo per non pensare e la musica non bastava: e io ho bisogno di fermare la testa. Sono Valeria Ancione, giornalista di adozione, artigiana della scrittura di nascita. Ho scritto tre romanzi e un quarto è prossimo a uscire. Dopo che qualcosa di mio viene pubblicato, che sia un libro o un articolo sul giornale, non riesco a rileggermi perché temo di trovare un errore, un refuso o peggio ancora una frase stonata. Allo stesso modo avevo paura di ascoltare “Il resto di Sara”, il mio romanzo uscito un anno fa per Arkadia e ora in audio letto per il Narratore da Virginia Alba: avevo paura perché compongo parole che esprimono una musicalità che la lettura può esaltare o deprimere. E se fosse stato stonato? Ma rilassati, mi sono detta, goditelo e come va va. Ed è andata bene. Mi imbarazza ammettere che mi è piaciuto, che ho pianto, che volevo andare avanti, arrivare ad alcune pagine precise che mi hanno strizzato il cuore scrivendo e rileggendo in correzione. E’ successo tutto questo anche ascoltando. Mentre Virginia passava da un personaggio all’altro, la immaginavo su un palco a recitare le vite che io ho scritto, con i disordini, gli errori, le speranze e l’immancabile amore in tutte le sue forme. La vita è una rappresentazione da palcoscenico mentre la finzione esalta la realtà e i suoi dettagli e non capisci più cos’è possibilmente vero e possibilmente falso: è bastata la voce di Virginia per assistere allo spettacolo e visualizzare emozioni e sentimenti che ho avuto la pretesa di raccontare ne Il resto di Sara. Leggere e ascoltare un libro sono due esperienze diverse che non si fanno concorrenza, ma si completano, si sostengono. L’audiolibro dà corpo e sostanza alle parole e semplifica le cose complesse: Virginia Alba ha tirato fuori la musicalità di certe frasi complesse dotandole di uno scivolo per farle scorrere leggere, e quelle che “mannaggia potevo tagliarle” sono diventate “meno male che non le ho tagliate”. Cucinando, camminando, facendo la spesa sono stata in compagnia delle mie creature, Sara, Nenzi, Lisa, Ale, Sabrina, Carlo, Piera… che hanno preso vita girandomi attorno per giorni, uscite dalle pagine di un romanzo che con orgoglio, mi dicevo: “l’ho scritto io”. Scrivere è donarsi, se non fosse questo non continuerei a farlo. L’audiolibro è la restituzione del dono a un’artigiana come me che pensa di poter cucire assieme emozioni. Poi l’ascolto è finito, e non so se mi mancano i miei personaggi, gli intrecci, le attese, le paure, o la voce di Virginia che ha dato peso e forma alla mia ambizione di emozionare.
Valeria Ancione
Il link alla recensione su il Narratore audiolibri: https://bit.ly/3LGn05C