“Il principe delle Arene Candide” su Le parole oltre il Cassetto
Leggere gli altri
MASSIMO GRANCHI E IL PRINCIPE DELLE ARENE CANDIDE
Con grande piacere parlo oggi di questo bel libro. Massimo Granchi scrive una storia ambientata tra la fine degli anni ’90 e il primo decennio del 2000; si tratta delle vicende di un ragazzo nel periodo dell’adolescenza e dell’affacciarsi all’età adulta. Edoardo narra in prima persona ma con grande misura, dando la sensazione che i dubbi e lo spaesamento che egli prova, lo portino a una certa distanza dallo stesso suo sentire. In un quadro famigliare che si scopre precario e costruito su evidenti fragilità, si fa ardua la ricerca di sicurezze da parte del protagonista. L’autore, nel tessere le relazioni tra i caratteri, sembra tenere in conto un sistema valoriale più antico e legato alla “terra dei padri”: fulcro e riferimento nodale della storia è infatti nonna Carmela. Anche da un’altra dimensione ella resta in connessione con Edoardo attraverso visitazioni oniriche, spesso capaci di provocare nel nostro protagonista prese di coscienza. Il mondo di lui, di sua madre e suo fratello, del padre, della tata Ninnina, degli ambienti che ruotano intorno alla vita quotidiana della famiglia in una Cagliari scarna e nello stesso tempo inondata di luce, è privo di clamori, di segni particolari. La storia è quella di persone comuni, e sono i sentimenti e le emozioni, l’introspezione e la ricerca di sé a essere in primo piano, così come il forte dolore esistenziale che attanaglia il ragazzo alla resa dei conti di un complicato processo di crescita. Il Principe che dà il nome al romanzo ha una forte valenza simbolica ed emozionale, e si lascia al lettore di scoprirne di più, e di carpirne il fascino. La qualità particolare della narrazione di Granchi è nella delicatezza con cui ci si accosta all’interiorità di chi cerca il suo posto sicuro nel mondo, con una capacità notevole di calarsi nel personaggio sia esso femminile o maschile. Persino l’amore di Edoardo per Barbara, tenero e intenso, sembra venir trascinato nelle sabbie mobili. I legami trovano nuova forza nell’abolizione del giudizio, nell’accettazione, che pare la chiave di lettura di questo affresco. La storia tiene nelle sue spire, e si sviluppa con tensione adeguata.
Una storia affascinante e avvolgente, che lascio raccontare a Francesco Baldi nel Playbook costruito per Il Principe delle Arene Candide, e che trovate a questo link: https://youtu.be/wMf-6u4lGMg. Oltre alla lettura interpretata di un brano del libro vi troverete notizie sul suo autore. Auguro a tutti buona visione e lettura!
Anna Bertini
Il link alla recensione su Le parole oltre il Cassetto: https://bit.ly/3h5C2CJ