Il nuovo libro di Romina Casagrande su “Alto Adige”

da: Alto Adige
Alto Adige
19 aprile 2014

Naufragi di navi e poi di vite nelle pagine di Casagrande

Da… Merano a Parigi, passando per le coste del Senegal, tutto saltando indietro negli anni, camminando sulle pagine di un romanzo avvincente. Il riferimento è al romanzo intitolato «La Medusa», scritto dalla meranese Romina Casagrande (ecco la “partenza” del viaggio letterario di cui sopra…) e uscito di recente per i tipi di Arkadia Editore. Si tratta di un romanzo ispirato a un fatto storico realmente accaduto, una vicenda a tratti dura, che si intreccia con la vita del pittore Théodore Géricault. La storia prende avvio dalla costa del Senegal, nel 1816. La fregata francese Méduse, con a bordo il battaglione Africa e il nuovo governatore della colonia di Saint Louis, appena strappata agli inglesi, si incaglia mettendo fine a un viaggio tranquillo. Mentre i passeggeri più illustri abbandonano la nave sulle poche scialuppe, il resto dei passeggeri viene abbandonato al proprio destino. I superstiti decidono di costruire un’enorme zattera con la quale inizieranno un’epica avventura, costellata di sofferenze e atrocità. Il quadro del racconto si sposta poi a Parigi, due anni dopo. L’eco di quanto accaduto nella lontana Africa affascina a tal punto il giovane e promettente pittore Géricault da indurlo a dipingere, per il “Salone annuale di pittura”, un quadro che raffiguri il naufragio, intitolandolo “La Méduse”. La storia si snoda allora in una città drammaticamente vivida, tra case buie che si riempiono di oro e cristallo per illuminare la notte, come il boudoir di Madame, tra la polvere delle Salpêtrière, e le anime dannate dell’ospedale psichiatrico del dottor Pinel, e ancora tra le magie del circo, tra riti voodoo e personaggi stravaganti, Géricault incontrerà nella sua ricerca anche la giovane Liz e il piccolo Titù, il bambino senza voce, costretti loro malgrado a recuperare un passato orrendo e guardare negli occhi la propria Medusa. Sapremo solo leggendo il libro, se rimanendone impietriti… L’autrice del libro, Romina Casagrande, è nata nel 1977 a Merano; laureata in lettere con indirizzo classico, è insegnante di scuola media. Ha collaborato con il Museo del Turismo (il Touriseum) di Merano e con il Museo di arte moderna e contemporanea di Bolzano, ovvero il Museion, occupandosi di didattica museale. Appassionata di leggende e folklore, è autrice di racconti fantasy ispirati ai miti e alle tradizioni della sua regione. Il suo raconto “Appuntamento con demone”, contenuto nell’antologia Urban Gods, è stato tra i selezionati dell’omonimo concorso letterario. Letterariamente ha esordito con «Amailija» (Anguana Edizioni, 2011). Nel 2012 ha poi pubblicato «Dreamland Forest» e «Falling down» (entrambi per Nulla Die edizioni); segue, nel 2013, «The Morning Star» e ora questo nuovo romanzo.

(d.f.)


Arkadia Editore

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