“Erano gli anni” su Rinascitaoggi
“Erano gli anni” di Daniele Congiu, Arkadia Editore
Siamo in Sardegna e Daniele Congiu in Erano gli anni, per i tipi di Arkadia Editore, ci dona una saga familiare che abbraccia un lungo periodo spaziando tra tempi, generazioni, eventi e persone. A raccontarci questa storia è un bambino che cresce insieme al suo sguardo attento, un bambino che ci descrive quello che vede, quello che sente, quello che percepisce, quello che vive. Il protagonista mette subito in chiaro che come suo padre, come suo nonno e come il suo bisnonno, anche lui è incazzato: «Ero figlio, nipote e pronipote di gente incazzata da generazioni. Era incazzato mio bisnonno. Era incazzato mio nonno. Era incazzato mio padre. E io ero il più incazzato di tutti». È incazzato nero Davide, perché la vita è difficile e spesso ingiusta, ma soprattutto è difficile gestire i rapporti umani con le loro mille sfaccettature. E così i genitori si incazzavano perché desideravano che i propri figli fossero come loro li avrebbero voluti (e quindi diversi da come in realtà erano), e i figli si incazzavano perché non si sentivano compresi. Ho utilizzato un tempo verbale riferito agli anni che Congiu ci racconta, ma potrei usare anche il presente perché la vita cambia, il mondo di quegli anni pare lontano, ma a ben guardare le dinamiche sono sempre le stesse che si ripetono all’infinito su sfondi diversi. Catene lunghissimi di anelli forgiati con la rabbia delle incomprensioni e della mancanza di comunicazione. Può accadere però, a volte, che qualcuno apra uno di quegli anelli e cambi il corso e la funzione di alcuni meccanismi rodati, ma non necessariamente giusti. È questo che il nostro protagonista sarà in grado di fare. Una saga che mentre apre uno squarcio nel passato, ci proietta nel presente con temi innegabilmente attuali sui quali è impossibile non riflettere: dai rapporti umani al bullismo, dai problemi lavorativi alla genitorialità. Un affresco di sentimenti, costumi e avvenimenti di grande interesse letterario e umano tra i quali serpeggia una spiccata e pungente ironia. Una storia comune nella sua unicità. Da leggere!
Flora Fusarelli
Il link alla recensione su Rinascitaoggi: https://tinyurl.com/2asf6jm2