Essere sardi e italiani su L’Unione Sarda
Essere sardi
L’Unione Sarda
23 giugno 2012
L’articolo 5 della Costituzione: «La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell’autonomia e del decentramento”. È partendo dalla Costituzione, dalla sua valorizzazione e difesa che si possono comprendere appieno gli intenti di Giorgio Carta e Pietro Ciarlo, curatori del volume “Essere sardi e italiani. Autonomismo e Costituzione nel 150° dell’Unità d’Italia”. Il libro contiene i dodici interventi, tenuti nelle scuole medie superiori della Sardegna in occasione dei festeggiamenti della proclamazione dell’Unità d’Italia, per iniziativa del Coordinamento regionale degli ex parlamentari dell’isola. Si tratta di un’opera meritoria che giunge in un momento di profonda crisi morale, sociale, economica e politica del nostro Paese e che si presenta come un utile momento di riflessione, un riuscito esempio di un attento programma di sensibilizzazione, portato avanti attraverso il coinvolgimento diretto delle scuole, al quale hanno partecipato docenti universitari, storici e costituzionalisti, specialisti di storia sarda ed ex parlamentari, animando in dodici differenti sedute un vivace e stimolante dibattito storico-politico. Un dialogo con il fine dichiarato di ridare speranza e fiducia nelle istituzioni ai più giovani, agli adulti di domani, e di colmare un divario, una lontananza oggi sempre più avvertita, fra cittadini ed istituzioni. È in particolare il processo di costruzione identitaria quello che ha costituito il leit motiv degli interventi, accomunati dalla riflessione – da cui il titolo del volume – su come l’identità italiana, qui da intendersi in senso costituzionale, politico e culturale, si sia prima costruita e poi articolata nel corso degli ultimi centocinquant’anni, anche in relazione a quella sarda. Pubblicare le dodici lezioni, incentrate sull’evoluzione del processo unitario, unitamente a quello delle istituzioni democratiche e parlamentari, rappresenta un’opera di mediazione culturale e civile che, come hanno sottolineato i due curatori del volume, ha stimolato gli studenti e il corpo docente a sviluppare un dibattito capace di andare oltre le sterili e spesso populiste invettive contro il sistema.
Luca Lecis