“Il lato nascosto delle storie” su Il Messaggero
Libri/ Roberta Di Pascasio ci svela i segreti che si celano dietro le storie
AVEZZANO Esiste un lato nascosto delle storie? Roberta Di Pascasio ce lo racconta nella sua ultima fatica letteraria dal titolo “Il lato nascosto delle storie”, appunto. Ogni vita, ogni gesto, ogni verità può essere letta in un modo diverso e racchiude all’interno un segreto prezioso che va svelato. “Il lato nascosto delle storie” è l’enigma invisibile che si cela dietro all’agire umano, il senso silenzioso del nostro vivere. Il libro è l’insieme di dieci racconti con soggetti diversi, solo apparentemente slegati tra loro, che troveranno compimento in un unico grande disegno visibile solo al termine dell’ultima storia. È compito del lettore riannodare i fili delle varie gesta e ricostruire il puzzle di questa commedia umana scritta a puntate. Dieci racconti che ci narrano della difficoltà di governare le logiche dell’esistenza e affrontare l’incedere della vita. Proviamo a indossare le scarpe di questi dieci protagonisti e ci renderemo conto della relatività dei punti di vista, delle situazioni, degli assiomi che spesso ci sembrano imperturbabili e assoluti, di quanto le nostre vite siano accomunate da tematiche simili, con cui quotidianamente facciamo i conti.
“Il lato nascosto delle storie” è pubblicato da Arkadia Editore ed è disponibile in libreria.
Roberta Di Pascasio, avezzanese, ci ha ormai abituati ai suoi racconti e alle sue letture. Laureata in lettere, la ricordiamo per la felice collaborazione con De Siena Editore, nella trilogia “Qui in Abruzzo”. Ha pubblicato inoltre i romanzi “Le porte di Cocteau” (Giulio Perrone, 2010), “Ricordami la colpa” (Alter Ego edizioni, 2016), la raccolta di racconti “L’amore si impara” (Premio Bukowski, Giovane Holden edizioni, 2015). È inoltre autrice de “L’equilibrio è un’antica vertigine”. A ottobre, durante la cerimonia della XIX° edizione del Premio Hombres itinerante, ha ricevuto il “Premio speciale Hombres” per la carriera letteraria e l’attività culturale, riservato alle personalità che durante l’anno lasciano tracce nel mondo culturale, “con i piedi ben piantati nel territorio e la mente rivolta all’universo”. Le è stato conferito il “Premio Galasso 2024” per meriti letterari.
Marianna D’Ovidio
Il link alla recensione su Il Messaggero: https://tinyurl.com/y5advd2w