Il museo della solitudine
Il museo della solitudine ci ammalia con una magistrale modulazione dei registri narrativi e una lingua distillata, impreziosita da una vena poetica che non abbandona mai. Quest’antologia contiene storie memorabili come Viaggio di ritorno, Molte volte, cara Laura, Quel silenzio così di Silvia e Quasi marino, incentrato sull’amore per la pioggia e le paradossali virtù della tristezza. È l’intera raccolta, tuttavia, a parlare di argomenti considerati difficili, come la solitudine, la vita di chi la guarda dalla finestra, l’ingovernabilità dei sentimenti e l’arduo compito di lasciarsi alle spalle una sconfitta. Temi che s’intrecciano con rara dolcezza e ironia, quasi una musica che ci accompagna nelle profondità più destabilizzanti del nostro inconscio. Il museo della solitudine è senza dubbio una delle migliori prove narrative che si possano leggere sull’abisso delle emozioni e i fantasmi della memoria degli amanti.