I capitoli dimenticati di Cervantes
I capitoli dimenticati di Cervantes è la continuazione del Don Quijote de la Mancha, considerato tra le migliori ricostruzioni del personaggio di Cervantes. È ambientato in America e, nelle sue pagine, compaiono molti personaggi storici contemporanei dell’autore. Emulare, non copiare o imitare, è ciò che Juan Montalvo si propone “umilmente” di fare quando risuscita don Chisciotte e il suo scudiero per farli partire alla ricerca di nuove avventure con giganti, cavalieri e creature incantate. In attesa di Pierre Ménard, però, Montalvo ha seguito gli stessi metodi del personaggio di Borges, per sostituire il più grande autore in lingua spagnola di ogni tempo, per scrivere ciò che mancava alla sua grande opera e rimanere Juan Montalvo. In questo libro ingegnoso, tradotto per la prima volta in Italia, troviamo una miscela delle innumerevoli tendenze personali dell’autore: l’amore per i classici, la venerazione e il culto della lingua spagnola, il senso etico e morale della vita umana, lo spirito combattivo, lo stile saggistico con incursioni nella poesia e nella narrativa, il donchisciottismo personale, il desiderio di un mondo migliore, la critica di certe posizioni politiche e religiose, l’umorismo popolare e la capacità di divagazione.