“Il fabbricante di giocattoli” su Be Beez
Tito Barbini, Il fabbricante di giocattoli
L’associazione Culturale la Nottola di Minerva, nell’ambito dell’Estate Fiorentina del Comune di Firenze, presenta la quarta edizione della rassegna Reading in the Sound. Viaggio tra ritmo e parole, presso il Caffè Letterario Le Murate, un ciclo di incontri e performance letterarie e musicali, da giugno a settembre, sul tema del viaggio – con il consueto spirito di ludico rigore – nelle Biblioteche Comunali Fiorentine, nelle piazze, nei giardini e nei luoghi di cultura, nonché nelle fermate del Bibliobus e della Tramvia di Firenze con Reading in the Tram. Autori e Artisti del panorama culturale nazionale e internazionale presentano itinerari che hanno come finalità quella di ricordare, ritrovare le radici e andare altrove: dal viaggio sotto casa, per continuare verso le grandi Vie che si intersecano in Toscana. Si tratta di percorsi nei quali si intrecciano radialmente cultura, ambiente e turismo, rispondendo al bisogno di riapertura e di superamento dei confini anche attraverso la lettura e i percorsi che suggerisce. Nell’ambito delle celebrazioni dantesche inoltre sono previsti incontri e performance nei quali verranno presentate novità editoriali con musica e parole per incuriosire, emozionare e coinvolgere anche i giovani lettori. Nel solstizio d’estate, si è svolto il secondo appuntamento, ospite Tito Barbini, autore de Il fabbricante di giocattoli (Arkadia editore) in dialogo con Paolo Ciampi; musica dal vivo di Michele Staino e Renato Cantini e letture a cura di Fulvio Cauteruccio. Simón Radowitzky, protagonista del libro, è stato tante cose: anarchico, russo, ebreo, argentino naturalizzato, rivoluzionario, omicida del capo della polizia di Buenos Aires nel 1909, prigioniero, fuggiasco, militante in guerra, esule, fabbricante di giocattoli. Nessuna di queste “etichette”, utilizzate per descriverlo telegraficamente, può neanche lontanamente rendere appieno il suo ritratto, il dolore che in ogni azione si è trascinato dietro. O forse sì. In queste pagine dense e limpide, struggenti, l’autore narra la vita di un uomo che trascorse vent’anni nel bagno penale di Ushuaia, all’estremo confine del mondo, nella Terra del Fuoco. Quando morì, nel 1956, di lui si era detto tutto e il contrario di tutto. Poi l’oblio ne coprì le gesta. Oggi, soprattutto in un momento storico come questo, quando le statue vengono abbattute in segno di una presunta ribellione all’ordine costituito e alla supremazia bianca, parlare di Radowitzky è come tornare al vero senso del termine “anarchico”. Un filo conduttore è indubbiamente quello del viaggio, fil rouge degli incontri fiorentini.
Chi è Fulvio Cauteruccio
Si è diplomato alla “Bottega Teatrale” di Vittorio Gassman ed è stato membro della Compagnia Teatrale Krypton per oltre 20 anni, dal 1991 fino al 2013. Ha diretto e interpretato “ROCCU U STORTU” di Francesco Suriano premiato nei “22 spettacoli dell’anno 2001” giudicato in sede del premio Ubu dai maggiori critici del settore e prodotto da “Palcoscenico” di RAI 2 nella sua versione televisiva. Negli anni più recenti, dopo la separazione dalla Compagnia Krypton, ha iniziato la sua nuova attività autonoma e ha costituito una propria Associazione Culturale, “Impresa di Fulvio Cauteruccio” partecipando dal 2015 a tutte le Rassegne di Estate Fiorentina Tra le collaborazioni più rilevanti, ha interpretato il ruolo di coprotagonista accanto a Fulvio Falsarano in “BRATTARO MON AMOUR” di Paolo Cagnan, Regia di Andrea Bernard, Produzione Teatro Stabile di Bolzano. Con “PORCILE” di P.P. Pasolini Regia di Valerio Binasco, Produzione del Teatro Metastasio di Prato è stato candidato nella terna come MIGLIORE ATTORE NON PROTAGONISTA al premio “Le Maschere del Teatro 2016” presso il Teatro Mercadante di Napoli. In televisione ha lavorato tra il 2000/2001 ad “Un posto al sole”, nel 2004 e nel 2010 “La Squadra” di RAI 3 , su Canale 5 è andato in onda con “L’uomo della carità” accanto a Giulio Scarpati. Nel film “Legami di sangue” ha interpretato uno dei personaggi principali accanto ad Arnoldo Foà, nel 2018 ha partecipato ad un episodio della fiction “Il Commissario Montalbano” su Rai Uno.
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