“Erano gli anni” su MasticadoresItalia
Daniele Congiu, Erano gli anni, Arkadia, 2024 Recensione di Marisa Salabelle
A metà degli anni ’70 Davide, un ragazzino di dieci anni, vive una vita nettamente divisa in due: da un lato ci sono i mesi dell’anno nella sua casa di Cagliari, rione San Michele, dove vivono famiglie di bassa estrazione sociale e dove regnano i bulli di quartiere; dall’altro l’estate, che la famiglia di Davide trascorre in campeggio a Cala Cipolla, un luogo selvaggio e incantato dove il ragazzo è felice nella libertà più totale e nella fusione col mare, il suo elemento. Davide è un ragazzino pieno di rabbia, e lo è perché non sopporta il quartiere di San Michele dove è costretto a vivere per la maggior parte dell’anno, ma anche perché la rabbia è una caratteristica che gli elementi maschili della sua famiglia si tramandano di padre in figlio. Ai primi del Novecento la famiglia Contu è una delle più importanti di Cagliari: il cavalier Leonardo Contu, trisnonno di Davide, è un imprenditore di successo e il segno più evidente di quel successo è il bellissimo attico in cui vive, in uno dei palazzi di via Roma, proprio sopra il caffè Torino, dalle cui finestre si gode una vista spettacolare. Poi si sa come vanno queste famiglie: man mano che le generazioni si succedono le capacità imprenditoriali si annacquano e la fortuna inizia a calare. Così il padre di Davide non ha più nulla dell’antica ricchezza e del prestigio della famiglia. Andando avanti e indietro da una generazione all’altra, il romanzo racconta non solo la storia di una famiglia, ma anche quella di Cagliari e dell’Italia del Novecento in un affresco suggestivo. Crescendo, Davide trova la sua strada e riesce a far luce su alcune vicende familiari e a chiarire il perché dei difficili rapporti che hanno legato suo padre ai propri genitori: in questo modo può svelare il segreto della rabbia che ha corroso la sua famiglia e che ha rischiato di tagliare le gambe anche a lui; con l’aiuto della madre, una donna saggia e generosa, impara a capire e a perdonare.
Marisa Salabelle
Il link alla recensione su MasticadoresItalia: https://tinyurl.com/4m22444a