“Forse un altro” su la Repubblica
Calandrone, Fogli e Pincio già in gara per lo Strega
Lo Strega apre le danze rivelando le prime quindici candidature. Tra i concorrenti scesi nell’agone del premio italiano più discusso e più ambito ci sono già due scrittori Mondadori, il che fa presupporre che il recinto di Segrate alla fine sarà piuttosto affollato. Gli arditi mondadoriani della prima ora sono Patrick Fogli con Così in terra, romanzo che esplora le potenzialità della mente umana (proposto da Antonella Cilento) e Renato Minore e Francesca Pansa che firmano insieme una biografia romanzata di Ennio Flaiano: Ennio l’alieno, presentato da Raffaele Manica. Curioso, in questa prima manciata di libri compare un altro testo dedicato a Flaiano, grande ritrattista dell’Italia euforica della Dolce Vita, dei cinematografari e dei giornali: è il Diario di un’estate marziana di Tommaso Pincio (Perrone), una passeggiata romana che è un viaggio nel tempo che si nutre di memoria letteraria (lo propone Nadia Terranova). Tra l’altro Flaiano, va ricordato, è stato il vincitore nel 1947 della prima edizione del Premio Strega con Tempo di uccidere, romanzo scritto in tre mesi su richiesta di Leo Longanesi. Per restare alle grandi scuderie, c’è già un candidato Einaudi: torna allo Strega Maria Grazia Calandrone con il memoir Dove non mi hai portata (sponsor Franco Buffoni), un’indagine sentimentale intorno alla propria storia di bambina abbandonata. Dopo la vittoria dello scorso anno con Spatriati di Mario Desiati, Einaudi stavolta potrà godersi la competizione senza ansia da prestazione, ma conterà il suo apporto di voti nel rush finale. È presto per fare previsioni, ma se le voci che danno Rosella Postorino candidata si riveleranno vere, Feltrinelli potrebbe avere tra le mani il volano per la vittoria. La casa editrice non vince dal 2005, l’anno di Maurizio Maggiani. Mi limitavo ad amare te – il romanzo appena uscito di Postorino – prende le mosse dal conflitto in Bosnia-Erzegovina e ha, a cominciare dal tema, le carte per giocarsi il podio. La scrittrice, che essendo editor in Einaudi Stile Libero gode di stima e appoggi trasversali, al momento tace, così anche il suo editore. Come vuole il regolamento, per candidarsi basta la proposta di un giurato tra i 400 votanti degli Amici della Domenica, la corteggiatissima giuria che decreta le sorti della gara. La lista dei primi quindici ha proposte interessanti: c’è Irene Graziosi (e/o) con Il profilo dell’altra (candidato da Simonetta Fiori), una narrazione che si muove intorno al mondo 2.0 della Rete, degli influencer e dei social; c’è Sapo Matteucci (Per futili motivi, La nave di Teseo, sponsor Filippo Bologna); Gaja Cenciarelli con Domani interrogo (Marsilio, proposto da Lorenzo Pavolini) e Nicoletta Bortolotti con Un giorno e una donna (HarperCollins, presentato da Maria Rosa Cutrufelli). Naturalmente in questa prima tornata, sono tanti i piccoli editori. Lo Strega è una vetrina (retorico ma vero), un po’ come Sanremo, meglio esserci, anche solo toccata e fuga. È giusto citare tutti i candidati: L’amore inutile di Gianfranco Di Fiore, sostenuto da Valeria Parrella (edizioni Wojtek); Storie che accadono di Roberto Ferrucci (People, proposto da Tiziano Scarpa); Due fuori luogo di Daniela Gambino (Jack Edizioni, candidato da Fulvio Abbate); Ferrovie del Messico di Gian Marco Griffi (Laurana, a candidarlo è Alessandro Barbero); Sacro Amor Profano di Lodovica San Guedoro (Les Flâneurs Edizioni, presentato da Franco Cardini); Sillabario all’incontrario di Ezio Sinigaglia (TerraRossa, candidato da Lorenza Foschini) e Forse un altro di Michele Zatta (Arkadia editore, sponsor Maria Pia Ammirati). I grandi editori, un po’ per amor di suspense, un po’ per capire meglio che piega prende la gara, aspettano a rivelare i loro assi nella manica. Azzardare un toto-Strega è però irresistibile. A Mondadori pesa ancora l’imprevedibile esclusione dalla cinquina nel 2021 di Teresa Ciabatti, quindi è comprensibile la prudenza di oggi. A giorni sapremo se Romana Petri sarà candidata, come si vocifera tra gli addetti ai lavori, con Rubare la notte, narrazione della vita avventurosa di Antoine de Saint-Exupéry, e sapremo se ci sarà Daniele Mencarelli, che sta andando bene in libreria con il suo Fame d’aria, romanzo in cui affronta il tema della solitudine e dell’autismo. Mencarelli in questo momento ha il vento a favore, spinto pure dal successo della serie Netflix Tutto chiede salvezza, ma proprio per questo dovrà valutare quanto gli convenga partecipare. Si parla anche di Matteo B. Bianchi con La vita di chi resta e Yari Selvetella con Vite mie, staremo a vedere. Tace il gruppo Giunti. Tra i probabili contendenti ci sarà Igiaba Scego con Cassandra a Mogadiscio? Verosimile che Bompiani punti su lei. Spunta qua e là il nome di Roberto Saviano con Solo è il coraggio, ma sembra improbabile. La gara ne guadagnerebbe ma Saviano? Fino al primo marzo gli Amici della Domenica potranno inviare le loro proposte per le candidature. Che il Grande Gioco abbia inizio.
Raffaella De Santis
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